1016 West Franklin: Ecco Il Singolo D’Esordio, “Crazy”

1016 West Franklin 1.1Crazy è un inno alla follia sana che solo l’amore può portare. Un inno alla follia degli innamorati, quella follia che consente di disfarsi di complessi e paure, quella follia che permette per pochi fortunati istanti che rimarranno a mente per una vita di essere veramente liberi. Liberi di essere se stessi, liberi di essere felici, ma soprattutto liberi di amare chi si vuole, quanto si vuole e come si vuole.
La versione originale di Crazy è stata scritta prodotta e registrata dai 1016. Le tracce di questo lavoro sono state riprese e remiscelate dalle sapienti mani del produttore Pio Stefanini (Irene Grandi, Noemi, Dolcenera, Blebla, Dear Jack) che assieme alla band ha partorito un remix dalle sonorità serrate, potenti e raffinate quali poche se ne trovano in giro per la penisola.
Gli ultimi ritocchi sono stati affidati ad un talento mondiale di indiscussa fama, si è infatti occupato della masterizzazione niente meno che Chris Gehringer (Rihanna, Madonna, Wu Tang Clan) degli Sterling Sound Studios di New York.

1016 West Franklin – Bio
I 1016 West Franklin nascono da un’idea di Nicola Turri con la finalità di fondere rock ed elettronica alla ricerca di suoni futuri che possano coniugare le potenzialità delle nuove tecnologie con generi immortali quali rock blues e raggae.
Il progetto ha base nelle colline toscane della provincia di Firenze (Mugello) con frequenti spedizioni presso lo studio della band a Castiglion Fibocchi (Arezzo).
1016 in inglese si legge ten-sixteen, il nome della band in italiano si pronuncia dieci-sedici. 1016 West Franklin è proprio ciò che sembra, un indirizzo. Originariamente aveva una collocazione geografica precisa, Richmond, Virginia, là dove molti anni fa è nata in circostanze misteriose l’idea del progetto, ma ormai è un luogo della mente, c’è un 1016 West Franklin in ogni città.
È una casa dalle geometrie strane, abitata da troppe persone, poeti e pittori, soffiatori di vetro e spacciatori, le cui stanze, attraversate dalle visioni degli ospiti e dagli spettri dei vecchi inquilini, conoscono solo la festa ed il silenzio, niente mezze misure. Il luogo perfetto per una premonizione.

Nicola Turri – Voce, DJing:
Italo-Americano, musicista ed agronomo, innamorato di frequenze e botanica, ha sempre considerato arte e scienza come due mezzi complementari di indagine della realtà. Ha militato per 10 anni come batterista ed autore di testi nei Colya, una delle migliori band indie rock di inizio millennio, poi la svolta elettronica e la costruzione, grazie alle esperienze artistiche e discografiche accumulate, di un progetto maturo e coinvolgente quale quello dei 1016 West Franklin.

Fabio Lapini – Basso:
Con i suoi mille pedali ed effetti, ha un’ottima conoscenza sia delle leggi dell’armonia che del mondo dei circuiti elettrici, non ha timore di portare il suo basso su percorsi lastricati di sonorità estreme e sfida apertamente macchine e software su terreni sin ora di loro unica competenza quali la dubstep.

Sid Parrotta – Chitarra:
È l’anima punk della band, attitudine ruvida e distorsioni, un talento innato per i tempi in levare che disegnano paesaggi a metà strada tra Brixton e la Jamaica.

Ivo Ippoliti – Chitarra:
È la super talentuosa chitarra solista dei 1016, proviene dal blues e dall’hard rock e nutre una viscerale diffidenza verso tutto ciò che è digitale, ma quando riesci a convincerlo a suonare assieme alle macchine è come avere Jimmy Page sul ponte di comando dell’Enterprise che incenerisce astronavi nemiche ai margini della galassia a suon di riff e assoli stellari.

I 1016 definiscono la loro musica come Bluestep. È una definizione che consente di racchiudere tutte le interazioni presenti nel suono della band tra blues-rock tradizionali e l’elettronica di ogni tipo. Il prefisso blues fa diretto riferimento al genere capostipite di tutto il rock e derivati degli ultimi 100 anni, il suffisso step riassume invece le varie tipologie di musica digitale utilizzate nelle miscele sonore dei 1016 (dubstep, trapstep, DnB, etc.).
In poche parole Bluestep è l’interazione tra analogico e digitale, tra chitarra e computer, tra quel che abbiamo alle spalle e quello che abbiamo davanti. Per i 1016 West Franklin, questo è il futuro della musica.

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