AIFA: ecco un’altra lista nera di farmaci
L’AIFA, l’Agenzia Italiana del farmaco in una nota informativa precisa i potenziali rischi prodotti dal principio attivo contenuto nel farmaco Muscoril che “se assunto costantemente, provoca un rischio di teratogenicità, embriofetotossicità/aborto spontaneo, compromissione della fertilità maschile e come potenziale fattore di rischio di cancro”.
La stessa agenzia, infatti, consiglia un dosaggio limitato. Il medicinale non deve, quindi, essere usato per il trattamento a lungo termine di condizioni croniche ma deve essere limitato a 7 giorni per le formulazioni orali, e a 5 giorni, per quelle iniettabili. Inoltre la posologia non deve superare la dose di 8 mg ogni 12 ore, per le formulazioni orali, e di 4 mg ogni 12 ore per quelle iniettabili.
Il Muscoril, come gli altri medicinali prodotti ad hoc, è solitamente prescritto per alleviare dolori muscolari, dolorose contratture, associate a patologie acute della colonna, negli adulti e negli adolescenti di età superiore a 16 anni.
In pratica, quello che succede nell’organismo è che il tiocolchicoside si trasforma in una sostanza che può causare danni alle cellule: tecnicamente si tratta dell’aneuploidia, cioè un’anormalità cromosomica che a sua volta può determinare i rischi di cui abbiamo scritto. Ecco quali sono i farmaci che contengono questo principio attivo e che sono in vendita in Italia.
Ecco la lista:
-
Decontril
-
Miorexil
-
Miotens
-
Moveril
-
Muscoflex
-
Muscoril
-
Relmus
-
Sciomir
-
Strialisin
-
Teraside
-
Tioside
-
Tiocolchicoside generici-equivalenti di varie marche
Fonte