Dark Net: la parte più misteriosa del Web

DarknetOltre al web che tutti conosciamo, ne esiste un’altro ai più sconosciuto. In questo mondo digitale alternativo vi è una parte davvero inaccessibile che solo in pochissimi conoscono: la Dark Net.
Nel web che tutti quanti noi “frequentiamo”, si possono effettuare una miriade di operazioni; oltre alla rete da tutti conosciuta, ne esiste un altra chiamata Deep Weeb.
Nel Deep Web vi è una parte ai più inaccessibile dove avvengono traffici illeciti di ogni genere.
Questa parte oscura che “vive” nel Profondo del web, prende il nome di: Dark Net.
All’interno della Dark Net si può trovare praticamente di tutto.
Infatti questa rete è utilizzata principalmente da dissidenti politici e religiosi oppressi e perseguiti da governi totalitari e dispotici, da chi non può far sentire la propria voce perché oppresso o censurato, o come veicolo di comunicazione di attivisti con il resto del mondo in occasione di moti rivoluzionari o disordini sociali come quelli avvenuti recentemente in Iran o in Siria.
La Dark Net è una rete parallela, all’interno della quale non ci sono regole e non trovano applicazione le leggi. In parole povere la Dark Net non è altro che un enorme e gigantesco “supermarket” dell’illegale; una zona franca al cui interno, chiunque la frequenti, può liberamente contrabbandare ed acquistare ogni genere di cosa, dalle armi, alle sostanze stupefacenti, ai documenti falsi, a materiale pedo-pornografico. In questo mondo parallelo si può perfino acquistare prestazioni da parte di killer professionisti, o di fanatici che organizzano dei veri e propri attentati.
Il Deep Web, a differenza della rete internet che noi tutti utilizziamo, ha una particolarità, rende i net user che vi accedono non tracciabili e quindi non individuabili, con tutte le conseguenze che ne derivano, rispetto alla consequenziale non applicabilità di alcuna legge. Proprio per questo la
Dark Net è oggi utilizzata dalle massime organizzazioni criminali di tutto il mondo. Entrare nel Deep Web, oggi è diventata un’operazione abbastanza “facile” per i conoscitori dell rete, mentre è davvero impossibile, se non per alcuni bravi programmatori di software, entrare nella Dark Net. La valuta utilizzata in questa rete oscura è il bitcoin, una moneta virtuale inventata da un programmatore giapponese, strutturata su un sistema di crittografia che rende anonime le transazioni.
Quello che sorge spontaneo chiedersi è: ma se questa struttura all’apparenza inaccessibile, è però frequentata dai maggiori esponenti del terrorismo mondiale e dai maggiori narcotrafficanti e contrabbandieri. Sarà mai possibile che tutte le maggiori autorità di spicco nel mondo non riescano a trovare delle contromisure?
Oppure mi sorge spontaneo un dubbio: sarà per caso che l’incredibile aumento del valore dei Bitcoin, la moneta utilizzata per le compravendite nella rete oscura, può consentire un ulteriore arricchimento a chi il mondo lo governa in maniera “lecita”?
Sicuramente è lecito porsi queste domande, anche perché nel mondo conosciamo sempre di più gli interessi e la crescita economica di pochi; influiscono sul destino e le condizioni di vita di molti.

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