Ricercatori universitari rivelano come fanno lobby Coca-Cola e Pepsi negli USA
Daniel Aaron e il suo collega Michael Siegel dell’Università di Boston ne hanno parlato in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “American Journal of Preventive Medicine“.
Due delle più grandi società statunitensi impegnate nella produzione di bevande gassate, hanno trasferito denaro a 96 organizzazioni sanitarie degli Stati Uniti negli ultimi 5 anni, rallentando il processo di riduzione del consumo di bevande gassate dolci negli Stati Uniti ed accelerando l’epidemia di obesità tra la popolazione, affermano i ricercatori dell’Università di Boston.
“Queste corporation hanno utilizzato i loro buoni rapporti con queste organizzazioni in modo da creare un’immagine positiva dei loro marchi. Inoltre possono contare sul sostegno di queste organizzazioni per neutralizzare le leggi volte a ridurre il consumo di bevande gassate dolci. Pertanto le strutture sanitarie pubbliche non tutelano la società, ma si mettono al servizio della strategia di pubbliche relazioni delle aziende, mettendo a rischio la salute degli abitanti del Paese“, — ha detto Daniel Aaron, ricercatore presso l’Università di Boston.
Aaron e il suo collega Michael Siegel hanno sostenuto in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “American Journal of Preventive Medicine” che negli ultimi 5 anni 2 società americane — Coca-Cola e PepsiCo — hanno bloccato o intrapreso azioni contro 28 disegni di leggi volti alla riduzione del consumo di bevande gassate dolci o al miglioramento della nutrizione degli americani.
Siegel ed Aaron sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato tutte le catene di sponsorizzazione e donazione che queste 2 società sostengono in relazione a diverse organizzazioni pubbliche e non governative impegnate sulla nutrizione o salute.
In totale, come dimostra il loro studio, la Coca-Cola spende più di 6 milioni di dollari l’anno in lobbying, mentre la PepsiCo circa 3 milioni $. Altre società che producono bevande gassate o sono legate all’indotto spendono molto meno.
Il rapporto tra queste aziende e le organizzazioni da loro sponsorizzate, come osservato dai ricercatori, ricorda quello che accade tra le multinazionali del tabacco e dell’alcol ed i beneficiari delle loro azioni “filantropiche”.
Ad esempio nel 2010 l’organizzazione non governativa “Save the Children”, intervenuta precedentemente con l’idea di creare una tassa sulle bevande gassate, ha cessato di promuovere questa proposta dopo che nel 2009 la Coca-Cola e la PepsiCo hanno versato nei conti dei loro rappresentanti 5 milioni di dollari.
Inoltre 2 importanti organizzazioni sul diabete negli Stati Uniti — The American Society of Diabetes e Juvenile Diabetes Research Foundation — sono unite da legami finanziari con queste 2 compagnie: per Aaron e Siegel “è molto strano, perché nessuno dubita del rapporto tra diabete e bevande analcoliche dolci.
Nel complesso i ricercatori hanno concluso che le attività di lobbying di queste aziende danneggiano direttamente la salute della nazione e promuovono la piaga dell’obesità, che ha acquisito proporzioni colossali negli Stati Uniti. Pertanto raccomandano alle strutture corrispondenti di rinunciare alle offerte di sponsorizzazione di Coca-Cola e PepsiCo, se vogliono davvero migliorare la salute dei cittadini comuni negli Stati Uniti.
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