Fiat lascia l’Italia

FiatE’ ufficiale, dopo la fusione con Chrysler, che la Fiat lascerà l’Italia.
La Fiat Chrysler Automobiles (nome del nuovo gruppo), che nasce appunto dalla fusione tra Fiat e Chrysler, avrà la sua sede legale in Olanda, la sede fiscale a Londra e le azioni ordinarie del nuovo gruppo saranno quotate nelle Borse di New York e Milano.
Dopo aver preso più di 7,6 miliardi di euro dallo stato italiano a partire dal 1977 fino ad oggi, ora, senza restituire un’euro, ringrazia saluta e se ne va.
Prima di tutto, Fiat dovrebbe pagare il debito che ha con il nostro paese e poi andare all’estero.
E’ stata per anni mantenuta e tenuta in piede dal sudore di tutti gli italiani e ora se ne va con i soldi che gli italiani hanno investito in essa come se a questo paese, al popolo italiano, non dovesse nulla.
Come mai dispone di tanti capitale da poter mettere in piedi una fusione, trasferirsi, come mai i grandi azionisti, proprietari di Fiat hanno sempre avuto a disposizione grandi capitali (portati anche all’Estero nei grandi paradisi fiscali), ora se ne va senza dovere al paese che l’ha tenuta in piedi per anni un’euro?
Per tutto questo, noi italiani dobbiamo ringraziare i governi che negli anni si sono susseguiti e che hanno sempre abbassato la testa davanti ai poteri forti delle grandi lobby industriali incluso quello attuale.
Ci indorano la pillola, ci descrivono La nuova Fiat Chrysler Automobiles come una grande azienda, un nuovissimo marchio all’avanguardia che si farà riconoscere all’estero, che sarà competitiva, all’avanguardia, rilancerà il marchio Alfa Romeo… Tante belle parole ma dove andrà ora a pagare le tasse la nostra grande Industria italiana?
La Fiat a pensarci bene, dovrebbe prima di tutto essere di quegli stessi italiani che l’hanno mantenuta per tutti questi anni.
E soprattutto, che fine faranno tutti quegli italiani che hanno per anni lavorato negli stabilimenti Fiat, che sempre noi italiani abbiamo contribuito a tenere in piedi? Molti hanno già chiuso nel corso degli anni, trasferiti per esempio in Polonia, in  Spagna, alcuni rischiano di chiudere altri pare resteranno aperti, ma c’è da chiedersi: per quanto?
Ecco quello che una grossa industria può permettersi di fare nel nostro “bel paese”, con i soldi degli italiani, grazie ai consenzienti, accomodanti e complici governi che nemmeno hanno mai chiesto a Fiat di pagare il grosso debito che ha con gli italiani e la lasciano andare senza batter ciglio, anzi, nel elogiano il lustro.

Sabrina Stoppa

1 commento

  1. Ciao, grazie molte dell’articolo, l’ho letto con attenzione e mi è piaciuto.

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