Italicum e il “megacentro”
Le soglie di sbarramento della nuova legge elettorale definita Italicum non lasciano dubbi o incertezze: questa nuova legge elettorale è fatta apposta per eliminare i cosiddetti “partitini”.
Le soglie di sbarramento sono le seguenti: 4,5% per i partiti in coalizione, 8% per i partiti che decidono di non coalizzarsi, 12% per le coalizioni e il 37% per conquistare il premio di maggioranza.
Dopo il fallimento di ieri sulle “quote rosa”, salvo cambiamenti ulteriori, la legge elettorale dovrebbe essere questa, incluse le preferenze bloccate.
Una legge quindi che garantisce la governabilità dopo “l’incubo” delle scorse politiche con il M5S che spaccò il paese in tre e ora le parti sono addirittura 4 con la scissione del PDL da parte di Angelino Alfano di qualche tempo fa e la conseguente nascita del NCD.
Una legge che garantisce la stabilità e la governabilità come molti sostengono. Sicuramente a discapito dell’elettorato in minoranza, ossia quei famosi “partitini” che dovranno allearsi e portare voti ai partiti grandi e poi chiedere magari qualcosa in cambio dopo.
Si deve salvare il bipolarismo! Tuona qualcuno per giustificare la nuova legge elettorale dimenticando che nel paese il bipolarismo non esiste più, collassato su stesso per tanti motivi tra i quali i molteplici scandali che hanno investito la politica.
Bisogna salvare il bipolarismo, bisogna tutelarlo! Sbraita qualcun altro infischiandosene della democrazia che nel nostro paese già da tanto tempo è sospesa con 3 governi successivi non scelti dagli elettori e tutti e tre all’insegna del “megacentro” che ha tanto di “sapore” democristiano.
Un megacentro che esclude tutto ciò che è alternativo a sé, che esclude le “ali estreme”, che esclude il dissenso, che premia il pensiero unico.
L’italicum sta per confermare una condizione di postdemocrazia che nel nostro paese dura dal 2011, condizione che da emergenza sta diventando ordinarietà.
Si è passati dal non far contare le elezioni all’uccidere la contesa elettorale trasformandola in una contesa tra le due maggiori coalizioni o se vogliamo essere più precisi tra i due partiti maggiori.
Forse il processo che fu inaugurato da Veltroni un po di tempo fa si sta portando a compimento e per le ali estreme di sinistra o di destra non ci sarà più spazio in parlamento come non ci sarà più spazio per l’elettorato a cui le suddette ali estreme facevano riferimento.
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