I Demoni – L’Energia della Fusione Fredda, quindi, c’è stata rubata e con essa il Futuro che ci spettava e dunque c’è stato anzi c’è qualcuno che in maniera fraudolenta ci ha voluto destinare ad un domani di sofferenza e schiavitù anziché alla libertà ed all’abbondanza che ci spettano. Dinanzi a noi abbiamo incontrato un avversario sfuggente, mimetico e dal potere inimmaginabile al quale sarebbe il caso di cominciare a dare un volto.
Ma chi sono dunque questi Demoni che ci contrastano e vogliono decidere per noi quello che è meglio che si pensi, si dica, si faccia? E da dove derivano tutto questo potere?
Secondo Daniel Estulin, uno dei massimi studiosi dell’argomento, in principio era Venezia: la più grande, longeva e rapace delle Repubbliche marinare sorte in Italia tra il VII° e l’XI° Secolo.
Inizialmente Venezia era alle dirette dipendenze dell’Impero Romano d’Oriente e anche se di fatto divenne indipendente nel 742 ufficialmente la sua dipendenza da Bisanzio durò fino all’anno 1.000.
Al di la del fascino e della benevolenza che la sua arte, i suoi commerci, le sue storie e la sua incommensurabile bellezza possono suscitare in tutti noi Venezia era però uno Stato dispotico, violento e governato da un’oligarchia dei primogeniti delle famiglie nobili della città, riuniti nel potentissimo Maggior Consiglio.
L’obiettivo dichiarato di questi gentiluomini era quello di ricostruire un Impero che non avesse più sede a Roma o Bisanzio ma a Venezia, Impero basato sul comando incontrastato di una ristretta oligarchia su tutto il resto del popolo. Le vicende della Storia causarono l’erosione del sistema politico veneziano a causa del nascente Rinascimento e della sempre maggior potenza di entità nemiche della Serenissima come la rivoluzionaria Francia e gli scomodi vicini austriaci. Così, nel 1797 il Maggior Consiglio decretò la chiusura di tutte le Magistrature e le Istituzioni statali della Serenissima e di lì a poco quel che ne rimaneva finì sotto il controllo dell’Austria imperiale.
Una ristretta élite di aristocratici veneziani però non sembrava volerne sapere di arrendersi alla Storia e così ordì un piano per poter spostare la sede dei propri interessi, la nuova Roma Imperiale che avrebbe dovuto dominare il mondo, dalla Laguna al Tamigi, da Venezia a Londra e tutto ciò fu fatto, così come grossomodo avviene ora, tramite il potere delle banche e di singole famiglie capaci di esercitare un’immane ma assolutamente discreta potenza su tutti coloro che, a qualunque titolo, vi si fossero imbattuti.
Per questo furono scelti i Dé Frescobaldi, antichissima famiglia di banchieri fiorentini che aveva ottimi rapporti e grande influenza con i regnanti d’Europa e con i quali risultava anche essere imparentata grazie ad accorte unioni con esponenti dei Sax-Coburgo, Battenberg, Mountbatten ed altri fino ad arrivare ai Windsor.
L’esistenza di questi galantuomini contribuì in maniera significativa alla nascita ed al mantenimento dell’immenso Impero Coloniale della Gran Bretagna e non a caso l’ultimo Viceré e Governatore Generale dell’India fu Louis von Battenberg-Mountbatten, zio di Filippo d’Inghilterra e beneamato istitutore del Principe di Galles Carlo di Windsor. Tuttavia fu soltanto dopo la fine del secondo conflitto mondiale, in concomitanza con i primi, seri scricchiolii dell’Impero Britannico che queste attività sono divenute planetarie, globali e soprattutto hanno coinvolto nella loro battaglia la forza e la violenza della Nazione più potente del mondo, gli Stati Uniti d’America.
Nonostante il Piano Generale di questi gentiluomini abbia radici antiche che possiamo già identificare nel XVII°-XVIII° Secolo e nonostante tutti i loro sforzi il Genere Umano però ha continuato ad evolversi, a migliorare ed a crescere infischiandosene allegramente di loro.
Ma quando il Mondo ha cominciato a precipitarsi nel baratro del Secondo Conflitto Mondiale davanti agli occhi di questa gente si è delineata un’occasione che mai si sarebbero aspettati: i più importanti Paesi Europei sventrati da una Guerra capace di radere al suolo intere Regioni e di uccidere 62 milioni di persone, infrastrutture e servizi azzerati, economie sfasciate sia per gli sconfitti che per i vincitori. Quale migliore scenario per questa élite di autoritari aristocratici che era convinta di poter prendere in mano la gestione del Mondo come se fosse quella di una gigantesca Conglomerated Corporation e con una potenza economica e finanziaria tale da poter da soli rimettere in piedi le sorti di intere Nazioni?
Anche i “buoni” si accorsero di questa occasione e fu esattamente per impedire che qualcuno potesse sfruttarla a proprio unico tornaconto che Jhon Maynard Keynes ebbe l’idea di indire, nel 1944, la riunione di Bretton Woods. Nel suo “Il Secolo Breve” Eric Hobesbawn descrive esattamente come le azioni dei vincitori alla fine della Prima Guerra Mondiale gettarono immediatamente le basi perché di lì a poco tempo potesse scatenarsi un conflitto ancora più devastante. Il rancore di Gran Bretagna e Francia nei confronti della Germania e la sua conseguente umiliazione economica e politica produssero una serie di reazioni talmente nefaste da portare sia alla creazione della mostruosa Repubblica di Weimar che alla crisi della più grande potenza continentale europea, la Francia, che di fatto consentirono ad un uomo solo, mosso dal suo inesauribile odio di catalizzare le peggiori forze di una nazione umiliata e ferita, infiammarla e sulle sue ceneri far nascere quello che doveva essere il Reich Millenario.
Keynes aveva compreso benissimo che, se non si fosse agito in tempo, il secondo dopoguerra sarebbe stato caratterizzato da un nuovo tipo di dominio del più forte sul più debole: quello economico e, peggio ancora, finanziario. Ma l’economista inglese era vecchio e stanco e nonostante tutti i suoi sforzi e l’invenzione del “Bancor”, moneta unica mondiale per gli scambi tra Nazioni, non riuscì ad impedire che gli Stati Uniti imponessero al Mondo l‘egemonia del loro Dollaro, sottraendosi a qualunque impegno che li potesse costringere a contribuire al riassetto delle economie dei Paesi più deboli.
Il Sistema dei Cambi monetari stabili nacque quindi zoppo e fu definitivamente affossato negli anni ’70 dalla fine del Regime di Parità Aurea decretato da Richard Nixon. La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, creati come strumenti di salvaguardia e protezione dei più deboli finirono a poco a poco nelle mani dei seguaci di Milton Friedman, i famigerati “Chicago Boys”, che li trasformarono in armi al servizio di Washington.
Nel frattempo, siamo nel 1954, il sinistro Conte Bernard von Lippe-Biesterfeld, olandese, membro del NSDAP in gioventù e padre della Regina Beatrice d’Olanda ha la bella idea di invitare coloro che sembravano essere i detentori del più grande potere finanziario mondiale dell’epoca in una cittadina dei paesi Bassi, Osteerbreke, per riunirli in un grazioso albergo chiamato “Hotel Bilderberg”. L’idea era semplice ed efficace: bisognava creare un organismo di super aristocratici, di storia o di fatto, che fossero, dotati di un immenso potere finanziario e di lobbying che gli permettesse di condividere piani ed obiettivi comuni ma diversi da quelli che le loro Patrie potessero avere sugli stessi argomenti. In pratica questi uomini sarebbero stati fedeli unicamente ai loro piani ed ai loro soldi, eludendo e tradendo qualunque giuramento o vincolo avessero mai avuto verso il loro popolo.
Era la nascita di un Governo Ombra sovranazionale. E così i Reali d’Olanda, del Belgio, d’Inghilterra e la nuova aristocrazia finanziaria e corporativa mondiale come i Rotschild, i Morgan, i Rockfeller, i Presidenti delle 7 Sorelle, Presidenti e Vice-Presidenti degli Stati Uniti, politici importanti come Henry Kissinger, Cyrus Vance, Richard Holbrooke,Gerard Schroeder, Romano Prodi, Tommaso Padoa Schioppa, capitani d’industria come Gianni Agnelli e Jhon Elkann, Presidenti di Multinazionali, Generali, Ammiragli e, ovviamente, il gotha della Massoneria mondiale con la famiglia Bush in primis ed altri “benefattori dell’Umanità” si riunirono in una specie di Associazione sovranazionale, chiamata per comodità di tutti il “Club Bilderberg”, dal nome di quel grazioso albergo olandese.
Questo particolare Club è in realtà più un think-tank, un posto dove scambiarsi idee e mettere a punto strategie che un vero e proprio organo operativo. L’operatività delle decisioni viene demandata ai suoi bracci secolari e in particolare al Comitee for Foreign Relations, che molti ritengono essere il vero Governo del Continente Americano, alla Trilateral Commission, fondata da David Rockfeller e formata da politici e magnati di Europa, Giappone e Nord America, al Club di Roma, composto da scienziati ed economisti vicini alle idee del “Bilderberg”. E queste sono solo le più note organizzazioni che hanno aderito e dato vita alle idee del Conte Lippe e dei suoi compagni di merende.
E’ curioso rilevare come mentre in Italia per avere la lista dei componenti di associazioni come la P2 c’è voluta una Legge ad hoc, le liste degli appartenenti a queste associazioni invece sono assolutamente pubbliche e scaricabili da internet.
Ma torniamo a noi: chi sono allora i Demoni che hanno rubato il Fuoco della Fusione Fredda, e chissà quanti altri tesori, dalle mani di Prometeo? Dobbiamo a questo punto fare un altro salto indietro nel tempo, un saltino però perché ci fermeremo al 1972. In quell’anno il gotha di scienziati ed economisti che si ispiravano alle idee del “Bilderberg” vengono riuniti a Roma da Aurelio Peccei un imprenditore che nella sua lunga carriera è stato manager di FIAT, Alitalia e Olivetti e che può vantare un carnet di conoscenze mondiali davvero invidiabile.
Lo scopo di questo consesso è giusto quello di capire, una volta raggiunto il famoso Picco Petrolifero, ossia la massima quantità pro-capite di energia da idrocarburi consumata annualmente da ogni abitante del Pianeta, quale strategia mettere in atto affinché la preziosa élite del Bilderberg ed i loro discendenti non debbano vedere compromesso il loro stile di vita a scapito degli altri abitanti della Terra.
I risultati di questo minuzioso e precisissimo studio sono raccolti in un libro intitolato “I Limiti dello Sviluppo”. In questo documento si indica come il Picco Petrolifero dovrebbe verificarsi all’incirca verso la metà del XXI° Secolo. Vengono quindi analizzate tutte le possibili contromisure utili sia a spostare sempre più verso la fine del Secolo il momento del Picco, sia a fare in modo che le conseguenti curve di diminuzione della produzione industriale e della disponibilità pro-capite di energia da idrocarburi siano le più piatte possibili e tutto questo per fare in modo, principalmente, che il patrimonio finanziario ed il potere dei nostri gentiluomini non ne soffrano troppo.
In maniera deliberata quanto sconsiderata non si prende nemmeno in considerazione la possibilità di finanziare un gigantesco sforzo di Ricerca e Sviluppo per trovare in breve tempo una fonte di energia veramente alternativa al petrolio, a basso costo e disponibile per tutti e questo perché questa élite di super aristocratici ci tiene da decenni sotto il giogo della dipendenza dagli idrocarburi, dei quali detiene il controllo mondiale.
Ecco dunque perché Fleischmann e Pons, anziché ricevere il Premio Nobel ed avere statue in ogni piazza sono stati etichettati come due pseudo-scienziati, due ciarlatani in cerca di un quarto d’ora di notorietà. Ed è per lo stesso motivo che Eugene Mallowe, che aveva avuto l’onestà ed il coraggio di denunciare l’imbroglio della falsa ricerca del MIT ed aveva cominciato a spendere la sua vita perché il Mondo intero conoscesse le possibilità offerte dalla tecnologia della Fusione Termonucleare a Bassa Energia è stato ucciso a bastonate nel 2004.
Magari anche la strana morte per arresto cardiaco del fisico americano Bussard, padre del Polywell, poco prima di chiarire alla comunità scientifica come aveva risolto i problemi che ancora affliggevano il suo Fusore IEC (Inertial Electromagnetic Confinement) ha le stesse radici. E che dire di Giuliano Preparata, morto anche lui di arresto cardiaco dopo aver chiarito i dubbi riguardo alla fisica della cella elettrolitica di Fleischmann e Pons o del famoso Rapporto 41 dell’ENEA di Frascati dove, al di la di ogni ragionevole dubbio, si evidenzia che il fenomeno della Fusione Fredda a confinamento chimico è reale, concreto e sviluppabile a fini commerciali ma che nessuna rivista scientifica al mondo vuole pubblicare?
Ma allora cosa propone come soluzione al problema la ricerca del Club di Roma? Al Capitolo 5, intitolato “Stato di Equilibrio Globale”, si perviene alla conclusione che la soluzione migliore sia quella di manipolare l’esistenza del restante genere umano al fine di raggiungere alcuni obiettivi che renderanno possibile a questi gentiluomini di far durare il più a lungo possibile il loro potere. Tra i vari obiettivi ve ne cito alcuni dei più edificanti:
- Controllo mondiale delle nascite: minore sarà l’incremento della popolazione terrestre nel corso del XX° e del XXI° Secolo e più si riuscirà a spostare verso il 2100 il momento del Picco Petrolifero;
- Controllo della popolazione tramite guerre e crisi programmate: dalla fine del Secondo Conflitto Mondiale non è mai esistito nella Storia dell’Uomo un simile periodo di Pace Combattuta e quando non si è riusciti a suscitare un nuovo conflitto si è passati al concetto di Guerra Preventiva e di Terrorismo permanente; le Crisi come quella dei Mutui Sub-prime non sono state affatto improvvise, si sapeva da anni che sarebbero accadute e non si è fatto nulla per evitarlo; tutto questo serve per indurre nella popolazione un continuo e perpetuo stato di angoscia ed ansia per il futuro;
- Eliminazione di creatività e innovazione: queste due caratteristiche proprie del Genere Umano finirebbero per farci trovare presto una soluzione alla dipendenza dagli idrocarburi e qualora qualcuno si ostini a cercarla si sa a che fine sia destinato; ansia ed angoscia per il futuro faranno il resto;
- Creazione di un Governo Mondiale: la progressiva eliminazione degli Stati Nazionali in favore di una sempre più ampia cessione di sovranità verso organismi internazionali, (UE, BCE, BES, FMI, ONU, MFE, ecc.), diluirà fino a renderla ininfluente la capacità di ciascuno di noi di influenzare le scelte sulla Cosa Pubblica anche se, ufficialmente, si dirà che viviamo in un grande sistema democratico;
Nel corso degli ultimi cento anni l’Uomo è riuscito a passare da una società contadina ad una che gli ha permesso di posare il proprio piede sulla Luna, di passare dal cavallo al Concorde, dallo stregone agli antibiotici, dal pallottoliere ai microprocessori eppure una sola tecnologia non ha fatto sostanziali progressi: quella dei motori endotermici, vi siete mai domandati perché?
Sapete che sarebbe sufficiente utilizzare l‘iniezione d’acqua al momento dell’iniezione della miscela aria/benzina nel motore a scoppio per aumentarne di circa il 20% il rendimento termico senza altre modifiche, arrivare a percorrere quasi 50km/litro con la nostra vecchia Uno ed abbattere CO, CO2, e NOx quasi a zero senza bisogno dei costosi ed inquinanti catalizzatori alle Terre Rare e del mortale ciclobenzene? La Renault provò ad usare questo sistema negli anni ’80 nel Campionato di F1 e per poco non fu cacciata dalla FIA!
E che dire della tecnologia dell’Ossidrogeno, una strana forma gassosa di acqua combustibile!
Come vediamo quindi non è solo per ciò che riguarda la fisica avanzata che questi gentiluomini esercitano il loro funesto potere ma qualsiasi tipo di innovazione tecnologica che possa anche solo scalfire, piuttosto che diminuire significativamente, la nostra sudditanza energetica viene sistematicamente ignorata, screditata, eliminata e con lei tutti coloro che osino portarne avanti ricerca e divulgazione.
Ovviamente anche chi tenta di risvegliare in noi i sentimenti di Stato Nazionale e Patria viene ostracizzato dalla società civile e cade nell’oblio mediatico, cessa quindi di esistere. Noi oggi dobbiamo essere tutti globalizzati di modo che nel Mondo possano delinearsi sempre con maggior spessore coloro che ne saranno i padroni e coloro che, inevitabilmente, saranno schiavi.
Per la cronaca nei piani di questa gente l’Italia è stata destinata a fare da Stato Sub-Fornitore dei Padroni e non a caso Marchionne & Co. stanno per privarci dell’unica, ultima grande Azienda manifatturiera italiana: la FIAT. Già oggi lo stabilimento polacco di FIAT produce più auto di tutti e cinque gli stabilimenti italiani messi insieme. Tra qualche anno, senza troppo clamore anche gli storici uffici torinesi saranno ridimensionati a qualcosa di più che un centralino per l’Head Quarter vero e proprio che sarà a Detroit!
Silenziosamente e sistematicamente questi gentiluomini stanno sabotando e azzerando la nostra agricoltura in modo tale che i nostri campi migliori possano passare subdolamente a Monsanto, Del Monte piuttosto che Unilever, per cui da padroni torneremo mezzadri o peggio. Industrialmente Olivetti, Zanussi, Videocon, Alitalia, Montecatini, Itavia e altre importanti Aziende a livello nazionale sono state sistematicamente e coscientemente rase al suolo nel momento del loro massimo splendore sempre dalla stessa cricca di persone legate a sinistri ambienti massonici. In questo modo, finalmente, potrà diventare realtà l’altra filastrocca che ci raccontano fin da quando siamo piccoli: l’Italia si fonda sulla sua miriade di piccole e medie imprese e sul terziario avanzato.
Senza dover essere dei Premi Nobel anche il più sprovveduto degli studenti di Scuola Media Superiore sa, o dovrebbe sapere, che le economie reali si reggono sul Primario4 e sul Secondario5 mentre il Terziario Avanzato fornisce solo un plus valore su un’Economia sana: senza Primario e Secondario in salute a chi offre i suoi servizi il Terziario?
Potremmo stare qui a fare esempi per giorni ma la cosa veramente importante è che noi si prenda coscienza di quello che ci sta succedendo e di quello che, invece, vorremmo lasciare ai nostri successori. Questa élite di sedicenti super uomini ha capito che per manipolare le masse bisogna indurre angoscia e paura che sono due sentimenti facilmente ottenibili con poca spesa e che hanno come conseguenza principale la nascita dell’odio e del sospetto reciproco e, quindi, l’isolamento degli esseri umani che non sono più società civile ma diventano un arcipelago di solitudini ben condizionabili da chi sa e ha interesse a farlo.
Ma allora cosa possiamo fare per contrastare questo malefico disegno che mira a renderci tutti, inconsapevolmente, schiavi ?
Potremmo, per esempio, ricominciare ad amarci. L’Amore è un sentimento potentissimo anche se può apparire labile inizialmente. L’Amore è il sentimento dei veri uomini coraggiosi perché esso è anche portatore di verità e noi non dobbiamo avere paura di affermare la verità. L’Amore genera automaticamente rispetto e comprensione perché ci spinge a metterci nei panni altrui, genera una coscienza globale ed allora il nostro amore sarà rivolto anche verso Gaia, la madre che ci nutre e sostiene e che noi maltrattiamo tutti i giorni perché anteponiamo il profitto personale al bene comune. L’Amore elimina i problemi, la violenza elimina solo le persone. Ecco perché l’Amore viene così ridicolizzato dai media: chi prova a comprendere le ragioni del suo prossimo per evitare un conflitto e quindi prova a dimostrare amore per l’Umanità intera viene definito spesso un povero fesso idealista mentre chi prende le armi e va a fare la Guerra Preventiva va ad “esportare la Democrazia”!
Ricordiamoci che i nostri valori sono altro dalla violenza, il nostro coraggio è quello di partecipare e di saperci fermare quando è necessario che anche i bisogni altrui vengano rispettati, non quello di uccidere un uomo o di distruggere un habitat. Il coraggio è quello di denunciare i truffatori e non aver paura di loro, il coraggio è essere solidali con chi è indietro non correre in soccorso del vincitore. Sono circa 2000 anni che qualcuno si svocia a dirci di amarci l’un l’altro come Lui ha amato noi. Sarà il caso di cominciare ad ascoltarlo, non rimane più tanto tempo.
Paolo Gentili