Uno “schiavismo” che ricorda molto i secoli passati
Una volta c’era la famiglia numerosa con padre e madre e molti figli. Poi nel mondo contemporaneo siamo passati ad altre forme. Innanzitutto alla coppia con o senza figli e riguardo alla coppia con figli questi ultimi nel corso del tempo sono diventati sempre più pochi: uno al massimo due. Poi c’è il fenomeno dei “single”: separati, divorziati o mai sposati. E poi ancora il fenomeno delle “famiglie allargate”. Secondo le ultime statistiche la maggioranza ora è composta dai single. L’istituzione della famiglia come era intesa un tempo, ossia la famiglia con figli, più o meno numerosa, si è sfaldata dando posto al fenomeno dei single soprattutto e anche al fenomeno delle famiglie allargate.
Nel mondo della globalizzazione, nel mondo delle multinazionali, nel mondo neoliberista si desidera un individuo “a resistenza zero”, “zero drag”, un individuo senza legami, senza vincoli, ultra-disponibile, sfruttabile “al meglio”, un individuo da pagare il meno possibile, un individuo senza tutele, senza welfare, un individuo mercificabile, “usa e getta”.
Le trasformazioni sociali vanno di pari passo con le esigenze del mercato del lavoro suggerendo a molti anche un collegamento tra le due cose: il single risponde alle esigenze del mercato del lavoro odierno, risponde alle esigenze di sfruttamento richieste dalle multinazionali e delle grandi aziende.
Queste riflessioni alquanto banali potrebbero portare sicuramente a diverse conclusioni ma portano soprattutto a riflettere sul fatto che è ormai in voga uno “schiavismo generalizzato” nel mondo del lavoro, uno schiavismo che va avanti da tempo e che sta raggiungendo forme e livelli preoccupanti.
In un mondo dove si è sempre più in una condizione di postdemocrazia e lo dimostra per esempio il fatto che sempre meno persone vadano a votare, ebbene in questo mondo i diritti sono sempre più negati, diritti per cui tante persone hanno lottato in passato, diritti acquisiti e ora revocati.
Dalle famiglie del secolo scorso si è passati al single attuale, dal posto fisso remunerato in modo decente e con una serie di diritti si è passati ad uno schiavismo che ricorda molto i secoli passati.
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