Il lato oscuro della Monsanto (3° parte)

latooscuromonsanto1.10Disastri chimici:
Negli anni quaranta la Monsanto era diventata una delle principali produttrici di acido solforico e di altre sostanze chimiche di base.
Il 16 aprile 1947 a Texas City ci fu quello che è considerato il più grande disastro dell’industria chimica negli Stati Uniti.
L’esplosione di una fabbrica di plastica della Monsanto, causata da un cargo francese carico di nitrato, uccise ben 581 persone e ne ferì migliaia.
Due anni dopo avvenne un’altro incidente degno di nota, questa volta in uno stabilimento di Nitro, in Virginia.
Sin da subito, i lavoratori esposti iniziarono ad ammalarsi e ben 228 svilupparono la cloracne, una malattia della pelle molto rara e pericolosa.
L’incidente rivelò che il l’erbicida 2-4-5-T prodotto nello stabilimento, conteneva livelli molto alti di diossine, sostanze considerate molto tossiche e cancerogene.
Oltre alla contaminazione di origine incidentale, si verificò anche una contaminazione indiretta dovuta all’incauta gestione dei rifiuti industriali.
Grandi quantità di prodotti di scarto contaminati vennero gettati in varie discariche, contribuendo a far sì che anche i sedimenti dei fiumi delle aree circostanti (Manila e Heizer Creek) venissero a loro volta contaminati dalle diossine.
Strani accordi:
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Monsanto fu coinvolta nel “progetto Manhattan“, il programma di ricerca nucleare statunitense che portò alla costruzione delle prime bombe atomiche e ai tremendi bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, a causa dei quali morirono 250mila persone.
Nello stabilimento della multinazionale di Dayton, in Ohio, si produsse per la prima volta il polonio puro e i detonatori di petrolio che servivano per far iniziare la reazione nucleare a catena.
Appena finita la guerra la Monsanto iniziò a collaborare con la Ig Farben dando vita alla Chemagrow Corporation, che impiegava personale tedesco e statunitense per la creazione di agenti chimici da usare a sfondo bellico.
Nel 1967 la Monsanto entrò anche in una joint venture con la stessa IG Farben.
La IG Farben è stata la multinazionale tedesca famosa per la produzione dello Zyklon-B, il famigerato agente chimico usato nei campi di sterminio nazisti, principalmente ad Auschwitz e Majdanek, nonché come la maggiore finanziatrice del regime hitleriano.
Essa, come dimostrato da un’inchiesta statunitense del 1941 era legata alla Standard Oil, la più grande compagnia petrolifera dell’epoca di proprietà dei Rockfeller, nonché finanziatrice tra l’altro degli sforzi bellici dello stesso regime hitleriano.
La fondazione Rockfeller (finanziatrice anche dei piani di eugenetica, compreso quello nazista dell’Aktion T4) è strettamente legata alla Monsanto.
Le tre principali multinazionali del settore biotech e degli OGM, ovvero la Monsanto, la insieme alla fondazione Rockfeller e Gates hanno dato vita alla “superbanca” dei sementi, situata in Norvegia e nota come “Svalbard Global Seed Vault”, e che servirebbe come rete di sicurezza contro la perdita “accidentale” del patrimonio genetico tradizionale delle sementi.
Il fatto interessante è che questa iniziativa sia finanziata proprio dalle stesse Monsanto, Syngenta e Dupont, le stesse corporations che vorrebbero imporre mondialmente gli OGM al posto delle sementi e colture tradizionali, dal gruppo dei Rockfeller che è proprietario della compagnia petrolifera più inquinante e potente mondialmente e storicamente (“Exxon”, in passato “Standard Oil”) e dalla fondazione Bill and Melinda Gates, sui cui scopi meramente “filantropici” in molti hanno avanzano perplessità, visto che la stessa finanzia principalmente le principali compagnie petrolifere del mondo (Exxon, Shell, Total, Chevron) come rivelato dal Los Angeles Times nel 2007.

Fonte

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