Il 10% delle famiglie italiane detiene il 46% delle ricchezze. Il 9% non mangia sufficientemente. Il 18% ha freddo.

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Famiglie italiane – Il 10% della popolazione italiana detiene quasi la metà di tutta la ricchezza del Paese. Il 50% della popolazione più povera deve accontentarsi appena del 10% della ricchezza complessiva. Per la fascia più benestante (quel 10%) la crisi ha causato pochi danni ma addirittura c’è un 1% che la crisi non l’ha mai vista. Per la serie: i ricchi (pochissimi) sempre più ricchi ed i ceti medi e bassi sempre più poveri.
L’aumento del tasso di disoccupazione ha raggiunto record mai visti e la crescita delle disparità aumenta sembra non doversi arrestare considerando il futuro poco roseo.
Il 9% delle famiglie italiane non è in grado di acquistare cibo sufficiente per alimentarsi mentre il 18% non è in grado di riscaldare adeguatamente la propria abitazione. Save the Children, nell’atlante delle infanzie a rischio, afferma che in Italia ci sono più di un milione di bambini che vivono nel disagio, in famiglie in cui si fa fatica a comprare gli alimenti, a pagare l’affitto, a pagare i riscaldamenti. In un solo anno i bambini poveri sono aumentati del 43% al Nord e del 41% al Centro. Al Sud la quota di bimbi che vivono nella povertà ha raggiunto il mezzo milione.
Omettiamo commenti, i dati parlano fin troppo chiaro.

Osservatorio Globale

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1 commento

    • Costantino Posa il 10 Aprile 2014 alle 20:14
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    Sono percentuali che danno una immagine, purtroppo, di disagio in cui gran parte della popolazione italiana è in qualche modo costretta a vivere. Certo è impensabile di poter ottenere una totale equità di ricchezza. Non avremo mai una giusta distribuzione della ricchezza, ma è assolutamente necessario fare in modo che questa diversità possa un giorno essere meno drammatica. Tutti ricchi non potrà mai accadere, ma migliorare le basi è sicuramente possibile per dare qualche possibilità in più a chi naviga nel sottofondo del benessere. I salari minimi andrebbero in qualche modo adeguati e la pressione fiscale, sicuramente andrebbe modificata e adattata meglio in base ai redditi per permettere ai più poveri di avere qualche margine di disponibilità in più. La disoccupazione crescente è il vero guaio della nostra bella Italia. Se manca il lavoro, manca l’ossigeno e il ricambio. Quel 10% iniziale va benissimo, ma quel 50% dei poveri è una sconfitta di tutta la nostra bella società.

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