Un microchip sottocutaneo per tutti? Non più fantascienza ora è realtà
Come riportato dall’Ansa il 31 marzo scorso, il capo della divisione di cardiologia della University of South California, Leslie Saxon, ha affermato che entro al massimo dieci anni tutti i bambini potrebbero avere il loro microchip celebrale già poche ore dopo la nascita, chip in grado di monitorare tutti i parametri vitali.
Come riporta Tgcom 24 del 7 aprile, all’ospedale Santa Chiara di Pisa è stato impiantato per la prima volta il microstimolatore wireless, un chip sottocutaneo che dovrebbe controllare il dolore cronico delle persone che non rispondono alla somministrazione di farmaci.
Negli Stati Uniti e in Russia le principali compagnie di credito stanno spingendo le banche e i commercianti per la totale conversione alla tecnologia dei microchip, che dovrà iniziare da ottobre 2015.
Insomma, nel futuro tutti saranno dotati di un chip sottopelle sin dalla nascita e quella che sino a pochissimo tempo fa era considerata fantascienza e visione distopica del futura, ora è realtà.
Da molti anni dei ricercatori avevano avvertito che entro un breve periodo tutto ciò sarebbe successo e sarebbe stato propagandato come necessario e positivo in un primo tempo.
Ma tutto ciò era considerato impossibile: nei mass media e non, chi parlava di un possibile scenario del genere veniva ridicolizzato e etichettato come un “complottista”, perché si diceva che tale tecnologia era impossibile da avere e che comunque una cosa del genere non sarebbe mai stata possibile in quanto lesiva dei diritti basilari dell’essere umano.
Difatti, aldilà di tutto il bene o male che potrebbe fare, un microchip celebrale toglierà per sempre la libertà.
E se Leslie Saxon ha visto bene, tra massimo dieci anni già da poche ore dalla nascita si riceverà il battesimo, il battesimo per il Nuovo Ordine Mondiale.
Il chip celebrale proposto sarà impiantato nella fronte o nella mano destra, a seconda degli utilizzi da fare.
Questa cosa, come molti ricercatori hanno fatto presente, ricorda molto il celebre passo contenuto nell’Apocalisse di San Giovanni nei paragrafi 16/17/18.
“Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei “.
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