Titolo: Uncharted L’abisso D’Oro
Data di uscita: 22 febbraio 2013
Genere: Action-Adventure
Piattaforme: PS3, PS Vita
Team di sviluppo: SCE Bend Studios
Modalità: single player
Distribuito: Sony Computer Entertaiment
Il Trailer
Cacciatore di tesori:
Uncharted è stata la saga che più ha fatto impazzire i fan di Sony in questa generazione, sfornando 3 ottimi capitoli che, pur non essendo stati originali come meccaniche e come trama, avevano un carisma dei personaggi unico, una grafica eccezionale e delle situazioni sempre al limite, creando un livello di epicità molto alto.
Finalmente è arrivato un capitolo portatile di questa saga, annunciato all’ E3 come esclusiva per la piccola portatile di casa nipponica PSVITA, ha subito creato un forte Hype in torno a se.
Ma tutto questo Hype è stato giustamente ripagato dagli sviluppatori del titolo?
Poco portatile:
Uncharted: GA è un titolo che non fa della portatilità un punto di vantaggio, molto più simile ad un prodotto per Home console difficilmente riusciremo a strappargli una partitina mordi e fuggi, questo è dovuto alla longevità delle missioni ed all’importanza fondamentale di una trama ben fatta anche se non ai livelli della trilogia per console fisse.
Le meccaniche principali della saga sono rimaste invariate, l’assenza dei due trigger dorsali non si fa sentire grazie ai vari sensori e schermi touch di cui è dotato la nostra PSVITA, l’unica pecca forse è lo schermo di “soli” 5 pollici che in alcuni casi potrebbe intralciarci, questo è sempre da ricondurre alla portatilità di cui vi ho già parlato.
Dal punto di vista della trama come vi stavo dicendo è abbastanza banale, ma ben fatta ritroveremo tutti i personaggi principali della saga, con l’aggiunta di una compagna di viaggio che ci aiuterà per un bel pezzo dell’avventura che ha una durata media intorno alle 8 ore.
Azione Frenetica:
Come i capitoli per PS3 anche su PSVITA Uncharted mantiene le medesime meccaniche, con l’aggiunta di alcuni stratagemmi per ovviare al problema della mancanza di 4 pulsanti (R3,L3,R2,L2), infatti potremmo ricaricare e selezionare armi e granate direttamente sul touchpad frontale, uccidere silenziosamente le guardie facendo pressione su di esse quando comparirà l’indicatore a schermo e arrampicarci sulle liane e sulle sporgenze utilizzando il touchpad posteriore.
Diciamo che questa avventura è praticamente identica a quella presente su PS3, anche se come gameplay in generale si avvicina molto di più al primo uncharted, vista la presenza di molte mene cut-scene e situazioni criptate, il tutto è farcito da una banale intelligenza artificiale che si limita ad andare in copertura e sbucare con la testa proprio per farsi uccidere da noi.
La difficoltà generale è molto bassa anche ai livelli più alti (scusatemi il gioco di parole).
Insomma possiamo ritenerci nel bene o nel male mediamente soddisfatti dal gameplay di questo capitolo anche se si poteva fare qualche cosa in più
Bellezza Visiva:
Uncharted: GA ha un ottimo comparto grafico, ai livelli del primo capitolo per PS3 con delle chicche come effetti volumetrici, illuminazione dinamica e animazioni ai livelli di Uncharted 3.
Si può notare un aliasing abbastanza marcato, qualche sporadico calo di frame-rate ed una fisica ragdoll a volte non proprio perfetta.
La PSVITA si dimostra essere un mostriciattolo di potenza, in grado di far girare tutto questo, anche il comparto sonoro è buono, il doppiaggio come siamo stati abituati è di altissimo livello, l’unica pecca è qualche campionamento acustico di armi e ambiente non proprio strabiliante, ma nulla di che.
Conclusione:
Uncahrted: GA è un buon capitolo presente su PSVITA che un fan di Nate non si può far scappare, anche se mi aspettavo un qualche cosa in più.
Il capitolo vanta una grafica ottima, ma il suo difetto principale come ho scritto nella recensione è la poca portatilità e l’IA veramente basilare.
Basta questo capitolo per consigliarvi l’acquisto di PSVITA? Assolutamente NO!
Gaming & Oc