Cina: un UFO potrebbe aver disattivato il rover lunare Yutu o “Coniglio di Giada”
Secondo Yahoo News UK, molti in Cina credono che un UFO sarebbe responsabile della scomparsa del loro rover lunare Yutu, rinominato “Coniglio di Jada”. Anche gli scienziati e gli ingegneri del Centro controllo spaziale in Cina, credono, o comunque hanno il sospetto, che il rover sarebbe stato disattivato o comunque distrutto da un UFO.
La versione ufficiale, dettata dal governo cinese è che il loro rover, chiamato appunto Coniglio Jade, aveva avuto un crash (o malfunzionamento) nel sistema meccanico e di trasmissione dati, dovuto alle condizioni di freddo estremo. Rammanetiamo che sulla Luna, non essendoci atmosfera, la temperatura può raggiungere durante il giorno un massimo di 127 °C e di notte un minimo di -173 °C. Tuttavia, alcuni scienziati e personale militare hanno raccontato alle stazioni radio dells tato cinese, che un UFO potrebbe aver “rapito” o distrutto il rover Yutuo o Jade Rabbit, che si trovava sulla Luna, esattamente nel Mare Imbrium, come illustrato anche dalla mappatura effettuata dal Chang’e-3 lander lunare.
Secondo Nigel Watson, autore di “Manuale Haynes UFO Investigation , gli appassionati cinesi di UFO sono state suggerendo che sia UFO o l’ USA disattivato il rover in modo da tenerlo da scoprire basi segrete o segreti basati altra luna high-tech.
Il governo aveva annunciato che il rover era caduto vittima di un freddo estremo anche se alcune riviste statali e TV avevano offerto un’altra spiegazione, con il supporto di alcuni scienziati, e perfino membri delle forze armate.Tuttavia, alcuni scienziati e personale militare riferiscono che un UFO potrebbe aver disattivato il rover.
Secondo Nigel Watson, autore de Il Manuale Haynes sulle Investigazioni UFO, gli appassionati di UFO cinesi ritengono che la responsabilità della scomparsa del rover Yutu, sia da addebitare alla presenza di un UFO, oppure che ci sia lo zampino degli Stati Uniti, che appunto potrebbero aver disabilitato il rover in modo che non potesse scoprire le basi segrete Aliene o le attrezzature lunari high-tech americane, fotografate dallo stesso rover cinese, prima della sua scomparsa.
Nigel Watson ha dichiarato su Yahoo News UK , “dal 1980 in Cina c’è stato un grande interesse su questo argomento e il lancio del Jade Rabbit, haispirato un rinnovato interesse per tutti gli argomenti spaziali. Al momento la Cina dispone di 60 ricercatori UFO sparsi in tutto il paese, pronti a indagare su eventuali incontri ravvicinati con gli extraterrestri “. Nigel aggiunge inoltre che gli UFO sono presi molto seriamente in Cina.
Le storie sul fenomeno UFO che spesso vengono riportate tra le notizie attraverso le agenzie di stampa, non hanno la stessa ironia, ovvero non vengono ridicolizzate come al solito, ma vengono comunque affrontate in alcuni ambienti scientifici degli Stati Uniti.
La moderna ricerca sugli UFO in Cina era originariamente sponsorizzata dallo stato. Essa è iniziata ufficialmente con la pubblicazione della rivista UFO fondata dal Dr. Sun Shili.
Dopo aver chiesto il permesso di stampare il suo giornale alla fine degli anni ’70, il Dr. Sun Shili rimase sorpreso quando il governo gli offrì il suo aiuto affinché potesse stampare la sua rivista. Al suo apice aveva una tiratura di 40.000 copie. Il lavoro del Dr. Sun Shili è stato approvato e riconosciuto ufficialmente dalla comunità UFO di Pechino i cui membri sono tenuti ad avere una laurea in scienze e ingegneria. Il Dr. Sun Shili ha riferito a Yahoo News UK: “Se le nostre condizioni per l’adesione non erano così rigorose, avremmo milioni di membri ora.”
“Negli Stati Uniti l’Air force (USAF) aveva sponsorizzato il Progetto Bluebook per raccogliere le segnalazioni UFO e sfatare il fenomeno come errori di identificazione, giustificando tali, come stelle, meteore, palloni sonda o aerei”, ha affermato Watson su Yahoo News UK. ” In Cina tutte le informazioni sugli UFO erano state soppresse in modo che quando i ricercatori ne avrebbero avuto l’occasione avrebbero studiato scientificamente il fenomeno e con maggiore impegno permettendo loro di scoprire quanto più possibile.”
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