Programmati per essere schiavi
Siamo programmati, programmati per essere infelici, per essere schiavi di noi stessi, della società e dei nostri status sociali.
Programmati per servire un sistema fondato sull’illusione e la manipolazione, un sistema che ci rende ancora più schiavi del nostro ego, dei nostri istinti e di infiniti bisogni indotti.
Programmati come automi per comprare e acquistare, per svenderci come fossimo null’altro che merce da comprare per il miglior acquirente.
Programmati per essere schiavi: del lavoro, del sistema monetario e delle illusioni e manipolazioni offerte dai media.
Schiavi inconsapevoli ma volontari, schiavi che credono di essere liberi, ma come diceva Goethe “non c’è nessuno che è più schiavo di colui che si ritiene libero“.
Schiavi di una falsa libertà, di un’illusorio “benessere”, liberi di poter essere schiavi di tutto ciò che ci va.
Schiavi dell’efficienza a ogni costo, schiavi del nostro nostro corpo, schiavi della nostra mente.
Schiavi dell’apparenza ad ogni costo, liberi di non avere più nessuna essenza.
Liberi di non distinguere la verità dalla menzogna, il positivo dal negativo, l’utile dal futile.
Liberi di essere numeri come tanti, liberi di adattarci senza scampi.
Liberi di non avere più valori, liberi di non avere più doni, liberi di non essere mai soli.
Liberi di essere uguali, uguali nella nostra schiavitù.
Schiavi della quantità che percepiamo come libertà…
Schiavi di un’illusoria felicità a tutti i costi, schiavi della nuova monotonia dell’assoluta flessibilità.
Schiavi dell’assoluta libertà e della nostra credulità.
Schiavi della moda e delle illusioni inculcate dai media, schiavi dei dogmi di qualche ideologia, schiavi della nostra personalità.
Programmati per essere liberi, liberi di essere schiavi.
Fonte
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