Raccontacene un’altra Renzi, dai..

Matteo-RenziNon c’è niente da dire, gli italiani, tra i due comici in lizza per le elezioni europee, hanno scelto quello che fa ridere di più, il Renzi rottamatore del nulla.
La sua compagnia comica nostrana, appoggiata dai guitti europei, prima delle elezioni vedeva luci in ogni tunnel, ottimismo e fiducia…finalmente, grazie all’avvento del Renzi, l’Italia poteva credere nella “volta buona”.
Le elezioni hanno premiato alla grande chi la raccontava più grossa, chi prometteva 80 euro e migliaia, che dico milioni di posti di lavoro con una legge che ripeteva, pari pari, peggiorandole, tutte quelle che la avevano preceduta sulla riforma del lavoro, a partire da quella di Treu e che nel tempo avevano dimostrato la loro totale inefficienza, se non mortalità.
“Più precariato equivarrà a più posti di lavoro…ora tocca alle aziende”, era il mantra che da Poletti, alle Madia e alle perennemente sorridenti Boschi (ma che avrà da ridere così tanto?), la squadra del toscano ripeteva ad ogni telecamera e microfono acceso, e giornalista perennemente spento.
L’Istat, che è costretta a riportare i dati reali tutti negativi, a partire dal PIL, si inventava quello sulla “fiducia degli italiani”, non si sa con quali parametri rilevato, e, nel clima di euforia generale per le battute strappalacrime del comico fiorentino, lo vedeva in netto rialzo!
Ma anche il comico più dotato, e di questo si deve dare atto a Renzi, rischia di cadere nel tranello di credere a quello che dice, di pensare che la comicità possa cancellare la realtà, o almeno renderla più accettabile.
I dati sulla disoccupazione, salita dello 0,8% nei soli primi tre mesi dell’anno, l’inflazione al palo, con una ormai certa entrata nella totale stagnazione, l’aumento esponenziale dei senza lavoro al Sud, quasi il 61% dei giovani e un quasi 22% totale, sono il quadro di un fallimento a 360 gradi, guidato dal partito uscito trionfante dalle elezioni, e questo dimostra come il popolo italiano sia un popolo di simpatici burloni.
Tra poco ai disoccupati odierni si aggiungeranno quelle altre 2400 – 2500 unità che il ministro Poletti ha già annunciato per quell’altra formidabile operazione italiana che si chiama Alitalia, fatta spolpare per bene dagli amici di Berlusconi e poi venduta ad Etihad, facendo pagare il costo ai lavoratori e alla collettività.
Per fortuna Renzi ha già pronto il prossimo spettacolo da mettere in scena…dopo la svolta buona…finita in svolta tragica, presenterà sui nostri schermi sblocca Italia, facile immaginare, a questo punto, quale sarà la conclusione.
Buon divertimento a tutti!

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