Abuso di fiducia
Scrivono, raccontano, narrano le gesta del prode Renzi, indomito sostenitor della stabilità flessibile, della crescita tassata, della riforma inadeguata, i travet della cartastraccia italica, i fuoriusciti da quell’altra Europa, che tanto altra non pare, i castigator pentastellati, all’accordo richiamati.
Sale la fiducia alle stelle, novella e felice notizia di Istat, chiudono gaie le aziende del Nord, con allegria quelle del centro, nell’entusiasmo quelle del Sud…par sentimento attraversa festante l’intero stivale, nessuno oserebbe mai fermare quella svolta arrembante, di Napolitano disegno, che da tonno in scatola da aprire, trasforma il marcio in maturo, il corrotto in distratto, il responsabile dello sfascio in vate del rilancio…con cui trovare accordi per la legge elettorale, per “essere partecipi”, per non dire sempre “no”, perché la responsabilità, le istituzioni, lo Stato, la gente, i figli, i nipoti e parenti, ma soprattutto le banche…ce lo chiedono !
Opposizione responsabile, interesse del paese, crescita e diminuzione delle tasse, lotta all’evasione, lavoro, etc… no, non manca niente, è il programma di tutti gli ultimi governi italici, a partire da quelli democristiani…ma ora con un difficoltà maggiore, una specie di livello successivo, ora il pappa pappa deve essere compatibile con le leggi di bilancio, non di onestà…chiariamoci. Possono continuare a rubare ma il rapporto tra Pil e quel debito pubblico, aumentato dalla corruzione e dall’evasione, dagli sprechi e dagli aumenti di costi nelle opere pubbliche, dall’incapacità di una classe manageriale pubblica cresciuta di raccomandazioni e mai di cognizioni, non può superare il 60% (ora supera il 130%)…costi quel che costi…al paese !
Già perché la stabilità, nella quale dovrebbe “manifestarsi” la flessibilità di renziana dizione, sottolinea proprio queste linee guida, invalicabili…come ribadito in questi giorni e spiattellato in faccia all’euforico rottamatore.
Ma noi, però, facciamo la voce grossa…così ci dicono, e benché sui giornali stranieri non ci sia neanche il più lontano accenno alle gesta del nostro premier, per la carta straccia stampata italica ecco venir a più miti consigli l’intero parlamento europeo, la bundesbank, la Bce, l’Fmi, Balotelli, Star Trek e Godzilla !
La cieca ed inventata “fiducia” non si accorge neanche più dei numeri dei fallimenti, dei suicidi, dei poveri e dei disoccupati, del raggiunto record di tasse di quest’anno (44%), di quei pensionati che vedono la loro misera pensione assottigliarsi, per le imposizioni fiscali, ogni mese di circa 120 euro… è tutta presa, al contrario, da quell’impegno imprescindibile che il gotha del pensiero politico italiano si è dato, quel “fare le riforme” necessarie alla crescita, così che il senato divenga il simpatico rifugio dei corrotti immuni, che la governabilità, altro mantra assai caro ai corrotti della casta, sia garantita a prescindere dal voto degli italiani, a prescindere dalla qualità e competenza dei nominati in lista, a prescindere dalla loro provata o meno onestà, a prescindere, in poche parole, dai veri interessi del paese …
Questi riassetti di un potere ormai alla frutta, ancora impregnati e maleodoranti di incostituzionalità, c’è chi vuol far credere essere necessari a quel materializzarsi, come d’incanto, della rinascita morale e materiale di uno stivale che affonda nel fango della corruzione, degli sprechi, delle raccomandazioni e delle variegate parentopoli, e dei furti di tutta la classe dirigente italiana.
1000 giorni di “fiducia”, chiede Renzi, il galbanino toscano, una fiducia ad occhi chiusi, a labbra serrate, a pancia vuota, a lavoro miraggio, a diritti negati…a quella classe politica, da Lui ben rappresentata, che di “serio”, ed anche preoccupante, ha solo lo stipendio.
Fonte
Permalink link a questo articolo: https://www.pandorando.it/abuso-fiducia-2/