Area 51: dopo 25 anni ritorna a parlare il fisico Bob Lazar
Robert Scott Lazar (nato il 26 gennaio 1959) è stato uno dei personaggi più famosi, riguardo il Cosmic Top Secret sugli UFO. Bob dichiarò di aver lavorato presso l’area S-4 del Nevada Test Site (vicino all’Area 51) sotto speciale richiesta di Edward Teller. In diverse occasioni si è sottoposto alla macchina della verità: alcuni di questi test confermavano le sue dichiarazioni.
L’ULTIMA INTERVISTA DOPO 25 ANNI
Bob Lazar è ritornato a parlare in una intervista effettuata dai giornalisti dell’emittente televisiva 8NN-TV, dove ribadisce ancora una volta il suo ruolo al’interno della base, descrive le strutture dei dischi volanti nei dettagli, dopo averli disegnati precedentemente, e dice che questi “aeromobili” si sostentavano grazie a tre specie di “marmitte o tubi pieghevoli”, che permetterebbero di scegliere le direzioni di volo, ma paradossalmente dice anche che questi oggetti erano tanto veloci e potenti, quanto instabili. I cosiddetti UFO non sarebbero stati costruiti da umani, in quanto la cabina di pilotaggio era a dimensione di bambino; quindi con questa affermazione Lazar vorrebbe documentare la tesi secondo cui questi mezzi tecnologici sarebbero stati costruiti e pilotati da alieni; inoltre i velivoli non avrebbero presentato punti di saldatura, come se fossero stati interamente formati da un unico pezzo e per di più di un materiale sconosciuto sulla Terra.
Ma qual’era o su cosa si basava il lavoro di Bob Lazar? Il suo compito era quello di back-engineer, (retro-tecnologia) ovvero, doveva risalire alla manufattura del velivolo alieno, di comprendere come era stato costruito, in modo che altri tecnici esperti, dovevano cercare di riprodurne una copia simile e farlo volare.
Bob sostiene di aver lavorato all’interno di una sala dove vi erano otto velivoli alieni. Questa sala si trova in una zona di 13 livelli di profondità nel sito S4 o comunemente denominata DREAMLAND o terra dei sogni, che comunque faceva parte del perimetro della Base Area 51, ma questa si trovava a Papoos Lake a poca distanza da Groom Lake.
Bob in questa ultima intervista, mostra ancora l’ID e il suo tesserino W-2, a dimostrare appunto che era impiegato presso la Navy Intelligence (US NAVY), ovvero la Marina Militare degli Stati Uniti, che gestiva e gestisce la base di Groom Lake e Papoos Lake. Bob dichiara di essere entrato dentro il disco volante e cercò di comprendere i tre sistemi di propulsione, il loro funzionamento, in modo che i militari ne avrebbero potuto costruirne uno simile. Cercò di dire al mondo ciò che aveva visto, ma era troppo presto e il mondo non era pronto allora.
Oggi siamo più preparati ad accettare tale conoscenza! Bob Lazar ha sacrificato tutto, la sua vita, la sua reputazione, il suo lavoro, i suoi amici, tutto questo al fine di raccontare a tutti … come ha detto, “la più importante scoperta nella storia umana.”
Bob termina la sua intervista, dicendo: ”nascondere queste informazioni al mondo è un crimine contro l’umanità”.
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