Non ha capito … sssshhhhiiischhhhhhh

Renzi - Non ha capito....No, è chiaro, Renzi non ha capito, come non ha capito il suo inglese maccheronico, per essere gentili, che ha voluto esibire nell’ormai famosa tavola internazionale, diventa un “cult” di youtube.
Non ha capito che le “riforme” che chiede l’ Unione Europea non sono quelle per blindare la casta mantenendone intatte ogni privilegio materiale ed economico, ma quelle strutturali, quelle che dovrebbero partire da una vera e seria guerra alla corruzione dei partiti, a cominciare proprio dal suo, il PD, ad un definitivo, reale, consistente diminuzione degli esorbitanti stipendi dei parlamentari, a cominciare dal suo (per dare il buon esempio) e da quello del sig. Napolitano, che non trova paragoni nel mondo intero.
Che le riforme dovrebbero riuscire finalmente ad intervenire sulla cancellazione degli sprechi, dei mille uffici fotocopia, delle migliaia di consulenti inutili, su quegli enti pubblici, o para pubblici o partecipati, carrozzoni di quei “vecchi politici” che lui stesso aveva promesso di rottamare…e che invece sono sempre là.
Che la “volta buona”, di cui tanto si vanta, non dovrebbe essere legata ai “successi” dei portafogli della sua figura o di quelli delle “bellezze”, alquanto anonime,  che l’accompagnano, ma indirizzata a rendere accessibile, a chi è capace, l’accesso a quei lavori, a quelle responsabilità, anche istituzionali, ora dominio delle caste da lui rappresentate, degli ordini da lui protetti, da quelle “famiglie” infinite che occupano, nella loro totale incapacità, ignoranza ed arroganza, ogni poltrona pubblica e privata di un certo rilievo.
Rimettere in sesto i conti pubblici parte dall’ammettere che il dissesto è figlio della corruzione e degli sprechi, di questa classe politica, e non di indefiniti altri,  dell’ appropriazione degli spazi democratici, vitali, di crescita dell’intera nazione, sottomessi ad interessi beceri, addirittura assassini, di imprenditori, di politicanti, di mafiosi uniti nella distruzione morale e storica dell’intero stivale.
Non ha capito, Renzi, che fare le riforme con chi ha avuto contatti, provati da sentenze definitive, con la mafia non è “svolta”…bensì è fango, vergogna, per un paese che ha, nel suo genuino ed onesto Dna, martiri come Borsellino e Falcone, come Don Diana e Peppino Impastato, come Libero Grassi  e Rocco Chinnici, come  quella parte che ancora lotta e crede e non molla.
Non ha capito, L’Italia, che dare a gente come Renzi fiducia significa, ancora una volta, rubare oggi il futuro ai figli dei vicini, ma domani negarlo ai propri nipoti, rendere il paese quel deserto morale di cui già si vedono le sabbie che ne coprono il passato, la storia…l’anima.

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Chi ci guadagna dal conflitto israelo-palestinese?

Avanzata dell'ISISIn questi giorni il conflitto israelo-palestinese è tornato a infuocare lo scacchiere mediorientale.
Sul versante dell’informazione come sempre si assiste ai continui battibecchi tra una parte (filopalestinese) e l’altra (filoisraeliana), con relativi utilizzi di propaganda da ambo le parti.
Sono molto pochi quelli che cercano di andare al di là di ciò, per inquadrare e vedere meglio la situazione da un punto di vista più ampio.
Credo che per comprendere meglio gli eventi attuali bisogna un minimo conoscere anche le radici storiche di essi, e capire quali siano gli interessi in gioco di entrambi gli schieramenti o di chi li sostiene.
Sostanzialmente, lo stato ebraico può contare su un fortissimo appoggio da parte degli Stati Uniti D’America e della NATO, mentre Hamas e altre fazioni dell’islamismo palestinese sui paesi arabi, come le monarchie del Golfo.
Interessante su questo punto è il fatto che molti degli stessi paesi che finanziano e sostengono Hamas, sono in ottimi rapporti d’affari con gli stessi USA, che sono l’alleato più importante e influente di Israele.
Senza queste interferenze esterne sicuramente la situazione sarebbe diversa e migliore, e il raggiungimento della pace risulterebbe molto più semplice.
In fin dei conti, da questo conflitto ci perdono entrambi i popoli, mentre chi ci guadagna sono ovviamente i grandi fabbricanti di armi (sopratutto statunitensi), e le grandi lobby di potere.
Esemplare è il caso della cosiddetta “lobby sionista” negli States, la quale ha avuto una considerevole influenza nell’orientare la recente politica estera statunitense nel Medio Oriente e tutt’ora ha una notevole influenza nel paese.
Con questa lobby si fa riferimento a organizzazioni come l’AIPAC, il Washington Institute for Near East Policy o i famigerati neocons, le cui priorità sono la difesa e il sostegno incondizionato a Israele prima di tutto.
Dall’altra parte ci sono, come già detto, i vari paesi arabi che finanziano l’islamismo politico (Hamas e altri gruppi), che negli ultimi tempi sta raccogliendo sempre più consensi, grazie anche all’impotenza e alla corruzione dell’ANP.
Su Hamas bisogna dire che secondo alcuni storici, tra cui gli israeliani Avner Cohen e Zeev Sternhell, la stessa organizzazione islamista sarebbe stata foraggiata e fondata dai servizi segreti israeliani (Mossad) per destabilizzare il movimento di dissidenza palestinese e spingerlo verso l’islamismo radicale.
In un articolo del Wall Street Journal del 2009, dove tra l’altro si citano le tesi di Cohen, è anche scritto che “invece di frenare gli islamisti Israele per anni li ha tollerati e in alcuni casi sostenuti come contrappeso ai nazionalisti laici “.
Guardando meglio la situazione verrebbe da dire che è in atto la solita strategia del “dividi et impera”: mentre palestinesi e israeliani si odiano e si fronteggiano a vicenda, c’è chi ci lucra sopra.
I palestinesi vengono privati della terra e diventano bersagli della politica espansionista e guerrafondaia del governo israeliano, ed inoltre vengono strumentalizzati dalle fazioni dell’islamismo radicale che si perpetuano e acquistano sempre più consenso in suddette situazioni.
Gli israeliani subiscono attentati e vengono strumentalizzati dalla propaganda più oltranzista sionista che li incita a pretendere sempre più terre.
Inoltre per giustificare anche le politiche più dure del governo israeliano, viene fatto, come affermato più volte dallo scrittore statunitense di origine ebraica Norman Finkelstein, ampio ricorso strumentale al ricordo della Shoah, usato per tenere gli israeliani e gli ebrei in uno stato di continua paura e tensione, e in questo modo anche per legittimare moralmente azioni che difficilmente sarebbero giustificate.
Si può dire che i due popoli, in diverso modo, siano entrambi vittime della situazione.
Facendo delle considerazioni storiche, bisogna ricordare che la costruzione di Israele era stata praticamente già “pianificata” nel 1917 grazie alla “dichiarazione Balfour“, con cui il ministro degli esteri inglese Arthour Balthur rassicurava al referente del movimento sionista Lord Rothschild che la Gran Bretagna era pronta a sostenere la creazione di uno stato ebraico in Palestina.
Bisogna anche ricordare che il principale finanziatore del movimento sionista ottocentesco fu Edmond James de Rothschild, e che furono ancora gli stessi Rothschild e altri potenti magnati dell’alta finanza e della grande industria che diedero il via all’acquisto di molti terreni in Palestina.
D’altronde il capostipite della stessa influente e potente dinastia finanziaria di origine ebraica, Mayer Amschel, è noto per aver detto che: “La nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa ottenere guadagni territoriali. Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere“.
Inoltre inizialmente lo stesso movimento sionista era eterogeneo, e non sempre aveva quell’anelito espansionista che contraddistingue il “sionismo reale”, e a tal proposito si potrebbe ipotizzare che la diffusione del sionismo più estremista e lo stesso caos mediorientale e israelo-palestinese facciano comodo ai potentati finanziari,industriali e militari internazionali, i quali hanno tutto da guadagnarci.
Essendo inoltre la nostra società basata sul potere del denaro, è chiaro che ad avvantaggiarsi di tutto questo siano maggiormente i banchieri o i più potenti industriali.
Non a caso sempre Mayer Amschel Rothschild disse: “Permettetemi di emettere e controllare la moneta di una nazione e non mi importa chi fa le sue leggi“.
Avanzando un’ipotesi “complottista”, si potrebbe credere che l’attuale situazione faccia comodo a certe potenti élite di potere che spingono verso la costruzione del nuovo ordine mondiale.
Inoltre si potrebbe pensare che questa situazione,insieme a quella siriana, potrebbe facilmente degenerare in una nuova guerra su scala mondiale.
Da tempo nell’informazione alternativa si parla di un carteggio avvenuto nel 1871 tra Albert Pike, un generale e avvocato statunitense nonché gran maestro massone di grado 33 del Rito Scozzese Antico ed Accettato e Giuseppe Mazzini, il rivoluzionario italiano appartenente alla società segreta “Carboneria”, dove si parla della pianificazione di tre guerre mondiali, utili per l’instaurazione del “Nuovo Ordine Mondiale”, e dove la III guerra mondiale è descritta così:
“La Terza Guerra Mondiale dovrà essere fomentata approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti degli Illuminati fra sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. La guerra dovrà essere orientata in modo che Islam (mondo arabo e quello musulmano) e sionismo politico (incluso lo Stato d’Israele) si distruggano a vicenda, mentre nello stesso tempo le nazioni rimanenti, una volta di più divise e contrapposte fra loro, saranno in tal frangente forzate a combattersi fra loro fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale ed economico”.
Comunque sia, l’unica cosa che sembra certa è che a perderci in questo conflitto sono entrambi i popoli a vantaggio degli interessi delle grandi potenze e di certi gruppi di potere mondiali e non.

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Sai cosa si nasconde dietro la nostra tessera sanitaria?

Tessera Sanitaria 1.1Sai cosa si nasconde dietro la nostra tessera sanitaria? – Sai di essere codificato con codici militari americani e dell’aereonautica?
Quando ho scoperto certe cose mi sono fatto inequivocabilmente alcune domande che pongo anche a te.
E vorrei che tutti commentassero con i propri pensieri o risposte se ne hanno.
Fate girare questo video il più possibile, la gente deve sapere che siamo trattati come merci e numeri e da chi ci facciamo schiavizzare.

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Simone Fornasari: “Un mondo che abbaglia” è Il nuovo singolo

Simone Fornasari 1.1Un mondo che abbaglia denominatore comune di questa canzone? La curiosità.
Una persona speciale mi disse “ti auguro di essere curioso della vita”
Aveva ragione.
La curiosità è la vera rivoluzione…che mi serve a capire!!!
La curiosità è quella cosa che mi ha messo la sveglia…in un mondo che abbaglia!!!
Mai dare nulla per scontato!!!
Sono sicuro…che di sicuro non c’è niente.

Simone Fornasari – Bio
Simone Fornasari, cantautore emiliano, nasce a Fiorenzuola D’Arda (PC).
Nell’aprile del 2008 esce il suo primo EP dal titolo E comunque la vita è tutta un’altra cosa“, frutto di un lavoro a due con l’amico Massimo Carlotti. Il CD viene presentato l’11 luglio alla Festa della Birra di Pontenure (PC) – festival che ha ospitato tra gli altri Max Pezzali e Afterhours – ottenendo fin da subito un ottimo riscontro da parte del pubblico.
Il 2009 riserva a Simone diverse soddisfazioni: ad agosto vince il premio come Artista rivelazione in occasione del contest Fammi sentire la voce organizzato dal network multiregionale Radio Bruno e si esibisce sul palco di Lido di Camaiore in apertura di una delle tappe del Radio Bruno Estate insieme ad artisti del calibro di Dolcenera, Stadio, Zero Assoluto, Fabrizio Moro.
A settembre replica con successo la sua esibizione in occasione della serata conclusiva del tour a Reggio Emilia, in Piazza della Vittoria davanti a 20.000 spettatori, condividendo il palco con Povia, Arisa, Alessandra Amoroso, Alexia, Lost. Nel dicembre del 2009 viene distribuita la Winter collection di Radio Bruno, una compilation contenente le hit italiane e internazionali del momento; tra queste compare Sottovoce, grande successo del cantautore piacentino.
Il 5 gennaio 2010 Simone arriva tra gli 8 finalisti del Premio nazionale Mimmo Bucci, organizzato da Radio Sound City, e partecipa alla finalissima esibendosi live presso lo storico teatro Piccinni di Bari. Il 14 maggio 2010 esce il suo nuovo album Momentaneamente in equilibrio, realizzato dall’etichetta indipendente Badchili Records sotto la direzione artistica dell’arrangiatore Giancarlo Boselli.
Nell’estate del 2010 Simone partecipa nuovamente al contest Fammi sentire la voce organizzato dall’emittente Radio Bruno: in occasione della serata conclusiva del tour a Reggio Emilia in Piazza della Vittoria, Simone Fornasari viene premiato come vincitore assoluto del contest nonché artista in assoluto più votato dal pubblico web. Durante la serata presenta la canzone vincitrice Momentaneamente in equilibrio ai 35.000 spettatori presenti, aprendo la serata ad artisti come Irene Grandi, Modà, Valerio Scanu.
Il 5 dicembre 2010 viene distribuita la Winter compilation di Radio Bruno contenente i successi nazionali e internazionali del momento; nella tracklist, accanto alle canzoni di Biagio Antonacci, Cesare Cremonini e Lady Gaga, viene inserito anche il brano Momentaneamente in equilibrio. Il 5 gennaio 2011 Simone partecipa alla terza edizione del Premio nazionale Mimmo Bucci esibendosi presso il teatro Piccinni di Bari e classificandosi al 1° posto come vincitore assoluto del contest.
Il 2011 è stato un anno ricco di live: Simone ha continuato a farsi conoscere girando da nord a sud tutta la penisola e partecipando ad eventi prestigiosi al fianco di grandi artisti della musica italiana, compresa l’esibizione a Capodanno 2014 in apertura al concerto di Ron a Mantova davanti a oltre 15.000 persone.
Attualmente Simone, dopo un lavoro lungo e certosino in studio durato oltre due anni, sta lavorando a ritmi serrati per l’uscita del prossimo album, atteso a fine settembre, intanto a luglio esce il primo singolo estratto Un mondo che abbaglia.
Etichetta ed Edizioni musicali: Senza Dubbi sas.

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Scienziati dell’Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca avverano il Teletrasporto

Scienziati e Teletrasporto 1.1Il teletrasporto non è più fantascienza, gli scienziati dell’Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca (MFTI) lo hanno dimostrato. In futuro sarà possibile percorrere lunghe distanze senza l’applicazione di forza fisica ed essere contemporaneamente in due posti. Ad esempio, a Pechino o Mosca o in Siberia e nelle isole della Nuova Zelanda. Non è escluso il teletrasporto per l’esplorazione dello spazio.
La materia in tale stato fisico si trova nel cosiddetto ”entanglement quantistico”. È la capacità di due o più sistemi quantistici di comportarsi allo stesso modo, rimanendo inseparabili, anche se distanziati l’uno dall’altro.
Nella fisica classica, non esiste un tale effetto. Gli scienziati russi hanno trovato un modo per preservare l’”entanglement quantistico” nella trasmissione delle informazioni ad una distanza considerevole. Questo, in sostanza, è il teletrasporto, ha spiegato uno degli autori, il ricercatore Sergej Filippov dell’MFTI:
Quando i fili in un gomitolo si aggrovigliano, ci rattristiamo. I fisici al contrario: quando hanno a che fare con una condizione complessa, sono molto felici. Poiché in questi stati c’è una correlazione per cui ciò che succede ad una estremità della bobina è collegato a quanto sta succedendo nell’altra. Queste correlazioni possono essere inviate. Anche le persone, spostate in questo modo ad una certa distanza saranno comunque correlate. Il loro comportamento non sarà indipendente l’uno dall’altro.
I fisici hanno fatto una ricerca originale associata allo studio della trasmissione del segnale su una rete in fibra ottica. Questa, secondo lo scienziato, è la cosiddetta “crittografia quantistica”. All’MFTI hanno trovato un tale algoritmo che permette di rendere questo rapporto ancora più segreto. Per quanto riguarda il teletrasporto, è diventato come un effetto collaterale. Gli scienziati spiegano come si potrà usare l’effetto per spostare cose o persone:
Ipotizziamo che si vuole teletrasportare una persona. Per fare questo, non è necessario trasportare tutti i suoi atomi. Basta dichiarare che necessitiamo di 20 kg di ossigeno, 10 chilogrammi di carbonio, idrogeno, e si prende la stessa quantità all’altra estremità. E poi si inviano le informazioni registrate negli atomi in merito alla loro connessione e disposizione. E dall’altra parte del mondo si formerà la stessa persona.
In un certo senso, questo “assemblaggio”, ricorda l’olografia ossia l’immagine ricostruita di oggetti tridimensionali usando un laser. La differenza è che questo non è solo un particolare tipo di fotografia e riproduzione dei diritti, per così dire, qui c’è la riproduzione di “carne e sangue”, con tutte le caratteristiche e abilità specifiche. Certamente la scienza non ha ancora la capacità di raggiungere tali situazioni. Gli scienziati hanno imparato a teletrasportare solo i fotoni. Di solito sono portatori di informazioni inviate. All’altra estremità della linea i professionisti hanno imparato a creare lo stesso stato di un oggetto microscopico, che era all’estremità opposta. Ora dobbiamo imparare ad applicare questo principio in sistemi più complessi. Ciò è estremamente difficile in quanto il sistema crescendo in dimensioni, aumenta notevolmente la complessità del teletrasporto, dice Sergej Filippov
Teletrasportare due atomi è due volte più difficile che uno, ma dalle 3 alle 8 volte più complesso. E se vogliamo valutare il grado di complessità del teletrasporto umano, è necessario tenere conto che un individuo è composto da 1024 atomi (10 elevato alla ventiquattresima potenza)…

A cura di Elena Kovačič

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STOP del governo agli OGM – multe salate e reclusione

Stop OGM 1.1

Finalmente multe salatissime e reclusione fino a tre anni, oltre all’obbligo di rimuovere a proprie spese e con i propri mezzi gli Ogm: sono questi i provvedimenti decisi dal Governo per stoppare in via definitiva i tentativi di coltivazione di Ogm in Italia e sottolineare la propria posizione davanti a tutta l’Unione Europea.
Il decreto legge, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 Giugno, riempie una falla giuridica creatasi dopo l’emanazione del decreto del 12 luglio 2013, adottato dal Ministro della Salute di concerto con il Ministro della Politiche Agricole Alimentari e Forestali e con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare recante “Adozione delle misure d’urgenza si sensi dell’art.54 del Regolamento CE n.178/2002 concernenti la coltivazione di varietà di mais geneticamente modificato MON 810″ (che vietava la coltivazione del Mon 810 su tutto il territorio italiano, ma non descriveva sanzioni in materia).
Slow Food dichiara: “Siamo pienamente soddisfatti del passo avanti fatto dal nostro Governo: l’inserimento delle sanzioni a integrazione del decreto dello scorso anno era stato da noi più volte sollecitato sia al precedente Esecutivo che a quello attualmente in carica. In questo modo, oggi è inequivocabilmente chiaro che in Italia non si possono coltivare Ogm e chi lo fa sa a quali conseguenze va incontro. Ora però occorre fare un passo ulteriore, dato che il decreto scadrà a gennaio 2015. La palla passa a Strasburgo e Bruxelles, dove durante il semestre di presidenza italiana della Ue si discuterà della possibilità per gli Stati membri di avere autonomia nelle decisioni in materia di Ogm. Esiste un testo, licenziato pochi giorni fa dal Consiglio dei ministri dell’Ambiente della Ue, che non ci piace ma che sicuramente ha cambiato lo scenario e ora è al centro del confronto. Speriamo che le precise prese di posizione a favore di un’Italia libera da Ogm, assunte dai nostri Ministri in più occasioni, siano il preludio al completamento di un cammino europeo che veda affermarsi una vera libertà di scelta degli Stati membri e non una presunta sovranità minacciata dallo strapotere delle multinazionali che – checché ne dicano i promotori degli Ogm – sono il vero dominus in questa vicenda, sin da quando – nell’ormai lontano 1996 – è iniziata la commercializzazione di semi geneticamente modificati. Slow Food continuerà il proprio lavoro, sia a livello italiano che europeo, per promuovere le buone pratiche di una agricoltura che può fare a meno degli Ogm e può affrontare con soluzioni più efficaci e sostenibili i problemi che gli Ogm sostengono di poter risolvere”.

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O mistero d’a munnezza (il mistero della spazzatura)

spazzaturaPer 20 e passa anni, dichiarazioni dei vari pentiti di camorra, la Campania ed il basso Lazio sono state le mete di vere e proprie carovane di camion che sversavano, nei terreni, ogni nefandezza…dai fanghi dell’Acna di Cengio, alle ceneri dell’Ilva di Taranto, ai mille e più rifiuti tossici, radioattivi e velenosi che tutte le aziende italiche, e non, smaltivano, tramite camorra.
Mai a nessun organo di Stato è mai sorto il dubbio di che fine facessero questi rifiuti, mai nessun camion, delle decine di migliaia transitati per lo stivale, è stato fermato né controllato, mai nessun politico, a cominciare dal signor Napolitano, ai tempi delle rivelazioni di Schiavone, ha mai pensato di migliorare i controlli, di far seguire l’itinerario di quei rifiuti tossici, di impedire che su quei terreni si costruisse, si coltivasse, che la gente morisse.
20 anni di silenzi, di interventi zero, di smentite, di vere e proprie offese nei confronti di quelle popolazioni che denunciavano il massacro…e che venivano accusate di avere “stili di vita” nocivi. Nessuna bonifica sarà mai possibile, dichiara il pentito Vassallo, e conferma il commissario De Biase al quale sono state affidate le indagini sull’area vasta di Giugliano e sui laghetti di Castelvolturno.
Milioni di tonnellate sotterrate in quei terreni, in un area ben più vasta di quella individuata dal governo, che ritiene, forse perché incapace ad intervenire, che solo il 2% di quelle zone siano inquinate…ancora mentendo sulla morte dei bambini, di intere popolazioni condannate dalle incapacità, dalle collusioni, dall’arroganza, dall’inefficienza di chi viene pagato, in primis, per difendere e salvaguardare la salute e la vita dei cittadini.
Al danno, ormai forse irreversibile, se non con una vera e propria rivoluzione di popolo che costringa i quattro cialtroni politici ad affrontare con serietà e in toto il dramma, si aggiunge la beffa che arriva dai quotidiani in questi giorni.
Benché in Campania, dopo l’emergenza rifiuti nazionalmente conosciuta, non sia cambiato un bel fico secco, a cominciare da una raccolta differenziata mai partita, ora si pensa di inviare anche i rifiuti che Roma non riesce più a smaltire, viste le vicissitudini del suo re delle discariche, Cerroni, ora finito in manette per reati simili a quelli che hanno visto i gestori delle discariche campane finire sotto processo…mentre lo Stato dormiva.
A questo punto sorge il dubbio allo scrivente…ma se fino all’altro ieri la Campania non era in grado di smaltire i propri rifiuti ed era costretta ad inviarne grossa parte in tutt’Italia, accompagnata da insulti razzisti e da vere e proprie manifestazioni anti-campano…come mai oggi, quando ancora i roghi tossici non riescono ad essere fermati da quell’esercito promesso e mai arrivato, e se arrivato inutile e solo dispendioso, quando ancora la periferia napoletana è costellata da vere e proprie montagne di sacchetti, è invece in grado, secondo questo Stato, secondo questo governo, di smaltire i propri ed anche quelli altrui?
All’incompetenza arrogante, all’incapacità diffusa, all’ignoranza becera dei nostri rappresentanti istituzionali la dovuta risposta!

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Le magie delle multinazionali – Loro si che non pagano le tasse

Magie multinazionali 1.1Le magie delle multinazionali – Loro si che non pagano le tasse – Comprereste un chilo di carta igienica ad oltre 4.000 dollari? E un litro di succo di mela per 2.052$? E penne a sfera per 8.500$, secchi di plastica per 972$, pinzette a 4.896$ l’una?
Eppure sono esempi di transazioni effettivamente realizzate da alcune multinazionali, e non da responsabili acquisti improvvisamente impazziti. Parliamo invece di una delle più diffuse ed efficaci strategie per non pagare le tasse.
Benvenuti nel mondo del transfer pricing, una pratica perfettamente lecita ma che può essere sfruttata per eludere il fisco e “ottimizzare” il proprio carico fiscale. Il prezzo di trasferimento indica quello a cui le imprese multinazionali acquistano e vendono prodotti o servizi tra loro diverse filiali.
Il trucco è semplice. Un’impresa vende succhi di frutta in Italia, e a fine anno realizza un milione di euro di profitti, sui quali sarebbe tenuta a pagare le tasse.
L’impresa crea però una succursale di comodo in un paradiso fiscale, e questa succursale – unicamente sulla carta – vende mille litri di succo alla casa madre in Italia a 1.000 euro al litro.
Risultato: la filiale in Italia ha un milione di euro in più di costi a bilancio, che va ad azzerare i profitti e quindi le tasse da pagare.
Il corrispondente milione di profitti è ora nella succursale nel paradiso fiscale, dove le tasse sono basse o nulle.
Se si vuole fare di più basta essere un pò più scaltri e vendersi il succo a 2.000 euro al litro e non a 1.000 per fare si che la filiale in Italia risulti in perdita, potendo quindi accedere ad aiuti, sussidi e contributi messi a disposizione dallo Stato per le imprese in difficoltà.
Sussidi che provengono dalle nostre tasse, da quelle dei dipendenti che hanno la trattenuta in busta paga o da quelle di artigiani e piccole imprese che a differenza delle multinazionali non possono ricorrere a simili trucchi contabili e fiscali.
Le stesse piccole imprese che subiscono la concorrenza sleale dei gruppi di maggiori dimensioni, che sfruttando tali scappatoie possono abbassare i costi.
Quelli riportati sono esempi semplificati ed estremi. Solitamente gli eccessi nei prezzi di trasferimento variano dal 5 per cento al 25 per cento rispetto a quelli di mercato, rendendo molto difficile scoprire tali pratiche.
Ancora più complesso scoprirle quando sono relative a beni intangibili come brevetti o marchi. D’altra parte eserciti di consulenti sono a disposizione delle imprese e delle persone più facoltose, così come della criminalità organizzata, per spostare, riciclare e nascondere alle autorità giganteschi capitali.
Non è possibile fare nulla quindi?
Al contrario, gli strumenti per contrastare tali fenomeni ci sarebbero.
Uno è l’obbligo di rendicontazione Paese per Paese dei dati contabili delle imprese multinazionali, che oggi devono presentare unicamente dei dati aggregati nei loro bilanci.
In questo modo non è possibile sapere fatturato, costi del lavoro, profitti e tasse pagate in ogni giurisdizione in cui operano, permettendo o per lo meno facilitando abusi come quelli descritti in precedenza.
Un’altra misura è la richiesta di un registro pubblico delle imprese, e in particolare dei loro reali proprietari, per contrastare l’anonimato e le scatole cinesi societarie.
Proprio su quest’ultimo punto, nei mesi scorsi il Parlamento europeo ha votato a larghissima maggioranza per chiedere l’introduzione di un registro pubblico che permetta di mostrare quali siano i reali proprietari di ogni impresa. La parola passa adesso a Commissione e Consiglio, e sarà fondamentale nei prossimi mesi la spinta della presidenza di turno dell’Ue, ovvero dell’Italia.
In parallelo, accanto alla rendicontazione Paese per Paese dei bilanci e al registro pubblico, sui quali serve un accordo europeo e poi internazionale, molto si potrebbe fare anche su scala nazionale.
Per esempio inserendo negli appalti pubblici delle condizioni o almeno un punteggio preferenziale per le imprese che dimostrano un comportamento fiscale corretto, ovvero che non ricorrono a filiali e succursali anonime e/o nei paradisi fiscali e che pubblicano i propri bilanci suddivisi per ogni giurisdizione in cui operano e in maniera trasparente. Già oggi diversi bandi prevedono punteggi addizionali per le imprese che hanno una certificazione sulla qualità dei propri processi produttivi o una maggiore attenzione all’ambiente. Perché non farlo anche in ambito fiscale?
E’ possible che lo stato lavori con imprese che da un lato ottengono commesse pubbliche e all’altro evadono le tasse?
Obbligare all’utilizzo di Pos e bancomat per gli acquisti sopra i 30 euro ma non prevedere sanzioni per chi non lo fa appare per lo meno inefficace, per usare un eufemismo.
Non è con questi provvedimenti che si può pensare di combattere la grande evasione. Una reale trasparenza in ambito finanziario, fiscale e societario è la chiave per contrastare non solo l’evasione fiscale, ma anche mafie, corruzione, riciclaggio, economia sommersa.
L’Europa, anche in ragione della crisi, sembra finalmente intenzionata a muoversi. Se davvero c’è la volontà politica di cambiare rotta, l’Italia non può permettersi di perdere una tale occasione storica durante il proprio semestre di presidenza dell’Ue.

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Ondata impressionante di avvistamenti UFO in Turchia

Avvistamenti ufo Turchia 1.1La Turchia nel mese di luglio è stata oggetto di tantissime segnalazioni di avvistamenti UFO. I ricercatori della Sirius UFO hanno ricevuto diverse segnalazioni con testimonianze, prove fotografiche e video di questi strani fenomeni avvenuti soprattutto sulla città di Bodrum.
Bodrum è una città portuale situata sulla costa sud – occidentale della Turchia. La Sirius Ufo, l’organizzazione di ricerca locale, nel mese di luglio ha pubblicato un video e diverse foto di avvistamenti di oggetti volanti non identificati. La stampa del luogo è stata presa d’assalto per le varie segnalazioni ricevute.
Mustafa Karatay il 7 luglio, presso il castello di Bodrum nel centro della città, ha catturato un video molto interessante. Il testimone ha ripreso un UFO mentre fluttuava nel cielo tra lo stupore dei presenti. Chiaramente, come si vede dal video, non si tratta assolutamente di un aereo. Gli spostamenti ed i cambi repentini di direzione fanno pensare che si è trattato di un UFO.
Un’altra segnalazione è arrivata da Rock Mehmet che, il 15 luglio, ha scattato diverse foto nella città di Konacik situata nel distretto di Bodrum. Nelle immagini si puo notare la presunta presenza di un vero e proprio disco volante. La forma dell’oggetto sembra inequivocabile.
Il 12 luglio, sempre nella città di Konacik, Bar Esen e Peak Uluoluk hanno scattato una foto incredibile; un Ufo ripreso in pieno giorno nel centro della città.
La Gruppo Sirius UFO, considerando le testimonianze, sostiene che molti degli oggetti filmati sfidano spiegazioni convenzionali. Le immagini in ogni caso sono ancora in fase di indagini.

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Avvistamenti ufo Turchia 1.2Avvistamenti ufo Turchia 1.3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Innovazione dal Cnr: ottenere energia green dalla CO2

CO2Produrre energia pulita dalla CO2, tra i maggiori responsabili del cambiamento climatico. Dal Cnr arriva una nuova scoperta. L’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr di Pozzuoli ha ideato un nuovo processo per la conversione della CO2 in acido lattico durante la produzione biologica di idrogeno, attraverso la fermentazione batterica di scarti organici.
Si tratta di un nuovo metodo biotecnologico per la cattura dell’anidride carbonica e la sintesi di idrogeno mediante la fermentazione di materiali organici anche di scarto. Il tutto potrebbe avere un utilizzo industriale per la produzione di energie rinnovabili e ecosostenibili.
E’ stato ideato e brevettato da un team di esperti condotto da Angelo Fontana presso i laboratori di ricerca dell’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Hydrogen Energy e presto apparirà anche su ChemSumChem.
Il nuovo metodo per la produzione di biogas si chiama Cif (Capnophilic Lactic Fermentation) e si avvale di un batterio che vive e prolifera in condizioni ambientali estreme. Il batterio hermotoga neapolitana, infatti, cresce a 80 gradi nelle solfatare marine al largo del litorale Flegreo.
Come spiega l’esperto, le cellule della Thermotoga si comportano da micro reattori in grado di produrre idrogeno da fermentazione di substrati organici, inclusi materiale di scarto dell’industria agro-alimentare, permettendone una trasformazione in energia pulita. Il metodo presenta simultaneamente 3 vantaggi: la produzione di energia pulita, la cattura dell’anidride carbonica e il recupero di materiali di scarto.
“Il metabolismo del batterio prendendo CO2 e acido acetico rilascia acido lattico” – ha spiegato Fontana – “con la completa eliminazione della CO2, inoltre, al contrario dei classici meccanismi di fissazione autotrofa, come ad esempio la fotosintesi, non comporta sintesi di composti del metabolismo cellulare. Anzi, l’utilizzo di anidride carbonica stimola la velocità di fermentazione determinando un miglioramento della produzione di idrogeno da cui potrebbe essere direttamente ottenuta energia elettrica“.
Secondo gli esperti, i risultati ottenuti aprono ora la possibilità dell’applicazione industriale della Capnophilic Lactic Fermentation, considerando che per la sola produzione di acido lattico esiste un mercato mondiale stimato in circa 1200 milioni di dollari nel 2010. La produzione biologica di idrogeno mediante fermentazione batterica di substrati organici, incluso molti materiali di scarto, è una tematica scientifica caldissima – a parere di Fontana – e di grande prospettiva per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

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E accordo fu

accordo BerlusconiE accordo fu – Ribaltata totalmente la sentenza del tribunale di Milano sul caso “Ruby”, Berlusconi assolto completamente sia dal reato di concussione che di prostituzione minorile, una esito inatteso, quasi clamoroso…
Esprimo la mia modesta opinione personale, che spero sia ancora possibile esprimere in un paese che va verso la cancellazione di ogni diritto democratico e verso l’affermazione di una dittatura della casta studiata a tavolino da Pd e Pdl.
Non entro nel merito della sentenza, perché i fatti erano così chiari, così palesi, così incontrovertibili che solo altro, dal diritto, può averne condizionato l’esito.
Nessuna grazia a Berlusconi per l’affaire Mondadori, un modo per tenere sotto scacco il leader del Pdl, un modo per imporgli un “percorso comune”, guidato da Napolitano, verso una riforma che, nei fatti, ripercorre, per intero, tutti i “desiderata” del leader di Forza Italia prima, del Pdl poi e del PD ora.
Chiaro che al PD un tale impianto costituzionale, quando Berlusconi aveva la maggioranza nel paese, non poteva andare bene. Ora che si è capito che lo zoccolo duro dei corrotti e dei collusi vota compatto per quei partiti che hanno affossato l’Italia, dando la maggioranza proprio a quel partito sinistro, con mani in pasta in appalti, cooperative, magistratura, banche, sindacati e tutto ciò che fa e crea potere e soldi in questo nostro stivale umiliato ed affossato, si ritiene necessaria una urgente riforma elettorale che tolga del tutto, al popolo, il proprio potere di esprimersi, sia con il voto che con i referendum, spacciandola per necessaria ad una crescita economica che non può, e non ha, alcuna attinenza, nessun collegamento, con l’efficienza o meno di un governo, viste le ultime performances dei vari governi di unità nazionale che hanno ulteriormente aggravato ogni indice economico e, soprattutto, le condizioni di vita dei cittadini.
Gongola, di certo, Napolitano, regista di un’operazione da lui magistralmente portata avanti, con la farsa del “la grazia te la do e non te la do”, utile a prendere in giro quel popolo che ancora crede che in questo paese ci sia spazio per l’onestà e per la giustizia.
Di certo mi viene, immancabile, il paragone con quanto accaduto allo scrittore Erri De Luca, mandato a processo per le sue opinioni sul movimento no tav…ed il silenzio, il non luogo a procedere, nei confronti di un condannato che più volte ha espresso le sue posizioni eversive, contro la magistratura, senza vedere, per questo, mutato il suo stato di “pregiudicato privilegiato”.
Ma Berlusconi rappresenta, ora, un tassello necessario a quella svolta autoritaria che il PD sta dando al paese, confermando quanto da questa pagina più volte denunciato…che il vero pericolo per la democrazia proveniva da quei cantori di “bella ciao” che regalavano soldi alle banche ed appalti alle cooperative rosse in tutto il paese.

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Tutti gli alimenti che favoriscono l’abbronzatura

Alimenti favoriscono abbrozzantura 1.1Visto che il sole si è ben nascosto fino ad ora, abbiamo il tempo per prepararci al meglio quando finalmente comincerà seriamente quest’estate. Per non farsi trovare impreparati, ecco una lista di cibi che favoriscono l’abbronzatura.
A confermarlo è la Coldiretti, che – dopo l’arrivo improvviso del caldo e dell’afa portata dall’anticiclone “Scipione l’Africano” – ha stilato una classifica degli alimenti naturali, che aiutano l’abbronzatura e idratano l’organismo.
Questi alimenti infatti tipici della stagione estiva, riescono – grazie all’alto contenuto di liquidi e sali minerali – a proteggere l’organismo dai colpi di calore e dagli effetti provocati dalle temperature molto alte, nettamente superiori alle medie stagionali.
“Con il grande caldo, infatti, – ha detto la Coldiretti – consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche a preparare l’abbronzatura estiva. Anche chi è ancora costretto a rimanere in città infatti può difendersi dal caldo e prepararsi alla tintarella estiva con una dieta adeguata, che si fonda sul consumo di cibi ricchi di vitamina A che – ha continuato la Coldiretti – favorisce la produzione nell’epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore ambrato alla pelle“.
Ma perché questi cibi sono particolarmente indicati per l’abbronzatura?
Per il loro alto contenuto di vitamina A, che stimola la produzione di melanina, favorendo quindi una tintarella naturale.
Al primo posto della classifica della Coldiretti troviamo ancora una volta le carote, abbronzante naturale per eccellenza, che contengono 1200 microgrammi di vitamina A (o quantità equivalenti di caroteni) ogni 100 grammi di polpa.
Al secondo posto ci sono invece i radicchi, che ne contengono circa la metà, mentre al terzo le albicocche, seguite immediatamente da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, ma anche pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliegie, che evidenziano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni.
Inoltre, il consumo regolare ed abbondante di frutta e verdura, ricca di vitamine e sali minerali, aiuta l’organismo a stare in forma e a combattere i radicali liberi derivanti dall’esposizione solare.
Insomma, la frutta e la verdura (e in particolare i cibi che rientrano nella top ten della Coldiretti) sono dei veri e propri toccasana, perché nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, regolano l’intestino (grazie alla presenza di fibre) e contrastano l’azione dei radicali liberi.
Via libera quindi a macedonie, smoothie e insalate, specie se a base di verdure crude!

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Le quattro Dame dei Pollaiolo

le quattro dame dei pollaioloLe quattro Dame dei Pollaiolo – Molti sono gli eventi che da settembre verranno accolti all’interno della nostra città. Oggi vorrei condividere con voi le prime inedite informazioni riguardo una mostra che si svolgerà dal 7 novembre 2014 al 16 febbraio 2015 presso il Museo Poldi Pezzoli di Milano, con il sostegno della Fondazione Bracco.
Per la prima volta nella storia verranno riuniti i quattro meravigliosi ritratti femminili riferibili alla mano di Antonio e di Piero del Pollaiolo. L’evento sarà possibile grazie ai prestiti della Gemäldegalerie di Berlino, del Metropolitan Museum of Art di New York e della Galleria degli Uffizi di Firenze.
La quarta Dama ospitata è uno tra i maggiori capolavori della ritrattistica fiorentina della seconda metà del Quattrocento e divenuto simbolo del museo milanese. L’opera dal 25 luglio tornerà nella sua sede dopo la trasferta giapponese.
Oltre alle quattro protagoniste, la mostra ospiterà una serie di sculture, dipinti, disegni, incisioni, oreficerie e ricami che testimoniano l’ampiezza e la complessità del talento di Antonio del Pollaiolo e della sua bottega.
Insieme alla determinante collaborazione con il Comune di Milano, in questo progetto sono partner del Poldi Pezzoli: l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il Museo del Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra e il Museo Nazionale del Bargello di Firenze.
Il Museo è ancora disponibile ad accogliere altri partner che volessero affiancarsi nel sostegno a questa straordinaria esposizione.
La recensione dettagliata della mostra sarà visibile su pandorando.it

Elisa Giulia Chiesa

Recensione Thief

Recensione Thief 1.1Titolo: Thief
Data di uscita: 28 febbraio 2014
Genere: Stealth
Piattaforme: PC, PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360, Xbox One.
Team di sviluppo: Eidos Montreal
Modalità di gioco: Singleplayer
Distribuito da: Square Enix

 

 Il Trailer

Dopo molti anni di attesa i fan più accaniti del genere stealth potranno rimettere le mani su una delle saghe che più ha rappresentato questo genere nel corso degli anni.
Questo reboot, se così si può definire, è stato ancora una volta affidato ai ragazzi di Eidos Montreal, studio indubbiamente talentuoso e già famoso per l’ottimo Deus Ex Human Revolution, altro titolo con grandi attese e poche aspettative.
Discorso leggermente diverso per Thief, le aspettative dopo le varie presentazioni erano alte, ma soddisfare i fan più accaniti della saga non è impresa semplice anzi può essere causa di forte pressione mediatica.
Dopo diversi mesi di attesa eccoci mettere finalmente le mani sul nuovo titolo del ladro più famoso nella storia videoludica!

Recensione Thief 1.2Steampunk mi garba

Thief ricalca le ambientazioni dark e steampunk già viste nei titoli precedenti donando un aspetto strano ma curato all’ambientazione, andando quasi a solcare la sottile riga che divide la realtà dal fantasy.
Garrent è un abile ladro, ma durante lo svolgimento della storia non viene menzionato il motivo e le origini di tali abilità.
Garrett è un personaggio neutrale, né buono né cattivo, ruba perchè e ciò che gli viene meglio e gli permette di campare in modo dignitoso.
Tutto cambierà radicalmente per colpa di una ragazza zuccona e troppo impulsiva con cui ci troveremo a collaborare che dopo un colpo andato male ad una villa ci metterà fuori gioco per diversi mesi.
Al nostro risveglio ci ritroveremo con diversi poteri soprannaturali ed extrasensoriali.
Nel corso della nostra avventura ci ritroveremo a lavorare per diversi loschi personaggi incontrati per le strade o nelle locande che ci assegneranno missioni extra.
Grazie a queste missioni extra riceveremo denaro spendibile in potenziamenti, risorse e gadget utile, ma non necessario al completamento dell’avventura.
I gadget ci permetteranno di aprire passaggi secondari.
Tuttavia l’avventura principale è estremamente lineare, scordatevi i mille modi possibili per il raggiungimento di un obiettivo come succedeva in Dishonored.
La durata della campagna principale (con qualche missione secondaria) si attesta sulle 15 ore a difficoltà maestro.
Anche Thief si è modernizzato e per i meno abili è stata aggiunta una abilità chiamata concentrazione che evidenzierà tutti gli oggetti, gli interruttori e i nemici in zona.

Recensione Thief 1.3Ombra nella notte

Garrett si muoverà come un’ombra, emetterà pochissimo rumore nei movimenti e disporrà di grandi doti acrobatiche che gli permetteranno di scattare velocemente in caso di pericolo e addirittura arrampicarsi sugli edifici come un gatto.
Proprio sulle fasi platform vorrei soffermarmi maggiormente, in Thief assisteremo per la maggior parte dell’avventura a fasi platform fra edifici e strutture, purtroppo tutto questo avviene in modo semi-automatico (o dinamico come si suol dire) un po’ come si è visto in Assassin’s Creed annullando completamente la difficoltà di quest’ultime e limitando a strutture predefinite l’arrampicata.
Tutto avviene con la semplice pressione del grilletto destro, avrei preferito si fosse optato per un sistema manuale e questo sistema semi-automatico è un chiaro segnale di uscita frettolosa del titolo.
Garrett è anche un abile arciere, le frecce infatti hanno un ruolo centrale nel nostro arsenale e ne avremo a disposizione di diversi tipi tra cui frecce ad acqua, in grado di spegnere le fonti luminose o persino le torce tenute dai soldati, frecce con punta di ferro in grado di uccidere i nostri nemici e molti altri tipi che scoprirete man mano che avanzerete nella vostra avventura.
Ci sono tre tipologie di gameplay adottabili in Thief: Fantasma, Opportunista e Predatore.
Mentre nei precedenti capitoli l’IA era avanzata in quest’ultimo capitolo siamo di fronte a alti e abissi, le guardie sono circoscritte ad un’area, infatti ci basterà abbandonare il confine per far cessare l’allarme, ma purtroppo a volte basta salire su una cassa alta massimo 2 metri per far letteralmente rincretinire le guardie e fargli così perdere le nostre tracce.
Nella loro zona predefinita le guardie invece (sopratutto a difficoltà massima) sono estremamente abili nel scovarci, basterà il minimo suono oppure la minima esposizione ad una fonte luminosa per essere inseguiti da più di una guardia.
Un ladro non predilige assolutamente l’uso del corpo a corpo anche se quest’ultimo in Thief è presente, Garrett è impacciato e alle difficoltà più alte è impossibile fronteggiare con l’unica arma a nostra disposizione (un manganello di legno) le guardie sopratutto se in gruppo.

Recensione Thief 1.4La fretta è la peggiore nemica di un ladro

Come già accennato in precedenza Thief sembra essere stato rilasciato prematuramente e questo si nota anche nei caricamenti numerosissimi per tutto il corso dell’avventura e pure nell’esplorazione del mondo di gioco.
Il comparto grafico si attesta su livelli alti, le texture sono veramente ottime forse le migliori viste per ora e la definizione generale è elevata.
I giochi di luce e ombra sono ben fatti così come gli effetti di fumo e particellari.
Le superfici bagnati riflettono bene i riflessi dei temporali anche se l’acqua sembra a volte fin troppo statica.
Dove l’Unreal Engine 3 mostra i propri limiti sono le espressioni facciali e certi modelli poligonali più da old-gen che da next-gen.
Non sono rari anche i casi di framedrop che andranno in diverse occasioni ad intaccare negativamente il gameplay del titolo rendendolo in alcune occasioni frustrante.
Il comparto audio è insufficiente a causa di diversi casi di no-sync con il labiale, frasi ripetute all’infinito ed un doppiaggio degno dei B-Movie anni 80, consiglio caldamente di giocarlo in lingua originale.

Gaming e Oc

Hard Rock Cafe style…. Dai ristoranti al fashion!

Hard Rock Cafe Roma 1.1Hard Rock Cafe style…. Dai ristoranti al fashion!  – Di sicuro avrete notato che da un pò di tempo a questa parte, sempre più persone indossano le Hard Rock T-shirt dall’omonima catena di ristoranti Hard Rock Cafe fondata nel 1971 a Londra. Il vero motivo del successo di Hard Rock è l’immensa collezione di oggetti appartenuti a grandi personalità del mondo musicale che ogni singolo Cafe ospita in parte. Nel corso degli anni il nome Hard Rock è diventato sempre più conosciuto e i locali sempre più frequentati, quindi la società ha deciso di mettersi al Hard Rock Cafe Parigi 1.1passo, creando una serie di gadget e souvenir personalizzati che spaziano dalle spillette ai giubbotti in pelle. Si dice che la famosa maglietta bianca con il marchio e la città dell’Hard Rock Cafe dove è stata comprata sia il souvenir più venduto al mondo, con dieci milioni di magliette vendute ogni anno. Chiaramente sono stati molto furbi ed oltre alla t-shirt classica che andava per la maggiore, ne hanno create tantissime altre con brillantini, con varie chitarre in rilievo, con spille, ecc…. A patto tutte che abbiano scritto la città di appartenenza! Trovo molto simpatica questa idea, mi diverte il fatto che se magari Hard Rock Cafe Londra 1.1incontro per strada una ragazza/ragazzo con la t-shirt guardo dove l’ha presa…. Insomma un gioco!!! Personalmente mi è piaciuto anche vedere i ristoranti nelle varie città che ho visitato dove ho comperato souvenir sia per me o come faccio spesso da regalare alle amiche (e le visite non finiscono qui). E’ un capo così semplice che a seconda lo si indossa, può diventare sia chic che casual. Il tutto lo fa il logo!!!!

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Sicilia: tornano i fenomeni inspiegabili a Canneto di Caronia. Un mistero lungo 11 anni

Canneto di Caronia 1.1Canneto è una frazione di 180 abitanti del comune di Caronia in provincia di Messina.
Questo piccolo paese è salito alla ribalta della cronaca italiana dal febbraio del 2004 per via di strani fenomeni di combustione; contatori, televisori,aspirapolveri ed altri oggetti contenenti parti metalliche prendevano fuoco improvvisamente e spontaneamente.
Inizialmente si è pensato a difetti di fabbricazione o surriscaldamento ma con l’aumentare dei casi e delle esplosioni la situazione si è fatta preoccupante. Le teorie su questo fenomeno si sono moltiplicate durante gli anni ed alcune di loro sono molto fantasiose. Presenza di poltergeist? Ufo? Elettromagnetismo? Dispersione d’energia della ferrovia elettrificata? Il mistero non è stato ancora svelato.
La piccola località è diventata famosa a spese di alcuni abitanti che impauriti hanno abbandonato le loro abitazioni.
La notizia, durante gli anni, è stata riportata anche da telegiornali all’estero ed il caso è stato ribattezzato con il termine “ X – files di Caronia”.
Canneto di Caronia 1.2Una collaborazione tra lo Stato italiano e la regione Sicilia ha dato vita nel 2005 al Gruppo Interistituzionale per l’Osservazione del fenomeno.
Secondo questo gruppo Caronia sarebbe stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale.
L’ipotesi del paranormale venne subito accantonata, mentre gli esperti hanno lasciato una piccola porta aperta sulla causa Ufo.
Infatti Caronia ed i territori circostanti sono stati testimoni di alcuni avvistamenti di oggetti volanti.
Il 24 giugno del 2008 il caso fu archiviato dalla procura di Mistretta (Messina) e la conclusione dei consulenti fu che si trattò di fiamme libere e di mano umana. Mistero risolto? Assolutamente no a giudicare dai casi successivi verificatasi a Caronia; esplosioni di lampade, case interamente bruciate e soprattutto altri avvenimenti inquietanti come le mani bruciate, nel momento in cui i testimoni provavano a scattare foto agli oggetti volanti non identificati.
Le bruciature sono state certificate dai documenti del pronto soccorso che accertavano le ferite spontanee ed improvvise.
Canneto di Caronia 1.3Pochi giorni fa Caronia è tornata alla ribalta per nuovi casi misteriosi. Un’anziana vedova ha visto il televisore sciogliersi letteralmente, la presa della cucina bruciare e la specchiera incenerirsi.
Negli ultimi giorni ci sono stati 18 casi inspiegabili: prese elettriche sciolte, compressori andati a fuoco, materassi in fiamme ed addirittura una cesta di vimini, piena di indumenti, letteralmente carbonizzata. Gli abitanti di Caronia sono ripiombati nel terrore e nella paura, minacciati da un“nemico” invisibile.
Un noto esorcista, padre Gabriele Amorth, pensa che possa esserci la mano del demonio che si impossesserebbe degli elettrodomestici. Un paese nel caos più assoluto con gli abitanti che non riescono più a dormire e passano le nottate nelle loro auto.
Il Sindaco Berlinghieri ha rivolto un appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi nella speranza che i fatti studiati nel 2004 possano essere d’aiuto per venirne a capo da questa situazione che sta uccidendo Caronia. Un mistero incredibile dal quale non sembra esserci una soluzione razionale.

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Zucchero: veleno che può causare danni gravissimi al nostro organismo

Zucchero veleno 1.1Lo sosteneva anche Marge Simpson, e io sono d’accordo con lei: serve una guerra allo zucchero. Demenza, danni al fegato, obesità, cancro, per non parlare dei denti e della pelle. Lo zucchero è preso di mira come e più dei grassi, osservato speciale dalla scienza per i guai che è in grado di causare, aggravati dalla dipendenza: una droga, ma una droga molto pericolosa.
L’ultimo studio a riguardo (dell’Oregon Research Institute e pubblicato sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition) ha indagato la capacità dello zucchero di spingerci tra le braccia del cibo e indurci a iper-abbuffate. Sarebbe proprio il sapore dolce a farci mangiare troppo, e non i grassi. 
I ricercatori hanno offerto a 100 volontari un frappé al cioccolato fatto con diverse concentrazioni di grassi e zuccheri, tenendo sotto osservazione il loro cervello con la risonanza magnetica funzionale, per monitorare i circuiti del piacere: erano gli zuccheri, e non i grassi, a far ululare “ancora” al nostro cervello. Da qui arriviamo al rischio sovrappeso e obesità.
Se la razione giornaliera raccomandata di zuccheri è all’incirca 7,5 cucchiai per un uomo e 6,5 per una donna, in media ne consumeremo 32 a testa solo il giorno di Natale. Eppure lo zucchero non è solo una bomba di calorie. Le ultime ricerche lo accusano di alterare processi cruciali dell’organismo, come i livelli ormonali. Uno studio francese del 2007 lo accusa poi di creare dipendenza, più della cocaina: almeno nei ratti che, potendo scegliere tra le due “droghe”, sceglievano lo zucchero anche nel caso in cui avessero già sviluppato una dipendenza da cocaina.
Lo zucchero non sarebbe neppure in grado di darci una botta d’energia, dice un’altra ricerca dell’università di Cambridge. Anzi,ci appesantisce e dà sonnolenza perché blocca l’azione della orexina, l’ormone responsabile dei sentimenti, della veglia e capace anche di regolare la capacità di bruciare calorie. Ecco quindi che cade un altro luogo comune: se ci sentiamo assonnati e pesanti, molto meglio un uovo sodo che una barretta di cioccolato.
Lo zucchero è anche in grado – confermano nuove evidenze – di far produrre più acido urico al fegato, e di conseguenza di alzare la pressione arteriosa, la principale causa di aumento del rischio cardiovascolare. Pare anche che lo zucchero sia in grado di elevare i livelli di colesterolo, a prescindere dall’indice di massa corporea. Naturalmente lo zucchero è un enorme problema per chi soffre di diabete e può aumentare il rischio di diventarlo. Ma ci sono anche collegamenti tra il consumo di zucchero e l’insorgere della demenza.
Una delle reazioni del corpo a un eccesso di zucchero è il mal di testa. Ma alcune ricerche hanno ipotizzato che alti livelli di zucchero nel sangue invecchino il cervello precocemente, fino all’insorgere della demenza senile. L’analisi è stata pubblicata dalla rivista Neurology lo scorso anno, dopo aver indagato le reazioni ad alti livelli di zucchero nel sangue di 249 volontari per 4 anni. Lo zucchero causava restringimenti dell’amigdala e dell’ippocampo, aree associate alla memoria e alle funzioni cognitive.
Lo zucchero infine danneggerebbe il fegato come gli alcolici, per via del grasso che si accumula se la nostra dieta ci fa metabolizzare più calorie del necessario e troppo a lungo.
Il fruttosio è spesso considerato un’alternativa naturale allo zucchero. Effettivamente ha meno calorie perché non viene assorbito completamente, ma pare sia in grado di causare disturbi digestivi fermentando nell’intestino e portando diarrea e flatulenza. In generale, alti livelli di zuccheri nel sangue – come hanno stabilito numerose ricerche, tra le quali una del 2011 condotta su 5mila persone – aumentano il rischio di sviluppare tumore al fegato, al pancreas, al seno e all’intestino, pare a causa dei processi infiammatori che lo zucchero è in grado di stimolare.
Non basta? L’ultima ricerca in merito è olandese, del Leiden University Medical Center, condotta su 600 persone, e ha mostrato come lo zucchero sia anche capace di farci più vecchi. La stima dei ricercatori è 5 mesi in più per ogni 180 gr di zucchero ingerito. Com’è possibile? Pare che quando l’organismo scompone lo zucchero, rallenta anche la produzione di collagene ed elastina, proprio le componenti che fanno la pelle giovane ed elastica.

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La Terra è sull’orlo dell’estinzione di massa, paragonabile a quella avvenuta 65 milioni di anni fa

Estinzione di massa 1.1La Terra è sull’orlo dell’estinzione di massa, paragonabile a quella avvenuta 65 milioni di anni fa – Quante specie, vegetali ed animali, possiamo permetterci di perdere prima della catastrofe completa? Secondo gli ultimi studi non molte, la Terra è sull’orlo del crollo e rischia la sesta estinzione di massa.
Il biologo Stuart Pimm della Duke University lancia la bomba: la Terra è sull’orlo dell’estinzione di massa, paragonabile a quella avvenuta 65 milioni di anni fa. Pimm, grazie anche al suo team di ricercatori, ha scoperto che i tassi di estinzione sono 1000 volte superiori alla norma.
Le cause sono diverse: deforestazione, cambiamento climatico globale ed esaurimento delle attività di pesca oceanica sarebbero solamente alcune motivazioni del crollo. L’uomo ha avuto un ruolo fondamentale causando la scomparsa di specie animali e vegetali ed il numero purtroppo è in continuo aumento. Fino a dove ci si potrà spingere? Secondo Stuart Pimm non molto oltre, infatti la soglia della sesta estinzione mondiale dipenderà da noi.
Un’altra motivazione che sta portando la terra verso il collasso è la perdita di habitat, causa l’urbanizzazione ed il cambiamento climatico. Pimm sostiene che potrebbe esserci speranza per quanto riguarda la conservazione della biodiversità a patto che l’uomo si impegni a migliorare la cura dell’ambiente.
Fortunatamente arrivano anche delle buone notizie, infatti studiando il Dna animale i biologi hanno creato una sorta di albero genealogico per i gruppi animali per calcolare quando sono emerse le nuove specie e sembrerebbe che ogni specie di vertebrati dia origine ad una nuova specie animale una volta ogni 10 milioni di anni.
Stuart Pimm sostiene che gli ecosistemi non potranno sostenere questo tasso, 1000 volte superiore alla norma, e di conseguenza ci sarà il collasso e dunque l’estinzione. Il team del dottor Pimm ha stilato una mappa globale che mostrerebbe il numero di specie minacciate suddivise in griglie di 10 chilometri quadrati. Questa mappa sarà di grande aiuto per gli ambientalisti, come ad esempio lo è per Clinton Jenkins dell’Istituto per la ricerca ecologica in Brasile. Jenkins notando un numero molto elevato di specie minacciate sulla costa brasiliana, per via di alcune foreste danneggiate, si è messo al lavoro, con l’aiuto di un team brasiliano, per acquistare alcuni terreni e ricollegare i frammenti di foresta isolate dal disboscamento.

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Scitto da Miguel Sanchez

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Siberia: gigantesco Sinkhole ha fatto la sua comparsa nella penisola di Yamal

sinkhole siberiaSiberia: gigantesco Sinkhole ha fatto la sua comparsa nella penisola di Yamal – A Yamal, nella vasta penisola siberiana in Russia, un cratere dalle dimensioni impressionanti ha fatto la sua comparsa pochi giorni fa.
Le teorie, le opinioni e la fantasia la fanno da padrone, ma alla base di questo cratere dovrebbe esserci una spiegazione fisica.
Le immagini riprese da una telecamera aerea sono veramente impressionanti, il cratere dovrebbe avere una larghezza di circa 262 metri.
Le teorie soprattutto quelle più fantasiose parlano di un atterraggio di un grosso Ufo che avrebbe provocato l’enorme buco nel terreno, mentre è stata esclusa la possibilità che possa essersi trattato di un meteorite. Considerando che Yamal è il principale produttore di gas della Russia la causa potrebbe essere meno fantasiosa e più naturale.
Un team di scienziati si è messo subito all’opera per cercare di verificare le cause di quella che sembra essere una vera e propria esplosione. Una spedizione urgente di esperti, del centro russo per lo studio dell’Artico, si è messa in moto ed ha rilevato diverse anomalie nel suolo a pochi metri dal cratere. Gli esperti dicono che la parte esterna del cratere stava ancora bruciando come se una grossa esplosione da sotto avesse causato il tutto.
Dunque l’ipotesi principale parla di un’esplosione causata da una miscela di gas, sale ed acqua provocata dal riscaldamento globale; il gas sarebbe esploso sotto la superficie provocando questo enorme cratere. Nel frattempo il fenomeno è stato ribattezzato come “The end of the world” (La fine del mondo).
Nei prossimi giorni sono attese ulteriori notizie e conferme grazie anche ad alcuni campioni di suolo ed acqua raccolti dagli esperti. La teoria del riscaldamento globale è stata confermata anche da Anna Kurchatova, una ricercatrice del centro scientifico del Sub – Artico.

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Di Stefan Makarov
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NWO: l’Elite Globale si sta preparando al collasso totale

collassoNWO: l’Elite Globale si sta preparando al collasso total – La realtà delle installazioni sotterranee di massa sta diventando sempre più difficile da nascondere. Chi è al potere crede di essere al sicuro sotto terra quando i disastri globali, che stanno alimentando, saranno realtà. Si sbagliano. Se la razza umana non farà un completo dietrofront su molti fronti, tra cui la cessazione completa di ingegneria del clima globale, non ci sarà scampo per nessuno e nessun posto sarà in grado di proteggerci da quello che sta arrivando.
Molti sono ancora confusi circa la vera grandezza di implosione della biosfera che si sta facendo di giorno in giorno, la chiarezza ci sarà presto con le condizioni che diventeranno rapidamente più estreme. La Terra è a rischio estinzione in questo momento, questo è un fatto statistico. La Terra, durante tutti questi anni, non è mai stata a rischio di estinzione cosi come lo è adesso e con questa velocità (ad eccezione degli impatti di meteoriti).
Se vogliamo continuare a vivere e salvare il nostro pianeta morente, molte forme di attività umane devono essere immediatamente interrotte. I programmi di geoingegneria/ecocidio globali sono l’epitome delle attività umane folli e devono essere considerati come priorità di tutti per esporre e fermare la distruzione.

A cura di John Fox
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