Miracolo, scherzo di pessimo gusto o cos’altro? Una suora di 97 anni muore, per cause naturali, e sul suo braccio dopo il decesso compare la scritta “Maria”. Tutto questo è accaduto a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza, dove la morte di suor Giuseppina ha dato il via alle polemiche ed alla curiosità.
La morte di suor Giuseppina alla veneranda età di 97 anni è avvolta nel mistero; a far parlare non è la modalità della sua morte, avvenuta per cause naturali, ma quanto accaduto in seguito. Dopo il suo decesso infatti sul suo braccio sarebbe comparsa la scritta “Maria” alimentando le discussioni e le polemiche.
Sul caso non si è ancora espressa la Diocesi di Vicenza in quanto non ci sono elementi sufficienti per giudicare quanto accaduto. Nemmeno le sorelle di suor Giuseppina si sono pronunciate molto su questo fatto, dichiarando solamente che potrebbe essere un segno dall’alto.
Ad avvalorare la tesi del miracolo ci sarebbe anche il giorno della morte della suora. Infatti Anna Celsa Manzone ovvero suor Giuseppina è morta nella stessa ora, mese e giorno in cui a Fatima era apparsa per la prima volta la Vergine Maria. Naturalmente dopo la sua morte i visitatori, i curiosi ed i devoti sono accorsi in massa alla cappella mortuaria al cimitero di Santa Croce, tanto da indurre le suore a chiudere la cappella.
A Bassano del Grappa non si parla d’altro mentre il mistero rimane attorno al nome di suor Giuseppina, i religiosi parlano di miracolo e di un segno direttamente dall’alto, mentre i non credenti si sono affrettati a trovare le cause più disparate.
Il governo Renzi il 19 giugno ha approvato, tra il silenzio dei mass media, il M.U.O.S (Mobile User Objective Sistem) ovvero un avanzato sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza.
Il programma M.U.O.S è in fase avanzata a Niscemi in Sicilia in provincia di Caltanissetta. Il progetto riguarda un sistema d’arma nel quale le sue immense antenne saranno collegate con quattro satelliti in orbita e con altre 3 postazioni sulla terra. Il programma verrà gestito dalle forze armate americane e prevede l’inserimento di forze navali, aeree e terrestri.
Il governo ha ammesso che il M.U.O.S è un sistema strategico. Grazie ad un impianto tecnologico R.F.M.P. verranno diffusi metalli pesanti (alluminio, stronzio e bario) sull’atmosfera. Tutto questo finalizzato per ottenere segnali puliti dai satelliti in orbita che sono collegati con la terra.
Il problema è che tutta questa procedura sarebbe dannosa per l’essere umano. Non è dello stesso parere Angelino Alfano, il ministro dell’interno, che ha smentito la pericolosità del M.U.O.S. Il governo allo stesso tempo ha dichiarato che in caso di danni alla popolazione saranno previste misure di compensazione. Immaginiamo i parenti delle (speriamo di no) eventuali vittime, a causa del M.U.O.S. quanto saranno contenti di ricevere delle compensazioni.
Gli studi di diversi scienziati hanno accertato la probabile pericolosità dell’azione, mentre l’Istituto Superiore della Sanità ha smentito questa tesi. Come spesso capita dunque una profonda e sana confusione mediatica. Tra l’altro un documento del 1991 aveva dimostrato la pericolosità dei campi elettromagnetici ad alta frequenza. Sono state rese pubbliche anche gli stralci della seduta del 19 giugno che ha portato all’approvazione del progetto. Nell’ordine del giorno G3 si fa riferimento all’adozione di un sistema di monitoraggio dei campi elettromagnetici, nel rispetto del protocollo d’intesa, tra il Ministero della Difesa e la Regione Sicilia, per far rispettare la produzione di emissioni a radio frequenza.
Nel caso di danni accertati alla popolazione verranno prese misure di compensazione e nel caso il sistema risultasse nocivo per gli esseri umani il progetto verrebbe sospeso. Nell’ordine del giorno G4 impegna il Governo a rassicurare la popolazione con un monitoraggio costante dei limiti di emissioni elettromagnetiche.
Il sottosegretario Alfano ha fatto presente che l’accordo rientra tra gli obblighi di assistenza difensiva prevista dalla Nato. L’impianto satellitare riveste importanza strategica per l’Italia. Alfano ha ricordato che le infrastrutture militari non sono soggette a concessione edilizia ed un documento da parte dell’Istituto Superiore della Sanità ha evidenziato che non sussiste nessun tipo di pericolo per la popolazione.
La notizia è stata riportata da Antonio Marciano del sito Tanker Enemy Meteo. In Italia chiaramente è sorta una grossa polemica per l’attivazione di questo progetto. In merito sono nati anche diversi movimenti di protesta come ad esempio il Movimento No Muos Sicilia. La polemica impazza e l’argomento continuerà ad essere di discussione, per un progetto che rischia di diventare letale per noi stessi.
Scrivono, raccontano, narrano le gesta del prode Renzi, indomito sostenitor della stabilità flessibile, della crescita tassata, della riforma inadeguata, i travet della cartastraccia italica, i fuoriusciti da quell’altra Europa, che tanto altra non pare, i castigator pentastellati, all’accordo richiamati.
Sale la fiducia alle stelle, novella e felice notizia di Istat, chiudono gaie le aziende del Nord, con allegria quelle del centro, nell’entusiasmo quelle del Sud…par sentimento attraversa festante l’intero stivale, nessuno oserebbe mai fermare quella svolta arrembante, di Napolitano disegno, che da tonno in scatola da aprire, trasforma il marcio in maturo, il corrotto in distratto, il responsabile dello sfascio in vate del rilancio…con cui trovare accordi per la legge elettorale, per “essere partecipi”, per non dire sempre “no”, perché la responsabilità, le istituzioni, lo Stato, la gente, i figli, i nipoti e parenti, ma soprattutto le banche…ce lo chiedono !
Opposizione responsabile, interesse del paese, crescita e diminuzione delle tasse, lotta all’evasione, lavoro, etc… no, non manca niente, è il programma di tutti gli ultimi governi italici, a partire da quelli democristiani…ma ora con un difficoltà maggiore, una specie di livello successivo, ora il pappa pappa deve essere compatibile con le leggi di bilancio, non di onestà…chiariamoci. Possono continuare a rubare ma il rapporto tra Pil e quel debito pubblico, aumentato dalla corruzione e dall’evasione, dagli sprechi e dagli aumenti di costi nelle opere pubbliche, dall’incapacità di una classe manageriale pubblica cresciuta di raccomandazioni e mai di cognizioni, non può superare il 60% (ora supera il 130%)…costi quel che costi…al paese !
Già perché la stabilità, nella quale dovrebbe “manifestarsi” la flessibilità di renziana dizione, sottolinea proprio queste linee guida, invalicabili…come ribadito in questi giorni e spiattellato in faccia all’euforico rottamatore.
Ma noi, però, facciamo la voce grossa…così ci dicono, e benché sui giornali stranieri non ci sia neanche il più lontano accenno alle gesta del nostro premier, per la carta straccia stampata italica ecco venir a più miti consigli l’intero parlamento europeo, la bundesbank, la Bce, l’Fmi, Balotelli, Star Trek e Godzilla !
La cieca ed inventata “fiducia” non si accorge neanche più dei numeri dei fallimenti, dei suicidi, dei poveri e dei disoccupati, del raggiunto record di tasse di quest’anno (44%), di quei pensionati che vedono la loro misera pensione assottigliarsi, per le imposizioni fiscali, ogni mese di circa 120 euro… è tutta presa, al contrario, da quell’impegno imprescindibile che il gotha del pensiero politico italiano si è dato, quel “fare le riforme” necessarie alla crescita, così che il senato divenga il simpatico rifugio dei corrotti immuni, che la governabilità, altro mantra assai caro ai corrotti della casta, sia garantita a prescindere dal voto degli italiani, a prescindere dalla qualità e competenza dei nominati in lista, a prescindere dalla loro provata o meno onestà, a prescindere, in poche parole, dai veri interessi del paese …
Questi riassetti di un potere ormai alla frutta, ancora impregnati e maleodoranti di incostituzionalità, c’è chi vuol far credere essere necessari a quel materializzarsi, come d’incanto, della rinascita morale e materiale di uno stivale che affonda nel fango della corruzione, degli sprechi, delle raccomandazioni e delle variegate parentopoli, e dei furti di tutta la classe dirigente italiana.
1000 giorni di “fiducia”, chiede Renzi, il galbanino toscano, una fiducia ad occhi chiusi, a labbra serrate, a pancia vuota, a lavoro miraggio, a diritti negati…a quella classe politica, da Lui ben rappresentata, che di “serio”, ed anche preoccupante, ha solo lo stipendio.
Ufo – I video spettacolari che vi mostriamo provengono dalle località di Mission Viejo, Temecula e Murrieta, dove alcune persone hanno potuto documentare la presenza di misteriosi oggetti luminosi nei cieli californiani. Il primo video spettacolare, riguarda l’avvistamento di una Flottillas di sfere di luce documentata dal signor Todd Markowitz la sera del 25 Giugno 2014 in una località tra Murrieta e Temecula in California.
Il filmato mostra una decina di sfere di luce che stazionano nel cielo per molti minuti, vicino alla zona montagnosa che si trova a Nord-Ovest tra Murrieta e Temecula, indicativamente, nella direzione del Rancho Santa Rosa.
Todd Markowitz insieme alla moglie riescono ad osservare il fenomeno e a registrare ben due video.
Qualche giorno prima, esattamente la sera del 18 Giugno 2014, in una cittadina che dista poche decine di kilometri in linea d’aria, altro testimone riesce a documentare la presenza di due sfere di luce color arancione-rosso che stazionano su Mission Viejo.
Inutile fare altri commenti e vi invitiamo a guardare le immagini.
Stanno facendo il giro del mondo le immagini relative alla comparsa di una misteriosa creatura che è stata fotografata nel distretto di Huairou che è situato alla periferia Nord-Est di Pechino, ed è la sede amministrativa dell’omonima area suburbana remota.
Come riportato dal sito vivemaravatio.com, un turista sostiene di aver fotografato un “mostro”, più esattamente una sorta di Gollum.. che si trovava in una foresta a pochi chilometri da Pechino.
Secondo la testimonianza, l’uomo era accampato con alcuni amici in una valle del distretto pechinese Huairou, vicino alla Grande Muraglia, quando vide la creatura.
“Ho camminato un pò per fare pipì e all’improvviso ho visto il mostro. Ho scattato alcune foto di lui, ma ora ho il terrore“, ha commentato il turista, che ha preferito rimanere anonimo. L’immagine mostra una figura umanoide con grandi orecchie rosa, accovacciata in una zona rocciosa. Ma a quanto pare, un produttore televisivo, ha commentato la notizia sulla stampa locale, spiegando che la creatura era solo una comparsa di un film di fantascienza. “Durante il fine settimana, io e i miei amici, siamo andati in montagna per girare un film di fantascienza,” ha detto il produttore. Una cosa è sicura, sono stati molto veloci a smentire la notizia della comparsa di questo misterioso essere e speriamo che esca fuori almeno l’attore che si era travestito da Gollum cinese…con tanto di tuta e maschera!
Italia – Come riportato in un articolo del Sole 24 ore del 10 giugno scorso, lo speculatore finanziario George Soros, tramite il suo fondo Quantum Strategic Partners, avrebbe fatto un’offerta per il portafoglio di palazzi facenti parte del fondo immobiliare Fip (Fondi immobili pubblici), insieme al fondo Kennedy Wilson e assistito in ciò dagli advisor di Beni Stabili.
Nel pacchetto di immobili ci sono uffici ministeriali, dell’Agenzia delle Entrate e anche caserme ed uffici della Guardia di Finanza e dell’esercito.
Oltre alla Quantum Strategic di Soros, nell’asta risultano coinvolti anche i fondi statunitensi Blackstone e Cerberus.
Come ricordato in un articolo dell’ Huffington Post, per Soros si tratterebbe della seconda operazione allo studio in Italia dopo l’acquisizione del 5% di Igd – Immobiliare Grande Distribuzione Siiq – una delle principali società attive in italia nel settore immobiliare della grande distribuzione organizzata.
Su quest’ultima acquisizione, il giornalista Gad Lerner ha scritto su Repubblica un articolo critico in cui ha affermato che: “questo ingresso del finanziere statunitense George Soros nella Igd, fondo di gestione immobiliare controllato dalla Lega delle Cooperative, in altri tempi lo avremmo definito un matrimonio contronatura. Ma come? Il re della speculazione internazionale diventa terzo azionista di un fondo delle Coop “rosse”? “.
Si può parlare a buon diritto di una nuova “svendita” in corso dell’Italia, per certi versi simile agli inizi di quella del 1992.
Al tempo Soros divenne noto per una serie di attacchi speculativi al fine di svalutare la lira che portarono l’Italia a un passo dal baratro, attacchi a causa dei quali cui fu indagato nel 1996 per il reato di aggiotaggio, e dei quali lo stesso speculatore recentemente ha definito come legittime operazioni finanziarie.
A causa di questi attacchi, il governo fu obbligato a una delle manovre finanziarie più pesanti della sua storia ( circa 93 mila miliardi di lire ) – al cui interno, tra le tante misure, fece per la prima volta la sua comparsa l’imposta sulla casa (Ici), oggi diventata Imu.
Vi furono massicci tagli della spesa sociale e privatizzazioni a buon mercato di buona parte del patrimonio pubblico, e ad avvantaggiarsi della situazione furono naturalmente i magnati dell’alta finanza e alcuni grossi industriali a scapito di buona parte della popolazione.
Oggi la situazione sembra nuovamente ripetersi, con l’alta finanza internazionale che da parecchio tempo ha messo gli artigli nello Stivale, e ora intende promuovere una nuova campagna di svendita, che si prospetta, sarà ancora più radicale e distruttiva delle precedenti.
In questo annuncio da parte della corrotta amministrazione statunitense in collusione con il loro dipartimento del governo ombra F.E.M.A. è un omaggio mortifero per quello che verrà scatenato agli americani per la prossima stagione.
Grazie alla formidabile HAARP/EMF e la consapevolezza tecnologica delle scie chimiche e con il monitoraggio da parte della comunità alternativa, saremo in grado di individuare in sintesi le armi della geo-ingegneria, armi climatiche in uso più che mai quest’anno, in grado di fornire un sistema precoce di allarme.
In sintesi, saranno in grado naturalmente di assicurarsi tempeste devastanti che potrebbero accadere anche ora, facciamo in modo da tenere gli occhi aperti.
Le loro false “previsioni” (QUI il video), e tutto a causa delle “emissioni di carbonio”, naturalmente, incolpando quello che la natura e l’umanità produce naturalmente ed è di vitale importanza per la vita sul nostro pianeta.
Ancora più strano è il fatto che il canale meteo, di proprietà… e manipolato da società statali, compreso il NOAA, che a sua volta prevede una stagione di catastrofici uragani, mentre il TWC (un canale TV via cavo che opera in 29 paesi) cita gli effetti del riscaldamento di El Niño nel Pacifico, il tutto basato su teorie di scienziati e meteorologi.
Nota bene che la corrente dei venti generati da El Niño, dovrebbe normalmente moderare il clima. Questi sono tipologie di correnti, come ad esempio la corrente a getto, che sono in grado di guidare utilizzando la tecnologia per il controllo del tempo. Se le cose non dovessero andare come previsto, potrebbero benissimo essere utilizzati i flussi naturali, facendole convergere con correnti manipolate da altrove, che solitamente vengono effettuate su grandi centri abitati, come hanno fatto molte volte prima.
La loro continua aggressione è fatta in modo per dare l’allarme
Obama avverte di uragani devastanti e del cambiamento climatico. Pur essendo informato dai funzionari del quartier generale dellaFederal Emergency Management Agency (FEMA), Obama, ha esortato il pubblico a prepararsi ora per la stagione degli uraganidi quest’anno.
“Obama ha detto: i cambiamenti che stiamo vedendo sul nostro clima, significa che, purtroppo, come le tempeste di sabbia potrebbero finire per essere più comuni e più devastanti. “Inoltre ha aggiunto: è per questo che ci stiamo prodigando e, ad affrontare i pericoli di inquinamento da anidride carbonica che hanno contribuito a causare questo cambiamento climatico e ilriscaldamento globale. E’ per questo motivo, che siamo così preparati, con l’aiuto di reparti formidabili, pensando a come possiamo costruire un’infrastruttura più elastica”.
Un’altra “infrastruttura elastica” come tutti sappiamo è una neo-lingua orwelliana per azioni e controlli più draconiani. La tesi è che si potrebbeanche iniziare a istituirne una prima del tempo.
La FEMA è praticamente il riassunto di quelli che costituiscono le “forze oscure”, istituendo campi di internamento nei quali hanno abusato e devastato ogni post-catastrofe ad oggi. Per i più di voi questa ricerca è nuova. Puoi iniziare QUI sulla FEMA e il governo ombra e QUI per geo-ingegneria e QUI sull’uso delle armi meteorologiche. E’ la stessa implementazione come l’Agenda 21 per rendere più morbido il territorio e concentrare le popolazioni in gruppi controllabili, portando a conoscenza con False flag, la tesi dell’ingegneria delle catastrofi e, farle apparire “naturali” e/o “spontanee” fuori controllo e per rendere la popolazione (inconsapevole) chiedendo disperatamente aiuto al governo … il quale si dimostrerà molto felice di esaudire qualunque desiderio che li porti affondo.
Scorie Nucleari – La deputata del Movimento 5 StelleEmanuela Corda, insieme ad altri parlamentari sardi, ha recentemente presentato un’interrogazione al governo per far luce sullo smaltimento di scorie nucleari legittimato, a suo dire, dall’emanazione di una legge regionale che dichiara denuclearizzati alcuni siti (cave sotterranee) grazie ad un’interpretazione giuridica che classifica le scorie tossiche al pari di merce semi-lavorata o materia prima industriale per consentirne l’ingresso nel territorio.
Come riportato da Cagliaripad ha affermato: “rifiuti nucleari considerati come merce, risorsa. Ci credereste mai? Eppure è così. A cosa si è giunti pur di legittimare lo stoccaggio di oltre novantamila metri cubi di materiale radioattivo in Sardegna. La situazione sfiora il paradossale e rischia di trasformare il sottosuolo della regione in un deposito di scorie nucleari“.
Inoltre ha dichiarato che l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ha individuato la SOGIN come società deputata allo smaltimento dei rifiuti radioattivi, e di come tutto ciò vada in palese contrasto anche con la Convenzione di Aarhus, la quale garantisce il diritto alla trasparenza e all’informazione dei cittadini in materie concernenti l’ambiente.
Ha concluso la denuncia auspicando che venga ascoltata prima di tutto la voce dei sardi ,”stufi di assistere all’ennesimo stupro del proprio territorio”, visto che “sinora il popolo sardo è stato trattato come organo passivo. È ora di dire basta. Specie quando ci sono in gioco la salute dei cittadini ed il futuro della regione“.
Iraq – Come riportato dall’Huffington Post, il senatore del Kentucky Rand Paul, figlio del più noto Ron, ha affermato che l’attuale caos iracheno è conseguenza dell’irresponsabile politica estera statunitense.
Ha detto che “noi abbiamo creato un paese delle meraviglie jihadista” in Iraq, riferendosi al fatto che i gruppi fondamentalisti islamisti combattuti in Iraq sono gli stessi appoggiati in Siria.
Come scritto sul sito Systemfailure, lo stesso Paul ha affermato in un’intervista alla CNN che “siamo con ISIS in Siria. Siamo dalla stessa parte della guerra. Quindi coloro che vogliono mettersi in gioco per fermare ISIS in Iraq sono alleati con ISIS in Siria. Questa è la vera contraddizione…” e che “ISIS, un ramo di al Qaeda, ha collaborato con i ribelli siriani con i quali l’amministrazione Obama ha collaborato“.
Queste dichiarazioni sono senza dubbio notevoli e scomode, e descrivono molto bene la situazione confusa e caotica che si è venuta a creare in Iraq, situazione che fa comodo al complesso militar/industriale e ai grandi gruppi di potere che stanno dietro la politica imperialista degli States.
Inoltre smascherano l’ipocrisia e il doppiogiochismo dell’establishment statunitense (sia esso democratico che repubblicano) nei confronti dell’islamismo radicale che, come la storia dimostra, risulta essere quasi sempre uno strumento funzionale a fini di controllo geopolitico e di destabilizzazione del Medio Oriente da parte dell’imperialismo statunitense e dei potentati che lo utilizzano per i propri scopi.
Ebola – Sono 500 i casi confermati e più di 300 le vittime accertate. Sono necessari ulteriori sforzi oppure l’epidemia di Ebola, ora presente in 3 Paesi, si diffonderà in altre regioni.
Medici senza Frontiere lancia l’allarme, l’epidemia di Ebola in Africa è fuori controllo: sono più di 60 le località coinvolte e MSF non ha più risorse per rispondere all’emergenza.
Sono tre i paesi coinvolti visto l’area sempre più grande in cui l’epidemia si sta diffondendo è sempre più difficile per Medici senza Frontiere coordinare gli sforzi per limitare l’epidemia.
“L’epidemia è fuori controllo” dichiara il Dott. Bart Janssens, Direttore delle operazioni per MSF. “Con la comparsa di nuovi focolai in Guinea, Sierra Leone e Liberia c’è il reale rischio che l’epidemia si diffonda in altre aree.” “Quando ho lasciato la Guinea un mese fa pensavamo di aver già raggiunto il picco. In realtà siamo arrivati a più di 500 casi confermati e più di 300 vittime. La situazione epidemica non ha precedenti” ha detto Saverio Bellizzi, epidemiologo MSF appena rientrato dalla Guinea “In alcune zone del paese siamo riusciti a contenere l’epidemia, ma in altre abbiamo ancora un tasso di mortalità dell’80%. Una cosa è sicura: l’epidemia andrà ancora avanti per alcuni mesi. Per questo chiediamo l’aiuto di tutti per aiutarci a portare avanti questa sfida”.
L’OMS parla di 528 casi e 337 decessi dall’inizio dell’epidemia. MSF ha curato finora 470 pazienti, tra cui 215 casi confermati le percentuali di guarigione variano da zona a zona e non in tutte MSF è in grado di fronteggiare il diffondersi dei contagi. “Abbiamo raggiunto il nostro limite” dichiara Janssens di MSF. “Nonostante le risorse umane e le attrezzature dislocate da MSF nei tre paesi colpiti, non siamo più in grado di inviare équipe nelle nuove località colpite dall’epidemia.”
L’epidemia è favorita dal fatto che a causa della scarsa conoscenza della malattia da parte delle comunità locali le persone continuano a condurre i funerali secondo le tradizioni e dove non ci sono misure di controllo per evitare il contagio.
Nonostante la presenza di una serie di organizzazioni che lavorano per sensibilizzare sulla malattia, le loro attività non sono ancora riuscite a ridurre l’ansia diffusa rispetto all’ebola e non ci sono risorse umane adeguate a supportare una corretta conoscenza e prevenzione contro la malattie.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità, i paesi colpiti e quelli confinanti devono dispiegare le risorse necessarie per un’epidemia di questa portata” dichiara Janssen. “In particolare, deve essere messo a disposizione del personale medico qualificato, devono essere organizzate formazioni su come trattare l’ebola, e occorre incrementare l’attività di sensibilizzazione della popolazione e di monitoraggio dei contatti con persone infette. L’ebola non è più una questione di salute pubblica limitata alla Guinea: sta interessando tutta l’Africa occidentale.”
Chelsea Banton è una bambina anormale che oggi ha 21 anni. Nel mese di Novembre (2008) era ricoverata al Presbyterian Hospital (Charlotte, Carolina del Nord) in situazioni disperate; i dottori l’avevano data per spacciata. Ma è avvenuto qualcosa di straordinario: la telecamera di sicurezza dell’ospedale ha ripreso la figura di un angelo proprio sulla porta del reparto pediatrico di terapia intensiva dove era ricoverata la bambina.
Dopo che è apparsa la figura angelica, la bambina ha cominciato a stare meglio e le hanno rimosso la maschera dell’ossigeno. Il 14 Novembre 2008 l’hanno tolta dal reparto di terapia intensiva e tre giorni dopo l’hanno dimessa e mandata a casa.
La mamma Colleen Banton è venuta a sapere tramite gli infermieri e i medici del reparto, che quella sera in cui Chelsea doveva morire, una misteriosa entità luminescente, era comparsa nei monitor di sorveglianza del reparto di Terapia Intensiva Pediatrica. Colleen è convinta che quella figura era un Angelo: “E’ stato un miracolo!” ha affermato Colleen Banton in una intervista alla NBC NEWS.
La foto che si vede è stata scattata dalla mamma con una macchina fotografica digitale dal monitor dell’ospedale. In effetti la figura che è apparsa su quella telecamera sembra veramente quella di un angelo! La notizia ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo.
Uno spettacolare avvistamento UFO è stato documentato il 23 Giugno 2014, durante l’incontro di calcio tra Camerun e Brasile, disputato nella capitale Brasilia. Il filmato è stato registrato dal signor Marcus Vinicius Garrett Chiado, che abita in una zona centrale della capitale e non molto distante dall’Estádio Nacional de Brasilia, dove appunto si stava disputando l’incontro di calcio.
Marcus, dopo essersi affacciato dalla finestra, solo per caso si è accorto della presenza di un misterioso oggetto di forma discoidale che volava lentamente sopra la città.
Appena si è accorto che non era un aereo o comunque un velivolo convenzionale, Marcus ha preso la videocamera è ha registrato quasi due minuti di video
Il disco volante non aveva luci anticollisione ed era di colore scuro, trovandosi approssimativamente ad una altezza di circa 1000-1500 metri sopra le abitazioni. Ringraziamo il ricercatore messicano Emanuel Huza per la segnalazione relativa all’avvistamento. Guardate il filmato!
Ancora per pochi giorni, fino al 13 luglio, la Pinacoteca di Brera propone una eccezionale mostra dedicata a Giovanni Bellini, maestro della pittura devozionale umanistica, incentrata sulla celebre “Pietà”, opera da poco restaurata che fornisce lo spunto per approfondire il tema del Cristo in pietà che spesso ricorre nelle opere di Bellini e della sua bottega.
Il restauro della Pietà è stato eseguito all’interno della Pinacoteca da Paola Borghese, Andrea Carini, Sara Scatragli, sotto la direzione di Mariolina Olivari.
L’esposizione, a cura di Sandrina Bandera, Matteo Ceriana, Keith Christiansen, Emanuela Daffra, Andrea De Marchi e Mariolina Olivari, raccoglie una serie di importanti prestiti come la Pietà marmorea della chiesa di San Gaetano a Padova, la Pietà di Andrea Mantegna, la Pietà dell’Accademia Carrara di Bergamo e la Pietà del Museo Correr di Venezia e molte altre.
Presenti in mostra anche alcuni preziosi disegni, alcuni dei quali attribuiti al Mantegna e a Bellini, che illustrano al pubblico il lavoro progettuale nascosto dietro queste immagini. Alla Pietà di Brera viene dedicata la sezione centrale della mostra.
Accanto a questo capolavoro viene esposta l’intensa e grande versione del soggetto di Palazzo Ducale a Venezia. In seguito sono visibili la Pietà del Museo Civico di Rimini e quella alla sommità della Pala di Pesaro di Bellini.
La rassegna di queste meravigliose 26 opere viene chiusa dalla Madonna del magistrato da Mar di Bellini che fonde in un’unica tela il tema della Pietà e quello della Madonna, rappresentando il bambino sul grembo della madre addormentato come a prefigurare la morte salvifica.
Al catalogo della mostra seguirà un volume di studi, edito da Skira, a cura di Emanuela Daffra. Tra gli interventi principali quello di Mariolina Olivari.
Calcio – Non fraintendiamoci, dei mutandari miliardari a questa pagina non frega nulla, né delle loro vittorie e meno che meno delle loro sconfitte. Non è di quell’Italia che si vuole parlare, perché quell’Italia non ha nulla a che vedere con quella vera, quella fatta di sacrifici e lacrime, di lavoro e disoccupazione, di disperazione e suicidi, di voglia di riscatto sistematicamente affossata da una classe dirigente nemica dello Stato e del popolo.
Quell’oppio dei popoli, quel gioco che tanto affascina milioni di italiani è morto ieri assieme a Ciro, è morto per quello che è diventato, per come viene gestito, per i miliardi che ci girano, per i significati che gli sono stati attribuiti da quella disinformazione sempre più attrice prima dei guasti morali e materiali del nostro paese.
Non è stato solo il nazi-fascista De Santis a sparare a Ciro, quella pistola era armata dai colpi di chi ha preferito che il circo miliardario andasse avanti, che le società calcistiche non perdessero i loro introiti, che le tv continuassero a trasmettere questa pagliacciata, senza che mai nulla si facesse contro quei cori ignobili e razzisti che hanno accompagnato i napoletani in ogni città d’Italia, senza che mai fossero sanzionate, seriamente, quelle violenze verbali, facendo in modo che l’odio aumentasse, la tensione anche…maggiori introiti, anche a rischio di una vita.
Emblematica è stata l’assenza delle istituzioni al capezzale di Ciro, vergognose le dichiarazioni del prefetto di Roma sull’agguato e il parallelo silenzio sull’inadeguato schieramento di forze dell’ordine necessario a reprimere, a stoppare, quegli atti di violenza che da più parti erano stati annunciati, infami i tentativi di alcuni giornalai nostrani di dipingere Ciro come un esagitato, quasi si fosse cercato da solo quei colpi di pistola, assurdo far giocare quella partita, inaccettabile continuare a far finta che nulla sia accaduto…sino al prossimo morto, sino alle prossime violenze.
Ci sono responsabili diretti, quelli che hanno avviato gli scontri, quelli che hanno risposto in maniera altrettanto violenta…ma i mandanti, colpevoli primi di quanto accaduto, vanno ricercati in chi ha anteposto alla sicurezza lo spettacolo, i miliardi, gli interessi. Un oppio diventato veleno, altro veleno da inoculare ad una società disgregata, senza valori, senza futuro…dove la vita è appesa ad un contratto precario, ad un assegno di pensione sempre più povero, dove la “guerra tra poveri” è alimentata da chi ruba anche le pietre delle nostre città, delle nostre strade, delle nostre terre.
Quell’entusiasmo e quella voglia di divertirsi, di cui dovrebbe alimentarsi lo sport, è caduta ai piedi di chi lo ha trasformato in business, di chi ne ha travisato il senso, di chi lo ha innalzato a simbolo di riscatto di quelle sconfitte ed umiliazioni subite ogni giorno sul lavoro o nella vita quotidiana, ma da “vendicare”, con ogni mezzo, per una bandiera che non ci appartiene.
Tutto è successo il 22 Giugno 2014 sul circuito d’Austria di Red Bull Ring, durante la celebrazione del campionato del mondo del Gran Premio di Formula 1.
Era prima dell’inizio del Gran Premio e tecnici e commentatori stavano discutendo sulle diverse strategie che potrebbero seguire le squadre.
Il regista della TV Antena 3, ha deciso di fare un giro con la telecamera mostrando ciò che era visibile in quel momento, concentrandosi sul cielo per un evento promozionale, in cui tre aerei volavano sopra il circuito del GP d’Austria.
Durante la visione delle immagini, in cui erano inquadrati gli aerei, un misterioso oggetto luminescente di forma sferica attraversa il campo visivo, sfiorando per pochi metri gli aerei che passavano in rassegna.
Il regista proprio in quel momento, ha deciso di tagliare la scena e far posto a nuovi commentatori.
Di seguito vi mostriamo le immagini, corredate dalla investigazione del ricercatore Vicente Fuentes.
1. Nella prima foto qui a lato, vediamo al centro delle immagini una squadra di tre aeromobili che volano in formazione triangolare. Un oggetto volante non identificato entra in scena sulla destra, volando ad una velocità maggiore dei velivoli civili.
2. L’oggetto è perfettamente distinguibile dagli aerei, le nuvole e l’ambiente circostante. I Movimenti dell’UFO sono indipendenti, possiedono brillantezza senza riflettere elementi esterni. Geometria sferica e la traiettoria verso il basso.
3. Interessante osservare come l’oggetto sembra essere sulla verticale dei tre aerei che si trovano appena sotto. È inoltre interessante notare che non vi è alcun tipo di turbolenza che possa influenzare gli aeromobili.
4. Tale volo, da parte dell’UFO, viene eseguito in modo controllato, quindi intelligente. Il volo non è né casuale, né è parte di un drone. Nessun segno di luci lampeggianti-anticollisione, come visibili nei velivoli commercialinti. L’UFO appare proprio nel momento in cui la telecamera si concentra in quella porzione di cielo.
Finanza internazionale – Recentemente una decisione della Corte suprema USA ha respinto il ricorso presentato dal governo argentino che chiedeva di non poter pagare oltre 1,3 miliardi di dollari ai fondi speculativi (hedge funds) che detengono bond del Paese sudamericano.
La presidentessa Cristina Kirchner ha affermato inizialmente in un discorso alla nazione, che l’Argentina non può permettersi di pagare tutti i debiti entro due settimane come richiesto dalla Corte Suprema, definendo queste pressioni come un’estorsione.
Ultimamente la stessa Kirchner ha fatto un piccolo passo indietro, aprendo alla negoziazione con i fondi speculativi, pretendendo però condizioni eque.
La presidentessa ha anche messo in guardia dagli “avvoltoi” della finanza, “coloro i quali volteggiano” sull’ Argentina non solo sul fronte finanziario, “ma anche sulle nostre risorse naturali”, in particolare sulle ingenti riserve degli idrocarburi.
Difatti l’alta finanza internazionale ora è nuovamente intenzionata a mettere le mani sull’Argentina per imporre i propri diktat.
Come scritto da Andrìa Pili in un articolo su You-ng.it, gli hedge-funds “intendono ottenere l’intero valore dei titoli di Stato argentini che acquistarono durante gli anni’90 (valore complessivo pari a 1.3 miliardi di dollari) prima che il Paese andasse in default, nel 2002, e quindi varasse un programma di ristrutturazione del debito“.
Sempre nello stesso articolo, si ricorda che l’oneroso debito argentino nacque negli anni novanta sotto l’amministrazione Menem, che attuò una politica fortemente neoliberista in linea con i dettami del Fondo Monetario Internazionale e della stessa finanza internazionale.
Infatti, la politica di Menem portò a una lunga serie di privatizzazioni a buon mercato del 90% del settore pubblico, e a durissimi costi sociali con il licenziamento di 700000 lavoratori.
In seguito, nel 1994 il governo di Menem firmò a New York il Fiscal Agreement Agency con il Bankers Trust locale, ovvero l’atto che stabiliva l’emissione di bond argentini regolati secondo la legge degli Stati Uniti.
La situazione si fece ancora più disastrosa con il successore di Menem, Fernando De la Rua, che tagliò ulteriormente la spesa sociale e provocò tumulti popolari con la decisione di limitare i prelievi bancari.
Arrivati alla soglia del nuovo millennio, l’Argentina si trovava con più della metà (il 54 percento) della popolazione in povertà e totalmente alla mercé della finanza internazionale e delle sue misure draconiane.
Ma con l’inizio dell’era Kirchner le cose cambiarono completamente. Nestor Kirchner, proveniente dalle fila dalla corrente di sinistra del movimento peronista, promosse una radicale politica sociale che ridusse la povertà dal 54 al 20% e la disoccupazione dal 24 al 7%, e avviò il processo di rinegoziazione del debito.
Sua moglie Cristiana migliorò la situazione, avviando inoltre una politica fortemente basata sull’ampliamento di diritti sociali e civili.
Ora, la finanza internazionale esige che l’Argentina paghi per le politiche scellerate fatte da un suo stesso “burattino”, e ciò richiederebbe una nuova era di lacrime e sangue per il popolo argentino, e un ritorno ai tempi bui che sembravano passati.
Difatti, come ricorda ancora Pili, “appare chiaro come una sentenza legittima sul piano formale sia decisamente ingiusta sul piano sociale ed umano”, visto che il popolo argentino è “chiamato oggi ad essere di nuovo una vittima delle politiche neoliberali, varate da governi e uomini già condannati dalla storia e puniti dal popolo nelle urne elettorali; mentre il governo di Cristina Kirchner è chiamato a pagare le conseguenze di un atto scellerato da esso non voluto” .
Insomma, una situazione veramente complicata e scomoda per l’Argentina e il suo popolo.
Riportiamo la notizia dell’avvistamento di una Flottillas di sfere di luce avvenuto vicino Padova, sabato 14 Giugno 2014, sopra i cieli di Selvazzano e Galzignano.
La segnalazione è stata riportata in un articolo pubblicato il 22 Giugno scorso, sul quotidiano Mattin oPadova a firma di Riccardo Cecconi. “E’ senza dubbio un avvenimento strano – riporta il giornalista Cecconi – che potrà dare adito a dubbi, ma che unito a centinaia di altri eventi simili pone la necessità di una più ampia riflessione.”
Misteriose sfere di luce Sono le 23.10 di sabato 14 giugno 2014, la signora R.C., appassionata di calcio, si sta preparando nel salotto della sua casa, situata nel quartiere San Domenico di Selvazzano Dentro (Padova), per godersi la partita Italia-Inghilterra.
Improvvisamente la signora R.C. avverte la necessità di andare verso la camera da letto, dove la persiana lascia intravvedere uno spiraglio di cielo notturno.
Qui, come spinta da una necessità indefinibile, la signora si china in una posizione scomoda per guardare fuori dalla finestra; in quel momento una sfera luminosa, in prospettiva grande come una pallina da ping pong, arancione e bordata di un alone bianco, si sposta nel cielo davanti alla finestra a velocità troppo sostenuta per essere un aereo, a bassa ma indefinibile quota. R.C. afferra il suo tablet e corre verso il cortile, dove un’ampia porzione di cielo si apre alla vista; alza gli occhi alla ricerca di altri “oggetti”… che arrivano.
Una, due, tre sfere uguali alla prima percorrono il cielo davanti agli occhi della signora a intervalli regolari, in fila indiana e in direzione nordest-sudovest: vengono dai quartieri Chiesanuova, Montà e Due Palazzi, hanno lambito il centro storico e si dirigono verso Galzignano.
Alla quinta sfera, R.C. chiama sua madre, L.C., che accorre in tempo per vedere le ultime due. R.C. alza tardivamente il tablet, catturando nel filmato forse l’ultima sfera in transito, forse solo un riflesso; è il colonnello Roberto Doz, ex pilota dell’Aeronautica Militare e esperto di ufo di fama internazionale, mente tanto analitica e inquisitiva da ottenere la stima persino di una “scettica blu” come Margherita Hack, a raccogliere per primo la testimonianza delle signore.
«Sul video nutro dubbi» spiega «ma ritengo l’avvistamento di per sé probabilmente autentico. La rarità è costituita dalla linearità delle traiettorie: gli altri avvistamenti raccontano di formazioni, a croce, a triangolo, a ferro di cavallo».
Colpisce Doz anche la spinta di R.C. ad avvicinarsi alla finestra senza apparente ragione: trasporto psichico, carica emozionale, comunque la si chiami quella pulsione atavica ricorre spesso in questi tipi di avvistamenti. Si potrebbe dire, però, che è quantomeno strano che le sfere, dopo aver lambito la città, non siano state avvistate da altri. Non sorprende, infine, la direzione delle sfere: da sempre i Colli Euganei sono teatro di simili o più eclatanti avvistamenti.
Resta nella memoria la storia di due militari, che sul finire degli anni ’80 si gettarono da un dirupo del Monte Venda perché, a loro dire, una sfera simile a quelle viste da R.C. stava calando su di loro.
Pearl Harbor – Siamo abituati a vedere gli USA come i paladini della “giustizia internazionale” e la Seconda Guerra Mondiale in un’ottica estremamente manichea che però ha ben poco a che vedere con la realtà.
Difatti queste convinzioni limitanti ci sono state imposte tramite una martellante propaganda e una fortissima manipolazione psicologica grazie al largo utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa.
Per lungo tempo grazie ai tanti film propagandistici di Hollywood o ad altri mezzi d’intrattenimento, intere generazioni sono state indotte a credere che i cowboys che combattevano gli indiani d’America erano i “giusti”, mentre sullo sterminio dei nativi e i metodi brutali usati dai presunti “liberatori” non si diceva nulla.
La stessa identica versione propagandistica dei fatti è stata e viene ancora utilizzata per descrivere i tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale, che fu un conflitto di proporzioni gigantesche e che vide tutte le parti coinvolte macchiarsi di numerosi crimini.
Probabilmente fra non molto tempo si diranno anche per essa le cose come stanno, e si arriverà a una versione equilibrata, purtroppo ora ancora molto lontana.
Un’episodio cruciale della II guerra mondiale è indubbiamente l’attacco giapponese di Pearl Harbor del 7 dicembre 1941, che costituì la giustificazione per l’entrata in guerra degli States.
Quando si pensa a Pearl Harbor, viene in mente subito il famoso film del 2001 diretto da Michael Bay, in cui è riportata la versione propagandistica dominante.
Siamo stati abituati a credere che l’attacco di Pearl Harbor fu un’azione di guerra dei giapponesi contro il “paese della libertà”, ma la storia in realtà è un pò diversa, e approfondirla togliendosi un pò di pregiudizi indotti, non fa per niente male.
Ciò che bisognerebbe sapere è che l’attacco spregevole di Pearl Harbor non fu dettato dal caso, ma che fu provocato e che pur di entrare in guerra, gli strateghi dell’imperialismo USA non ci pensarono due volte nel far sacrificare vite di esseri umani innocenti per i propri interessi di dominio e potere.
Ciò che nei libri di scuola difficilmente scriveranno è che l’attacco di Pearl Harbor poteva essere evitato e che fu addirittura provocato.
Il 7 ottobre 1940 (un’anno prima del tragico evento) il capitano di corvetta Arthur H. McCollum aveva pubblicato un memorandum riservato al presidente Roosvelt e ai più alti membri dell’intelligence statunitense in cui si suggeriva di provocare il Giappone in modo da avere un pretesto per entrare in guerra a fianco della Gran Bretagna, con un’elevato consenso popolare che dopo l’attacco di Pearl Harbor non tardò ad arrivare.
Difatti prima di Pearl Harbor, la maggioranza della popolazione statunitense era contraria a qualunque intervento militare, mentre dopo il fatidico 7 dicembre 1941, ” magicamente ” la situazione si era capovolta.
Quelle che seguirono furono una serie di provocazioni che l’establishment statunitense attuò per provocare il Giappone in modo da avere la reazione tanto sperata.
Nel settembre 1940 Roosvelt con il “Selective Training and Service Act” istituì il servizio di leva obbligatorio e fece convertire alcune industrie nazionali alla produzione bellica.
Come ricorda Stefano Schiavi in un articolo sulla rivista “Storia in Rete“, dall’ottobre del 1940 iniziarono vere e proprie provocazioni militari verso il Giappone.
In quel periodo la Casa Bianca decise di trattenere alla Hawaii le navi di stanza nel Pacifico per un’esercitazione sguarnendo tutte le altre basi della costa continentale, in seguito la Us Navy inviò più volte degli incrociatori nelle acque territoriali giapponesi, e inoltre venne approvato un’embargo petrolifero a cui aderì anche l’Olanda che mise alle corde il Giappone a tal punto da spingerlo verso una reazione.
Così venne pianificato il piano di attacco da parte della flotta giapponese, e da novembre cominciò un incessante scambio di messaggi cifrati tra ambasciate, consolati, comandi navali e di truppe al fine di coordinare l’attacco.
Tutti questi messaggi furono intercettati e decriptati da parte dell’intelligence statunitense e consegnati a Roosvelt, ed in essi si era venuto a scoprire anche il punto geografico di raduno della flotta giapponese.
L’unico a non sapere dei movimenti e delle intenzioni nipponiche era l’ammiraglio Husband Edward Kimmel, proprio colui che da poco aveva assunto il comando della flotta americana del Pacifico trattenuta a Pearl Harbor come esca.
Insomma, gli innocenti che perirono a Pearl Harbor furono usati come “carne da macello” da parte del complesso militar-industriale e dai gruppi di potere interessati all’entrata in guerra degli States, ma purtroppo questi fatti sono ancora troppo poco conosciuti e rimangono tabù, come tabù è ancora il rifiutare il mito della “guerra buona” che ci è stato inculato tramite la propaganda guerrafondaia, sin da bambini.
Firenze inaugura il suo Museo Novecento, dedicato all’arte italiana del XX secolo. Suddiviso in 15 ambienti espositivi, il nuovo museo fiorentino ospita una collezione di circa 300 opere, organizzate “a ritroso”, in un percorso che dal 1990 risale fino ai primi anni del cosiddetto “secolo breve”. Da De Chirico a Morandi, da Emilio Vedova a Renato Guttuso, fino alla sezione fiorentina alla Biennale di Venezia, il Museo Novecento unisce in sé due nature: di museo civico, attraverso un racconto che lega le collezioni civiche del Novecento alla storia della città, e di museo “immersivo” andando ad integrare il patrimonio cittadino con testimonianze delle vicende artistiche nazionali e internazionali, che hanno segnato il territorio dalla seconda metà degli anni Sessanta.
Alla preview di questa mattina è intervenuto il sindaco Dario Nardella con Umberto Tombari, presidente Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Marzia Mastrogiacomo, direttore del Gioco del Lotto, Cristina Acidini, soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Maria Grazia Messina, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Firenze, Giorgio Caselli, Direzione Servizi Tecnici Comune di Firenze e coordinatore progetto di allestimento Museo Novecento, Antonella Nesi, curatrice delle collezioni civiche del Novecento e Valentina Gensini, curatore scientifico del progetto museologico.
“Finalmente apriamo, in questo straordinario complesso vicino alla Basilica di Santa Maria Novella, un museo atteso da cinquant’anni che diventa da oggi la casa del Novecento – ha detto il sindaco Nardella -. Qui saranno visibili tante delle opere che sono pervenute a Firenze dopo l’appello del critico Carlo Ludovico Ragghianti all’indomani dell’alluvione e che finora hanno atteso nei depositi una degna collocazione”. “Questo museo, mi auguro però, non servirà solo alla mera conservazione delle opere, ma anche all’educazione, soprattutto delle giovani generazioni, che ancora studiano troppo poco la storia dell’arte – ha aggiunto Nardella -. Con questa inaugurazione inoltre, Firenze rimargina una ferita: abbiamo troppi contenitori vuoti in città, che hanno perduto la loro antica funzione e che ora devono essere restituiti ai fiorentini: l’ex ospedale delle Leopoldine è uno di questi e da oggi rinasce a beneficio di tutti”.
Sede del Museo è l’antico Spedale delle Leopoldine in Piazza Santa Maria Novella. Il complesso monumentale è stato recuperato grazie a un lungo e delicato lavoro di restauro, curato dal Servizio Belle arti del Comune di Firenze grazie al determinante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Partner è Il Gioco del Lotto, che il 28 e 29 giugno aprirà gratuitamente il Museo, offrendo visite guidate, laboratori per famiglie “Io gioco con l’arte” e intrattenimento musicale.
Il Presidente dell’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari, alla sua prima uscita pubblica, ha ricordato che con questa inaugurazione si conclude un impegno ultra decennale dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (oltre sei milioni di euro) iniziato con la presidenza di Edoardo Speranza, per la riqualificazione di un importante quartiere che ha compreso anche la piazza, la realizzazione del Museo Nazionale della fotografia Fratelli Alinari e la basilica. Ha poi aggiunto che “questa collaborazione tra istituzioni è un modello operativo che l’Ente Cassa intende replicare attraverso interventi di ampio respiro che siano il segno distintivo della Firenze che lasciamo alle nuove generazioni”.
“L’importanza che il Gioco del Lotto attribuisce al Museo Novecento è testimoniata dall’avvio, proprio con questa apertura, di un tour nazionale che da Firenze porterà il Gioco del Lotto nelle piazze delle principali città italiane con attività culturali e di intrattenimento, per incoraggiare tutti a riscoprire la propria città sotto una luce diversa e a rivalutarne le bellezze – ha dichiarato Marzia Mastrogiacomo, direttore de Il Gioco del Lotto – Il Gioco del Lotto Sabato 28 e domenica 29 giugno animerà il museo offrendo gratuitamente visite guidate e laboratori per ragazzi perché è da sempre orientato a mettere l’arte e la cultura a disposizione di tutti. Il patrimonio artistico e culturale rappresenta infatti uno degli strumenti più importanti per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese e il Lotto, che è il gioco degli italiani per eccellenza, continuerà a promuovere il sostegno e la valorizzazione di questo enorme tesoro, che è parte integrante dell’identità italiana”.
Il Museo Novecento di Firenze, realizzato dopo quasi mezzo secolo di proposte e progetti, espone una parte delle collezioni del Comune, unita ad opere e documenti relativi agli ultimi decenni, concessi in comodato da artisti, collezionisti ed enti, che hanno generosamente sostenuto la nascita di questa nuova istituzione. Le sale dedicate alle collezioni comunali mostrano a rotazione le numerose donazioni di artisti e collezionisti pervenute grazie all’appello fatto dal critico Carlo Ludovico Ragghianti a seguito dell’alluvione del 1966, tra cui la prestigiosa collezione Alberto Della Ragione.
“Il Museo Novecento propone non solo opere inedite ma una nuova idea di museo – ha spiegato Valentina Gensini. – Si tratta di un museo immersivo, che offre un’esperienza unica e personalizzata al visitatore: opere d’arte, installazioni, dispositivi sonori, apparati multimediali costruiscono il racconto del Novecento in un percorso a ritroso che dagli anni Novanta ci conduce alle avanguardie di inizio secolo”. “Il taglio fortemente interdisciplinare consente al visitatore di apprezzare le opere d’arte in relazione al contesto in cui sono state prodotte, con affiancamenti di composizioni musicali, poesia, riviste letterarie, bozzetti di teatro, sale cinema, nonché oltre mille documenti, video, interviste televisive, foto d’epoca, registrazioni radiofoniche relative alle opere in mostra e a Carlo Ludovico Ragghianti, cui dobbiamo tutto il nostro patrimonio – ha continuato il curatore scientifico Gensini -. Il Museo Novecento si pone dunque l’obiettivo ambizioso di realizzare un sofisticato percorso museale accessibile a tutti, ed aperto ad una fruizione personale in cui il visitatore diviene ricercatore ed in cui le arti si intrecciano nella restituzione flagrante delle straordinarie esperienze che hanno visto Firenze e l’Italia al centro delle ricerche artistiche internazionali”.
Ordinato in senso cronologico, tematico ed interdisciplinare, in un percorso che affianca alle opere postazioni multimediali, dispositivi sonori e sale video, il Museo Novecento offre finalmente al pubblico la vibrante rappresentazione di quell’irripetibile stagione artistica che per tutto il secolo scorso vide Firenze al centro della scena culturale nazionale ed internazionale. La presenza della musica, della poesia, del cinema, dell’architettura, il racconto della contaminazione tra arti, moda e comunicazione di massa che hanno caratterizzato tanta parte del secolo, ricostruiscono l’ambito di produzione delle opere, facilitandone la comprensione in una proposta museologica innovativa ed interdisciplinare.
Lungo il percorso, il format multimediale “Dentro il Novecento” presenta materiali di approfondimento come documenti, fotografie d’epoca, interviste televisive, riviste e brani letterari, ma anche video documentari appositamente prodotti dalla Direzione Cultura del Comune di Firenze per il Museo, offrendo così al visitatore ampie possibilità di approfondimento ed una visita personalizzata in base ai propri interessi.
Dalla partecipazione nel 1988 alla Biennale di Venezia dei giovani scultori fiorentini Antonio Catelani, Daniela Di Lorenzo e Carlo Guaita, risalendo fino al dopoguerra di Ottone Rosai, nelle sale del Museo Novecento si incontrano la prima musica elettronica, la poesia visiva, l’architettura radicale e il cinema d’artista; lo shock dell’alluvione del ’66 e l’appello di Ragghianti a cui rispondono oltre duecento artisti riuniti nella mostra Gli artisti per Firenze (1967), primo nucleo del progetto per un Museo Internazionale di Arte Contemporanea); e ancora, à rebours, il Maggio Musicale Fiorentino e le sfilate di Pitti, accanto a molte delle opere più significative della prima metà del Novecento italiano presenti nella collezione donata nel 1970 dal colto ingegnere Alberto Della Ragione.
Con l’apertura del Museo Novecento, Firenze aggiunge un altro prezioso tassello alla sua vasta offerta artistica e culturale, e rende un omaggio non più rimandabile a tanti grandi artisti e a straordinarie esperienze ancora incredibilmente vicine.
Un particolare abbonamento annuale del costo di soli 10 euro consentirà ai visitatori di tornare più volte usufruendo di tutte le iniziative e le conferenze proposte.
Orari di aperturaOrario estivo (1 aprile – 30 settembre)
Lunedì, Martedì e Mercoledì 10:00 – 21:00
Giovedì 10:00 – 14:00
Venerdì 10:00 – 23:00
Sabato – Domenica 10:00 – 21:00 Orario invernale (1 ottobre – 31 marzo)
Lunedì, Martedì e Mercoledì 10:00 – 18:00
Giovedì 10:00 – 14:00
Venerdì 10:00 – 21:00
Sabato – Domenica 10:00 – 20:00
Costo del biglietto:
Museo: € 8,50 (ridotto: € 4 per 18-25 anni e >65 anni e studenti universitari; gratuito per <18 anni e gruppi di studenti e rispettivi insegnanti, guide turistiche e interpreti, disabili e rispettivi accompagnatori, membri ICOM, ICOMOS e ICCROM)
Mostra temporanea: € 4 (ridotto: € 2 per 18-25 anni e >65 anni e studenti universitari; gratuito per <18 anni e gruppi di studenti e rispettivi insegnanti, guide turistiche e interpreti, disabili e rispettivi accompagnatori, membri ICOM, ICOMOS e ICCROM)
Cumulativo museo e mostra: €10 (ridotto € 6)
Abbonamento annuale: € 10
Visite e attività: € 5
Il Pizzo sulla casa – Non si erano neanche spenti gli echi entusiastici, dei soliti tappetini ornamentali dell’informazione italica, sulle dichiarazioni del ministro Padoan: “la pressione fiscale va abbassata perché ostacola la crescita”, che già nelle ore successive il governo, di cui l’oratore suddetto è ministro dell’economia, provvedeva ad inventarsi un nuovo modo per distruggere l’unico bene di quei milioni di famiglie italiane che, con i propri sacrifici, senza insapute e senza regali da parte di nessuno, si sono conquistati a fatica…la casa!
E quindi, negando quanto appena dichiarato a partire dal presidente Napolitano per finire all’uomo dei mille annunci e del nulla di fatto, tal Renzi, ora è la volta della revisione del catasto con adeguamento ai valori del mercato di tutte le abitazioni. Il Sole 24 Ore prevede che le rendite possano essere aumentate di circa dieci volte il valore attuale, in alcune città italiane, con relativi abnormi aumenti del prelievo fiscale, già attualmente indegno…pardon, degno di chi racconta di rappesentarci!
Quanto sia irritante sentirsi così presi in giro da questa cricca di nominati è impossibile quantificarlo sia in termini di numeri di rotazioni sferiche, sia di capelli rizzati che di epiteti in libertà, quello che, invece, ormai appare acclarato è il piglio autoritario con cui questo Stato, che non è Stato, ha deciso di privare i cittadini delle loro abitazioni rendendo la pressione fiscale sulle stesse talmente assurda, tanto da assomigliare, se non da superare, quel “pizzo” di mafiosa memoria ormai, al confronto, semplice modesto contributo.
Imu, tasi, Yuk yuk, tares…decine di sigle per indicare una sola cosa: la casa non è più un diritto per chi lavora, per chi è in pensione, per chi l’ha comprata con i propri sacrifici; è un lusso per solo quei pochi, quasi tutti appartenenti alle forze politiche o sindacali del nostro paese, che, a loro insaputa, l’hanno acquistata a prezzi ben al di sotto dei valori reali di mercato, che se le ritrovano ristrutturate senza che mai l’abbiano chiesto a nessuno ed anche pagate per metà da amici che preferiscono mantenere l’anonimato.
Dopo il lavoro, la scuola, la sanità, gli aiuti ai disabili ed alle famiglie in difficoltà ora la casta, che ancora non ha messo mano ai propri emolumenti (se ne saranno dimenticati?), attacca l’ultimo baluardo, l’ultima difesa di quella parte del paese che arranca per difendere quel poco che si è conquistato con i propri sacrifici. E’ la “svolta buona” di quel partito, il PD, che ora mostra la sua vera faccia.