Ogni anno perdiamo oltre 1 milione e mezzo di ettari di Amazzonia. Senza la foresta, senza il respiro dei suoi alberi non sarebbe possibile la vita sulla Terra.
L’Amazzonia è il nostro polmone verde, tuttavia un’incessante deforestazione e il bracconaggio perpetrato ai danni delle specie che la popolano, minacciano la sopravvivenza stessa di questo prezioso ecosistema. Se non interveniamo ora, l’Amazzonia sparirà per sempre.
Le minacce: Ogni anno scompaiono 1 milione e 600.000 ettari di foresta amazzonica. La crescente richiesta mondiale di soia, biocarburanti e carne, spinge gli agricoltori e gli allevatori a convertire le loro riserve forestali, prima in legname e poi in terreni agricoli e pascoli.
Alla deforestazione si aggiunge la piaga del bracconaggio che decima le popolazione di giaguari, pappagalli, scimmie e delle altre specie animali che vivono in Amazzonia. Negli ultimi 30 anni, l’Amazzonia ha perso più di 520.000 km² di foresta: si tratta di un’area grande all’incirca come il Belgio. Dal 1990 la deforestazione si è attestata ad un tasso annuale di circa 27.000 km2.
Una volta deforestate con incendi e disboscamenti, questi territori vengono per lo più trasformati in pascoli bovini o in aree dedicate alla produzione di mangime. Attualmente, la distruzione delle foreste tropicali è responsabile di oltre il 20% delle emissioni umane di C02, il principale gas a effetto serra. Si tratta della terza maggior fonte di emissione dopo la combustione di carbone e petrolio.
Inoltre, la deforestazione dell’Amazzonia influenza in negativo anche il clima del nostro Pianeta: senza la foresta, senza le funzioni biologiche di infiniti miliardi di alberi e di piante che respirano, traspirano e immagazzinano carbonio, il clima del pianeta non sarebbe quello che conosciamo e di cui abbiamo bisogno per vivere. Il bracconaggio resta una delle principali minacce alla sopravvivenza delle specie animali che vivono in Amazzonia. Nella foresta sono ancora tanti i bracconieri a caccia di giaguari, scimmie, tucani e pappagalli. Una volta uccise o catturate le loro prede, i bracconieri alimentano un fiorente commercio illegale di pellicce, di uccelli da gabbia e di animali da compagnia.
Specie a rischio:
L’Amazzonia ospita 3.000 specie di pesci, 1.300 di uccelli, 427 di mammiferi, 400 di anfibi, 378 di rettili e oltre 100.000 specie di invertebrati. Sono la vita del giaguaro, del delfino di fiume, del tucano, del pappagallo ara, della scimmia dorata e delle altre meravigliose specie che popolano questa preziosa foresta ad essere in pericolo. Siamo disposti a perdere tutto questo?Il giaguaro era venerato quasi come una divinità dai popoli indigeni.
Con la progressiva distruzione della foresta e il bracconaggio, questa specie è stata decimata e confinata negli ultimi lembi di foresta: salvarlo significa tutelare l’equilibrio dell’intero ecosistema.
Un tempo il giaguaro era presente dal sud degli Stati Uniti fino al Rio Negro in Argentina, ma secondo le ultime stime, oggi il felino abita meno della metà di questo territorio, che per l’88% coincide con la regione amazzonica. Se questo grande predatore scompare è a rischio l’equilibrio dell’intero ecosistema dell’Amazzonia.
Il giaguaro è il felino americano dal morso più potente, così forte da spezzare il carapace di una tartaruga. Caccia prede di grosse dimensioni, come i cervi, ma si nutre anche di rane, uccelli, scimmie, persino dell’anaconda. Raramente ha attaccato l’uomo. Il conflitto con gli esseri umani emerge in territori come il Pantanal, dove gli allevatori vedono da sempre l’animale come una minaccia per il bestiame. Il WWF collabora con gli allevatori, fornendo recinzioni elettrificate per allontanare i predatori e, grazie allo sviluppo dell’ecoturismo, il giaguaro è diventato un’attrattiva per il territorio. Il pappagallo, il volatile parlante, è spesso stato protagonista di storie e leggende.
Ha un piumaggio colorato e appariscente, un’intelligenza fuori dal comune e sa ripetere le nostre parole.
Per queste sue qualità ha spesso destato l’interesse dei trafficanti di animali, che negli ultimi anni hanno alimentato un fiorente commercio illegale di pappagalli da gabbia. La sua vendita comporta spesso la falsificazione di documenti e il riciclaggio.
E non solo: molti pappagalli muoiono durante le operazioni di contrabbando, oppure diventano portatori di malattie esotiche perché ovviamente nel commercio illegale non viene rispettato il regime di quarantena cui sono sottoposti gli animali trasportati legalmente. A questo si aggiunge il processo di deforestazione che sta devastando l’Amazzonia, rappresentando quindi un pericolo anche per la sopravvivenza di questa specie. Il WWF combatte da anni per la sopravvivenza di questi simpatici uccelli dai colori vivaci. Lottiamo contro il traffico illegale, cercando di controllare l’esportazione clandestina dei pappagalli e promuoviamo programmi di studio e monitoraggio, in cui controlliamo il comportamento dei pappagalli e il loro tasso riproduttivo. La scimmietta dorata prende questo nome dal suo lungo e soffice pelo dorato. Vivono in gruppi, trovando riparo nelle cavità dei tronchi d’albero e nelle zone delle foresta dove la vegetazione è più fitta.
Queste piccole scimmie sono spesso preda dei bracconieri che le vendono come animali da compagnia o come cavie da laboratorio. Inoltre, la continua deforestazione dell’Amazzonia, costituisce un’ulteriore minaccia alla sopravvivenza di questa specie, ormai decimata.
Il WWF si batte per la difesa delle scimmie dorate contrastando la deforestazione e organizzando sul campo squadre anti bracconaggio.
Con il suo becco colorato e il suo piumaggio elegante, il tucano è diventato il simbolo delle foreste amazzoniche. Il grande becco di questo animale è utilizzato soprattutto per nutrirsi di frutta, ragni, insetti, lucertole, serpenti, nidi e uova di altri uccelli, ma anche per spaventare i predatori.
Il nome tucano deriva dalla parola brasiliana tucana, usata dalle popolazioni native del Sud America.
La parola trae ispirazione dal verso degli uccelli stessi, che ha un suono profondo, udibile anche a grandi distanze. Normalmente versatile e capace di adattarsi ai cambiamenti che avvengono nel suo habitat, il tucano è oggi invece gravemente minacciato dall’elevato tasso di deforestazione dell’Amazzonia.
Non solo, in alcune regioni dell’America Centrale e Meridionale il tucano è preda di cacciatori, che mimano il verso dell’uccello per avvicinarlo. Alcuni degli esemplari catturati sono destinati al commercio di uccelli di gabbia, o addirittura esposti come trofei.Non tutti sanno che in Amazzonia i delfini preferiscono …l’acqua dolce.
La particolare colorazione rosa, che assume nella maturità, è dovuta alla presenza di diversi vasi sanguigni che traspaiono sotto la sua pelle. Oltre al colore, il delfino rosa è ben riconoscibile dal suo lungo becco tubolare ricoperto da corti peli rigidi.
Questi delfini popolano l’intero sistema fluviale del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco.
Conosciuto anche come boto (o inia), questo cetaceo è un instancabile nuotatore, ma la sua sopravvivenza è minacciata dalla costruzione delle dighe, che interrompono il naturale corso dei fiumi sudamericani. Il WWF è impegnato nella sua conservazione sia in Amazzonia che nei grandi fiumi asiatici.
Ambienti: L’Amazzonia è la più grande foresta tropicale del pianeta. Senza quei 6,7 milioni di chilometri quadrati, senza il respiro dei suoi alberi, non sarebbe possibile la vita sulla Terra. Ma quando si parla di Amazzonia non si deve solo pensare alla foresta, ma anche a tutte le acque che la bagnano e periodicamente la inondano. Basti pensare che nel bacino amazzonico, confluisce il 20% dell’acqua dolce della Terra. Inoltre, l’Amazzonia svolge un ruolo cruciale per garantire la stabilità del clima globale, non solo perché intrappola il carbonio nella terra e nella vegetazione, ma anche per il suo ruolo nella circolazione dell’aria e dell’umidità.
La foresta Amazzonica occupa circa metà superficie dell’America Latina e si estende su nove paesi: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana francese, Perù, Suriname e Venezuela. Si tratta di 6,7 milioni di km2, ovvero una volta e mezzo la superficie dell’Unione Europea.
Nella foresta tropicale trovano spazio diversi tipi di vegetazione: savane, praterie, paludi, bambù, palmizi, foreste alluvionali, montane, aperte e di latifoglie. Il Rio delle Amazzoni nasce a 5.179 metri di quota sulle Ande peruviane ed è il fiume più lungo al mondo. Il suo corso finisce nell’Oceano Atlantico, dopo un cammino di 7.040 chilometri, di cui oltre 3 mila in Brasile, e durante il quale cambia nome 7 volte.
Tra gli oltre mille affluenti del Rio delle Amazzoni il più lungo è il Madeira, lungo 3.352 chilometri. Il Rio delle Amazzoni ha la maggiore portata media del mondo: riversa nel mare 170 mila metri cubi di acqua al secondo (170 milioni di litri), quantità che corrisponde a quella che il Tamigi trasporta in un anno intero. Le sue acque marroni sono visibili in mare aperto a 100 chilometri dalla terraferma. La sua temperatura è relativamente costante, sui 30°C.
L’Amazzonia è patria di diversi gruppi etnici, comunità rurali (“campesinos”) e comunità indigene che sono coinvolte nei progetti WWF di difesa dell’Amazzonia. Ogni gruppo è caratterizzato dalla sua visione del mondo, definita da miti sulle sue origini e sviluppata da tradizioni culturali che vengono ciclicamente riprodotte attraverso relazioni rituali con i suoi paesaggi naturali. Loro sono i Sionia, i Kichwa, i Cofan, gli Shuar, i Murui e i Secoya. Il WWF lavora per la salvaguardia dell’Amazzonia da oltre 40 anni!
Con il tuo contributo ci aiuteraia: Proteggere il prezioso sistema fluviale della foresta, contrastando la costruzione di dighe che non rispettano criteri di sostenibilità; a combattere la deforestazione puntano all’ambizioso obiettivo di “zero deforestazione netta”. ad aumentare la superficie protetta e coinvolgendo in questa missione le comunità locali e le popolazioni indigene. Un sistema di protezione che abbracci tutta l’Amazzonia integrando i territori appartenenti alle comunità indigene con il sistema di aree protette riconosciuto istituzionalmente. Dona ora.
La casa – Dal “sobrio” al “rottamatore” il fallimento di ogni politica di risanamento è scritto, a caratteri cubitali, nel continuo ed inarrestabile aumento del debito pubblico e della disoccupazione. Dati che escono ad intermittenza, spesso sottovalutati, ma che sono il metro esatto dell’incapacità diffusa di quella classe politica ciarliera ed arrogante, ladra e corrotta, che assorbe ogni risorsa per il proprio tornaconto personale, anche meschino… ed i meschini, si sa, non hanno alcuna dignità.
Già, quegli 80 euro, che 80 non sono, ed ora ce n’è la prova nelle buste paga dei fessi che ci hanno creduto, sono stati immediatamente mangiati, e surclassati, da una Tasi che ha raggiunto aumenti del 60% in alcune città, da ulteriori artifizi sull’esenzione dai ticket sanitari, già messi in moto da amministrazioni alle quali, palesemente, si è chiesto di tirare la cinghia al pubblico sino a negargli diritti sacrosanti (come è stato fatto ai disabili per le indennità di accompagnamento), da esenzioni per familiari a carico cancellate, da sospensioni, nel pubblico impiego, di scatti di anzianità…insomma da una serie di “provvedimenti” che hanno peggiorato, e di molto, le condizioni economiche di un paese alla rovina.
Sotto ai ponti, forse, hanno intenzione di vederci, a chiedere l’elemosina dopo otto e passa ore di lavoro malpagato e tassato all’estremo, dopo decenni di lavoro in fabbrica o in azienda, con una pensione da fame erosa da una pressione fiscale indecente quanto la classe politica che l’ha decisa, dopo essere stati estromessi dal “ciclo produttivo”, ma egualmente tassati solo per la “colpa” di avere ancora un’abitazione nella quale vivere con la propria famiglia o una esigua rendita da una seconda casa che i genitori ti hanno lasciato.
Si, in Italia si è colpevoli di non aver rubato, di avere sempre rispettato le leggi e non aver mai dichiarato il falso, di aver sempre pagato quanto lo Stato, anche ingiustamente, ti chiedeva…si è colpevoli di essere onesti !
La prova provata della follia di una casta indecente è la corruzione diffusa, il latrocinio, lo sperpero, il magna magna indecoroso, il coinvolgimento di quelle “forze dell’ordine” che avrebbero dovuto rappresentare la legalità, di quella magistratura che avrebbe dovuto essere il contraltare della politica corrotta, il silenzio perenne di un Presidente della Repubblica che si scandalizza per Grillo, ma non dice una parola sensata e forte sui suicidi di centinaia di suoi concittadini, sulla disperazione dei suoi coetanei ridotti a rovistare tra i rifiuti, sui costi del “suo” colle, indecenti come ogni sua apparizione, le cazzate di un premier, non eletto da nessuno, e che rivendica voti mai avuti per un programma mai presentato.
Ma c’è da capirli, quando rubano al popolo, quando fanno levitare i costi di una qualsiasi opera pubblica del 50/100%, per le loro campagne acquisti di voti, per le loro ferie pagate, per i loro matrimoni di lusso, per le loro case con vista sul Colosseo, per gli amici e parenti…perché hanno famiglia…al massimo finiscono, dopo pochi giorni in cui appassiscono nelle patrie galere, quasi fossero vicini alla fine della loro spregevole presenza su questa terra, agli arresti domiciliari, in quelle case rubate al popolo, con quei conti correnti sottratti alla comunità ed alle reali esigenze, con quei lussi specchio della loro corruzione.
L’onestà in questo paese non solo è una colpa, ma una specie di gioco masochistico al quale solo i più scemi, tra i quali mi colloco, piace partecipare.
alieni sulla Luna – Sicuramente tutti i lettori, appassionati di UFO e Alieni ricorderanno la famosa astronave extraterrestre fotografata durante la missione APOLLO 20.
Ufficialmente tutte le missioni “Apollo” che hanno portato l’uomo sulla Luna si erano concluse con Apollo 17, ma sembra esistere anche una teoria alternativa che uscì fuori negli ultimi anni; le missioni Apollo potrebbero essere arrivate fino alla numero 20. Le missioni successive sarebbero rimaste top-secret per via dell’obbiettivo da raggiungere, ovvero esplorare un cratere dove era stata avvistata la nave aliena.
Infatti la missione Apollo 20, sarebbe stata quella di esplorare la nave aliena, fotografata sul lato oscuro della luna negli anni precedenti dalla missione Apollo 17.
L’oggetto di 3 km di lunghezza era adagiato sul suolo del nostro satellite probabilmente da molte migliaia di anni, dato che a prima vista presentava fori riconducibili a bombardamenti di asteroidi e strati di polvere lunare depositatasi sulla nave nel corso degli anni. Ma sul nostro satellite non ci sarebbe stata solo una navicella, ma anche una vera e propria stazione spaziale, enorme, delle dimensioni di una città e probabilmente là da milioni di anni. Tutto è cominciato grazie alla rivelazione fatta da William Rutledge, un’astronauta a bordo dell’Apollo 20 che ora vivrebbe sotto copertura.
Apollo 20 fu lanciato il 16 Agosto 1976, a bordo del modulo lunare (identico a quello servito 4 anni prima per la missione che portò l’uomo per la prima volta sulla luna), vi erano l’astronauta William Rutledge, Leona Snyder ed Alexi Leonov, cosmonauta sovietico.
La destinazione della missione era il cratere “Iszak D” che si trova nel lato oscuro della Luna, dove era appunto era adagiata la presunta nave aliena e poco più distante da lì una misteriosa stazione spaziale. La missione durò circa 7 giorni, durante i quali gli astronauti esaminarono le rovine e la nave, scattarono centinaia di immagini e registrarono alcuni video.
Dentro la navicella però ci fu la scoperta più clamorosa, il cadavere perfettamente ibernato di una extraterrestre (femmina) che soprannominarono “monnalisa”. I corpi in realtà sarebbero stati due, ma per motivi di spazio a bordo dell’Apollo-Soyuz e per permettere ai cosmonauti di prendere anche equipaggiamento e apparecchiature dalla nave, un corpo lo lasciarono lì dove era e scelsero quello meglio conservato. Della creatura aliena in questione esiste anche un video che la mostra a bordo del LEM assieme agli astronauti della missione.
L’esistenza di questa nave è avvolta fino ad oggi nel mistero, molti si domandano se sia tutto reale, oppure che sia tutto falso, ma la cosa strana che esplorando la fotografia AS15-P-9625 (Atlas Apollo Images) dimostra l’esistenza della nave spaziale. Cosa dire allora? Speriamo che le missioni spaziali della Cina, possano ulteriormente dare notizie migliori sull’esistenza di questa astronave, che fa parte di una storia che somiglia a quella di un film di fantascienza, ma sappiamo bene che la fantasia a volte diventa realtà.
Cancro – Una delle ultime tendenze nell’ambito della fabbricazione di prodotti di consumo è l’impiego di nano particelle ingegnerizzate, ma ancora molte persone non sono a conoscenza del fatto che consumano e assimilano queste sostanze. La ricerca ha scoperto che alcune nano particelle ingegnerizzate possono essere tossiche e altamente nocive per la salute, sono, infatti, in grado di causare danni alle cellule e al DNA, e possono portare allo sviluppo di diverse tipologie di cancro.
Le Nano-Particelle Ingegnerizzate, causano il cancro e danneggiano il DNA
Le nano particelle sono di dimensioni microscopiche con una dimensione inferiore di 100 nanometri (nm). Concretamente, un foglio di carta è spesso circa 100,000 nm, e un filamento del DNA umano misura circa 2.5 nm di spessore. Le nano particelle ingegnerizzate rappresentano un campo di interesse per la ricerca e lo sviluppo grazie al impiego in materiali di consumo e nella produzione di alimenti, e per la loro potenziale applicazione nel campo elettronico, ottico e biomedico. “Le nanoparticelle sono di grande interesse scientifico in quanto sono effettivamente un ponte fra materiali di massa e strutture atomiche o molecolari.”
Sul mercato, le nanoparticelle possono essere trovate nelle creme solari, giocattoli, vestiti, cibo, medicinali, caramelle, cosmetici, ceramiche, vernici e molti altri prodotti comuni, e sono già una parte onnipresente del nostro ambiente di consumo tossico. Alcuni attivisti del cibo hanno già richiamato l’attenzione sui pericoli legati all’utilizzo di nano particelle diossido di titanio, facendo notare che “la forma del comune agente di ‘schiarimento’ conosciuto come diossido di titanio è in grado di indurre cambiamenti dell’effetto tumorale nelle cellule umane esposte. Il nano titanio è stato trovato in prodotti fabbricati da Jello, Nestlé, M&M’s, Mother’s, Mentos, Albertson’s, Hostess e Kool Aid.
Ricerche precedenti si sono ampiamente concentrate sui danni alle cellule del corpo umano, tuttavia, un nuovo studio attuato dal Massachusetts Institute of Technology e dalla Harvard School of Public Health indicano che particolari nano particelle ingegnerizzate possono direttamente danneggiare il DNA umano. Concetto che dovrebbe fermare immediatamente produttori ed erogatori nell’uso di nano particelle nei prodotti di consumo. I ricercatori hanno scoperto che l’ossido di zinco nelle nano particelle, spesso usati nelle creme solari per bloccare i raggi ultravioletti, danneggiano significativamente il DNA. È stato scoperto che l’argento in nanoscala, aggiunto a giocattoli, dentifrici, vestiti e altri prodotti per le sue proprietà antimicrobiche, produce considerevoli danni al DNA.
Dato il fatto che il tasso di cancro mondiale continua a crescere, e specialmente alla luce della recente previsione del World Health Organization che mostra che il tasso di cancro crescerà in modo sbalorditivo al 57% nei prossimi 20 anni, i risultati ottenuti si presentano estremamente allarmanti.
Gli studi del Massachusetts Institute of Technology e dell’Harvard School of Public Health si sono concentrati su solo cinque nano particelle comunemente usate, ponendo attenzione su come queste particelle siano in grado di causare disordine e mutazione nel DNA umano:
I ricercatori si sono concentrati su cinque tipi di nano particelle ingegnerizzate – argento, ossido di zinco, ossido di ferro, ossido di cerio e diossido di silicio (conosciuto anche come silicio amorfo) – utilizzate a livello industriale. Alcuni di questi nano materiali posso produrre radicali liberi chiamati specie reattive dell’ossigeno, e possono alterare il DNA. Una volta che queste particelle entrano nel corpo, si possono accumulare nei tessuti, causando ulteriori danni.
Nello studio è stato riscontrato che l’ossido di zinco, usato spesso nelle creme solari, e il nano argento produce un tasso più alto di danni al DNA.
…. I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology e dell’Harvard School of Public Health hanno testato gli effetti delle nano particelle su due tipi di cellule comunemente usate per studi di tossicità: una tipologia di cellule del sangue umano chiamate linfoblastoidi, e una linea immortalizzata di cellule ovariche.
L’ossido di zinco e di argento produce danni più gravi al DNA in entrambe le linee cellulari. In una concentrazione di 10 microgrammi per millilitri – una dose non abbastanza alta per uccidere tutte le cellule – queste generano un grande numero di rotture del DNA a singolo filamento.
Il diossido di silicio, che comunemente viene aggiunto nella produzione di alimenti e medicinali, genera danni al DNA di basso livello. L’ossido di ferro e di cerio sono anch’essi portatori di scassa genotossicità.
Questo studio aggiunge una nuova dimensione al crescente concetto dell’uso di nano particelle in quanto la maggior parte delle precedenti ricerche si sono concentrate sui danni alle cellule, ma non sugli effetti che queste particelle hanno sul DNA.
Fino ad ora, la maggior parte degli studi sulla tossicità delle nano particelle si sono concentrati sulla sopravvivenza delle cellule dopo l’esposizione. Molto pochi hanno esaminato la genotossicità, oppure la capacità di danneggiare il DNA – un fenomeno che non porta necessariamente all’uccisione delle cellule, ma che può portare a mutazioni tumorali se i danni non vengono riparati.
Conclusioni
Alcuni ricercatori, fra questi l’autore degli studi del Massachusetts Institute of Technology e dell’Harvard School of Public Health, hanno mostrato preoccupazione riguardo la potenziale tossicità delle nano particelle:
“è necessario monitorare e valutare la tossicità o il rischio che questi materiali possono avere. Esistono tantissime varianti di questi materiali, in differenti dimensioni e forma, e vengono inseriti in tantissimi prodotti,” sostiene Christa Watson, studentessa di post-dottorato alla Harvard School of Public Health. Le nano particelle vengono impiegate in così tanti cibi, medicinali e altri prodotti di uso comune. Noi adesso sappiamo che causano danni al DNA, per cui un’approccio responsabile deve consistere nel monitorare e valutare la loro tossicità?
Esattamente come alimenti genericamente ingegnerizzati, che sono già stati consumati a livello mondiale, è accaduto che i ricercatori abbiano determinato la loro pericolosità per la salute, ma i problemi incontrati nell’eliminare i prodotti dal mercato permette il loro consumo a livello mondiale nonostante le attestate ricerche che indicano la loro pericolosità.
Secondo Tom Philpot, scrittore del Grist in 2010, ‘ Così come per gli organismi geneticamente modificati, la strategia sembra essere: per prima cosa, rilasciare in massa le riserve alimentari; poi, valutare i rischi (se possibile).
Traduzione di Montevecchi Valentina
scritto da Terence Newton
Il 10 aprile 2014 è stata inaugurata a Palazzo Reale la mostra “Bernardino Luini e i suoi figli”. Tra le molteplici opere esposte nelle sale di Palazzo Reale se ne poteva ammirare una intitolata “Sacra Famiglia con Sant’Anna e San Giovannino”; purtroppo quest’opera non farà più parte dell’esposizione. L’Ambrosiana ha infatti deciso di ritirare l’opera “Sacra Famiglia con Sant’Anna e San Giovannino” prestata a Palazzo Reale per la mostra dedicata a Bernardino Luini e i suoi figli.
Ecco come sono andati i fatti: la tela, acquistata dal cardinale Federico Borromeo a una cifra importante e già esposta al Louvre, è stata chiesta in prestito all’Ambrosiana da Jacopo Stoppa e Giovanni Agosti, curatori della mostra “Bernardino Luini e i suoi figli”. Il direttore della Biblioteca acconsente e affida l’opera attribuita a Bernardino Luini ai due curatori. In seguito all’avvenuta consegna i curatori studiano l’opera, la schedano e la attribuiscono non direttamente al Luini ma ai suoi eredi. Senza avvertire l’Ambrosiana cambiano l’attribuzione dell’opera esponendola infatti come opera degli eredi di Luini.
Lo scandalo non avviene però subito: è di solo poco più di una settimana fa la lettera in cui l’Ambrosiana chiede a Palazzo Reale di modificare la targhetta che non segnava come autore direttamente Luini. In seguito al silenzio da parte di Palazzo Reale, gli esperti dell’Ambrosiana accompagnati dalla curatrice onoraria Maria Teresa Fiorio si sono recati a Palazzo Reale, hanno ripreso l’opera staccandola dalla parete e lasciando così vuota una delle sale della mostra.
Molto forti le reazioni da entrambe le parti: l’Ambrosiana afferma che l’opera non era mai stata messa in discussione in tutti questi anni e accusa quindi i due curatori. Agosti e Stoppa, in risposta, affermano che il loro progetto scientifico data il quadro dopo il 1532 e che il tono usato nei loro confronti è offensivo.
Storia di un’opera e della sua attribuzione che divide a metà gli appassionati d’arte. La domanda sorge però spontanea: Come mai i due curatori non si sono preoccupati di parlare dell’attribuzione con l’Ambrosiana prima dell’inizio della mostra? I visitatori sentiranno sicuramente la mancanza di un’opera tanto interessante.
Gli occhiali, progettati presso l’Università di Washington a St. Louis, sono in grado di aiutare i medici a visualizzare le cellule tumorali che assumono un colore bluastro, quando il chirurgo guarda attraverso gli occhiali intelligenti.
L’invenzione, che non ha ancora ricevuto un nome, è stata usata per la prima volta Lunedi 10 Febbraio 2014 durante l’intervento di asportazione di un tumore maligno.
“Siamo nelle prime fasi di questa tecnologia che sarà soggetta a perfezionamento con ulteriori studi e prove, ma sicuramente siamo entusiasti dei potenziali benefici per i pazienti affetti dalle neoplasie“, ha detto Julie Margenthaler medico chirurgo che ha eseguito uno dei primi interventi chirurgici con gli occhiali High- Tech.
“Immaginate cosa si potrà fare con questi occhiali. Si potrà eliminare la necessità di effettuare successive operazioni, che sono spesso associate con il dolore, il disagio e l’ansia per i pazienti“, ha commentato Marghenthaler.
Gli occhiali sono stati sviluppati di recente (ma ancora in fase di test) e funzionano mandando raggi al tessuto in corso di intervento chirurgico. L’idea è che alla paziente prima dell’intervento venga iniettato un agente di contrasto che colora solo le cellule tumorali, che mandano una luce fluorescente in risposta agli infrarossi.
In questo modo per i chirurghi sarebbe possibile rimuovere con esattezza tutto il tumore e quindi ridurre il rischio di una seconda operazione. Gli occhiali sono stati ovviamente testati su animali in un lavoro pubblicato sul Journal of Biomedical Optics. Adesso è in programma di testarli su altre pazienti con cancro al seno e su pazienti con melanoma.
Bio – Proprio in questi giorni stiamo assistendo ai risultati delle indagini dei NAS nel tema degli alimenti. Le notizie fanno davvero accapponare la pelle.
Con i miei studi in Produzioni Animali presso l’Università di Agraria di Firenze, mi sono trovato ad approfondire il tema dell’alimentazione e la chimica organica che la concerne.
Per chi ha un pò di nozioni a riguardo, leggere le etichette dei cibi del supermercato ha un effetto straziante. Nel 2011 provai per un periodo a non mangiare niente di tutto ciò, ma dopo due mesi mi accorsi che non mangiavo più nulla perché tutto, oggi, contiene conservanti e “ingredienti” chimici. Come affrontare il problema?
Non penso sinceramente che si possa affrontare in modo categorico. Dovremmo tornare a fare la pasta fatta in casa, il pane casereccio, allevare noi stessi vitelli e galline e coltivare piantagioni di grano, orzo o un semplice orto da giardino. Ma la globalizzazione, il caos della città, la mancanza di verde e la vita moderna non ce lo permettono. Possiamo solo essere “meno vittime” di questo sistema che da decenni occlude come una tenia la nostra corretta vita fisiologica.
Il tema della biodiversità è attualissimo e considerato di grande rilievo da tutti i governi del mondo. Ma la speculazione in questo mercato è ancora altissima e il non-bio non fa altro che arricchire le tasche di molti produttori. Dobbiamo saper scegliere ciò che va a contatto col nostro organismo: dal cibo alla cosmetica, dall’aria che respiriamo agli oggetti che teniamo in mano ogni giorno, da ciò che mettiamo indosso a ciò che beviamo.
Noi siamo ciò che mangiamo, o in linea generale ciò che facciamo nostro. La pelle, ad esempio, la parte più periferica del nostro corpo, è la prima vittima dei cambiamenti climatici, dei raggi UV, dell’inquinamento e in seconda linea anche di ciò di cui ci nutriamo.
Curarla e preservarla con metodi naturali è di fondamentale importanza. Usare prodotti dermo-cosmetici totalmente naturali è la prima regola per un buon trattamento del nostro derma.
Già da qualche anno, sono stati studiati ed analizzati molti prodotti naturali che mantengono o coadiuvano la naturale e fisiologica vita della pelle. Uno di questi è la bava di lumaca. Questa, dal punto di vista organico, è molto simile al derma umano e contiene principi attivi di grande importanza per il suo benessere.
È composta da mucopolisaccaridi (utili per l’idratazione), collagene (principale proteina del derma), allantoina (conosciuta per le sue proprietà cicatrizzanti), acido glicolico (esfoliante), elastina (proteina del derma fondamentale per la sua elasticità), peptidi naturali con azione disinfettante (oltre ad offrire un miglioramento del turnover cellulare, forniscono una barriera preventiva alla diffusione dei microrganismi esterni che possono alterare l’equilibrio della pelle), vitamine A-C-E (antiossidanti, aiutando la produzione di collagene e ritardano il processo di senescenza delle cellule). La bava di lumaca esercita sulla pelle una naturale azione esfoliante, permettendo una forte manovra nutritiva, una graduale sostituzione delle cellule morte e favorendo così una eccezionale azione rigenerante e riparatrice dei tessuti.
I costituenti di questo prezioso “gel naturale” rappresentano una straordinaria combinazione di sostanze biodisponibili, in grado di contrastare gli inestetismi cutanei più frequenti, come: rughe, smagliature, acne, macchie della pelle, cicatrici, arrossamenti, eritemi solari, pizzichi di insetti, ematomi, infiammazioni cutanee, e molto altro.
In commercio si trovano molti prodotti composti da bava di lumaca, tra cui Elicina ed Epoke, ma solo BioHelix (casa totalmente italiana) ha un’INCI degno di nota: la crema, il gel e il contorno occhi non sono liofilizzati (cioè la bava non è mescolata con acqua) e hanno un’altissima percentuale di bava di lumaca estratta in modo naturale. La crema contiene l’84% di bava di lumaca, il contorno occhi il 90% e il gel addirittura il 95%.
Al contrario di altre case produttrici (che lo fanno con macchinari di metallo) la BioHelix raccoglie la bava di lumaca in delle vasche di legno dove il personale addetto massaggia dolcemente le lumache fino a far secernere la loro preziosa mucosa.
Ad oggi BioHelix è la migliore casa produttrice di dermo-cosmetici naturali presenti sul mercato e i suoi prodotti sono notificati presso il Ministero della Salute.
Dal mese di Gennaio 2014, il Ministero della Salute della Guinea ha documentato 122 casi di infezione da virus simile a Ebola. 78 persone sono morte ma il numero dei decessi è destinato ad aumentare. La febbre emorragica dell’Ebola è stata confermata nella capitale – la città di Conakry.
Così, il virus è stato localizzato per la prima volta in una grande città che conta circa 2 milioni di persone.
Michael Van Herp, un rappresentante di “Medici senza frontiere” ha dichiarato: “Abbiamo a che fare con il ceppo più aggressivo di Ebola, si chiama” Zaire“. Questo ceppo uccide 9 casi su 10.“
Il coordinatore locale di Medici senza frontiere, Mariano Lugli, anche lui ha messo in evidenza la grave espansione della febbre emorragica: “Ci troviamo di fronte a un’epidemia di dimensioni mai viste in relazione alla distribuzione dei casi sul territorio – ha sottolineato – con molte città colpite nel Sud e casi nella Capitale”. L’organizzazione dei Medici senza frontiere è intervenuta in quasi tutte le epidemie conclamate da virus Ebola degli ultimi anni – ha spiegato Lugli – ma erano molto più concentrate e riguardavano luoghi più isolati. Stavolta i casi sono disseminati in un’area molto vasta e ciò complica moltissimo il lavoro delle organizzazioni che stanno cercando di bloccare l’epidemia. In Guinea la febbre emorragica virale ha colpito 122 persone da gennaio; la metà dei morti abitava nella capitale, Conakry, e l’altra metà in due città del Sud, Gueckedou e Macenta. Numerosi altri casi sospetti, alcuni dei quali mortali, sono stati segnalati in Liberia e in Sierra Leone, Paesi confinanti con la Guinea. E due dei casi registrati in Liberia sono risultati contagiati da Ebola.
Questo virus è altamente contagioso e mortale nella maggior parte dei casi. Si trasmette per contatto diretto con sangue, liquidi biologici e tessuti di soggetti infettati, uomini o animali, vivi o morti che siano. Secondo il governo della Guinea, il virus individuato nel Paese è “di tipo Zaire, la forma più aggressiva e la più mortale delle cinque varianti della famiglia di filovirus che provocano l’Ebola”.
In Antartide è già iniziato il collasso della calotta glaciale occidentale (il cosiddetto Wais, Western Antarctic Ice Sheet): il processo di scioglimento ha ormai superato il punto di non ritorno e, se dovesse propagarsi all’intera area, potrebbe causare un innalzamento del livello dei mari pari a 3-4 metri nell’arco dei prossimi secoli.
A lanciare l’allarme sono due studi: il primo è pubblicato sulla rivista Science dai ricercatori dell’università di Washington, mentre il secondo, condotto dalla Nasa in collaborazione con l’università della California ad Irvine, è stato presentato durante una conferenza stampa e sarà pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters.
Entrambe le ricerche hanno focalizzato la loro attenzione su una zona molto particolare della calotta glaciale occidentale, ovvero lungo la costa di Amusden. Qui si trova il ghiacciaio Thwaites, il ‘cardine’ dell’intero sistema Wais che, secondo i ricercatori, ha già iniziato a collassare così come molti altri ghiacciai vicini. I rilievi topografici fatti nell’ambito dell’operazione IceBridge della Nasa dimostrano che il ghiacciaio Thwaites ha ridotto la sua elevazione di diversi metri all’anno superando il punto di non ritorno.
Secondo le simulazioni, infatti, la perdita di ghiaccio continuerà nel corso del prossimo secolo con una velocità piuttosto modesta, ma tra 200-500 anni accelererà in maniera repentina, appena la linea di confine tra ghiaccio e terra sarà arretrata fino alle regioni più profonde del bacino. La scomparsa del ghiacciaio Thwaites potrebbe determinare un innalzamento dei mari di circa 60 centimetri. Il collasso potrebbe poi propagarsi alle aree adiacenti minando gran parte della calotta che ricopre l’Antartide occidentale.
Base aliena – Il filmato che vi presentiamo oggi sta facendo il giro del web e riguarda l’intensa attività UFO registrata nella collina di Marabamba che si trova nelle vicinanze di Huanuco, una cittadina del Perù.
In un servizio presentato nella trasmissione EL Dominical del Canale TV Panamericana, vengono intervistati alcuni ricercatori, giornalisti e skywacther, che si sono avventurati sulle colline di Marabamba lo scorso 4 Maggio 2014 per documentare l’intensa attività UFO.
Il team composto dal giornalista Cristian Baio, ha potuto registrare spettacolari immagini che riguardano appunto decine di sfere di luce che stazionano sul terreno e volano a bassa quota, proprio sul Cerro di Marabamba, cui nelle vicinanze è presente il sito archeologico di importanza storica, ovvero quello di Quilla Rumi.
In questo sito archeologico sono state ritrovate antiche pitture rupestri che potrebbero rappresentare un eventuale contatto extraterrestre (paleocontatto) avvenuto migliaia di anni fa.
Non a caso proprio in queste zone ci sono state decine e decine di avvistamenti UFO, tutti documentati da video e fotografie.
Anche il canale TV Tercer Milenio del giornalista Jaime Maussan, si è interessato a questa incredibile località, dove appunto si presume che ci sia una base aliena, forse nascosta tra le colline.
Guardate i filmati!
Google Earth è un globo virtuale, dove la mappa della Terra è data dalla sovrapposizione di immagini satellitari, fotografie aeree e un sistema di informazione geografica (GIS). Ed è pieno di stranezze, alcune con le coordinate qui sotto.
Triangolo gigante: 33.747252 – 112.633853 Wittmann, Arizona, USA
Aereo arcobaleno: Cathy Terrace Englewood Cliffs, New Jersey, USA
Il guardiano delle Badlands: 50° 0’38.20″N – 110° 6’48.32″W Walsh, Alberta, Canada
Simbolo di Batman: 26.357896 – 127.783809 Okinawa, Japan
Edificio fallico: 41.84201 – 89.485937 Dixon, Illinois, USA
Volto da scimmia: 65.476721 – 173.511416 Russia
Foresta a forma di chitarra: 33.867886 – 63.987 Córdoba, Argentina
Grandi labbra nel deserto: 12°22’13.32″N – 23°19’20.18″E Sudan
Ippopotami: 6°53’53.00″S – 31°11’15.40″E Katavi National Park, Tanzania
Logo di Fierfox: 45° 7’25.87″N – 123° 6’48.97″W Dayton, Oregon, USA
Mandria di bufali: 4°17’21.49″S – 31°23’46.46″E Kigosi Game Reserve, Tanzania
Misterioso sentiero: 40.452107 – 93.742118 China
Relitto navale con alberi: 33.836379 – 151.080506 Homebush Bay, Sydney, Australia
Misteriosa spirale: 27°22’50.10″N – 33°37’54.62″E Red Sea Governorate, Egypt
Disegno misterioso: 37.629562 – 16.849556 Nevada, USA
Fukushima – Il 98% dei fondali della California è cosparso di creature marine morte.
I media non lo hanno ancora diffuso, ma quanto sta accadendo nell’oceano californiano è sconvolgente.
La notizia è stata lanciata da National Geographic: fino a Marzo 2012 solo l’1% dei fondali del suddetto oceano era composto da creature defunte.
Da Luglio di quest’anno si parla invece del 98%.
E’ come se l’intera area si fosse trasformata in una sorta di cimitero marino, brulicante di cadaveri in decomposizione.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences, non ha ancora dimostrato alcuna correlazione con Fukushima, ma non è difficile immaginare uno stretto legame tra i due avvenimenti, anche perché negli ultimi 24anni non si era mai verificato nulla del genere. La zona analizzata è la stazione M, che si trova a 145 miglia al largo tra le città californiane di Santa Barbara e Monterey.
Sembra che i governi e i media vogliano che noi tutti dimentichiamo Fukushima ed il catastrofico danno ambientale che ha procurato al nostro pianeta.
Ma non potranno coprire la verità per sempre: la vita umana è strettamente legata alla salute degli oceanied in particolar modo all’ossigeno che la vita marina crea e rilascia nella nostra atmosfera.
A San Francisco, 1000 persone hanno allineato i loro corpi per scrivere sulla spiaggia “ FUKUSHIMA IS HERE ” ed essere fotografati dal cielo.
In un’intervista rilasciata nel 2007 all’emittente televisiva Democracy Now, l’ex generale statunitense Wesley Clark ha dichiarato che le recenti guerre degli Stati Uniti sono state pianificate in anticipo.
Clark ha citato un documento, Rebuilding America’s Defenses, prodotto dal think tank PNAC nel 2000.
In esso viene descritto un piano volto a consolidare l’egemonia statunitense attraverso degli interventi militari in quei paesi considerati una minaccia per tale egemonia, dall’Iraq alla Siria.
Il PNAC:
Il PNAC è un’istituto di ricerca con sede a Washington creato nel 1997 e considerato come la base intellettuale del movimento “neocon“, area che ha egemonizzato il partito repubblicano e che è stata molto influente durante la presidenza di George W. Bush. Tra i membri fondatori del gruppo spiccano Donald Rumsfeld, già segretario alla difesa di Bush e Dick Cheney, vicepresidente dello stesso.
L’attuale dirigente è il giornalista ed analista politico Wiliam Kristol, commentatore fisso di Fox News e editorialista del New York Times nonché fondatore del settimanale politico The Weekly Standard.
Il padre, Irving Kristol, è considerato come il padre fondatore dello stesso movimento neocon.
Irving Kristol inizialmente era un militante e intellettuale trotskista e liberal, e scontento delle politiche allora dominanti nel partito democratico aveva deciso di cambiare strada fondando, con altri intellettuali della stessa area, quello che lo scrittore e attivista politico socialdemocratico Michael Harrington ha chiamato “neoconservatorismo“.
Kristol è stato anche membro del Council of Foreign Relations, uno dei gruppi di potere più influenti in USA e nel mondo.
Lo scontro di civiltà
Un’altra importante personalità che avrà un forte influsso nella nascita del movimento neocon è il politologo Samuel Huntington, allievo di Leo Strauss (altro personaggio fondamentale per i neocons), tra i fondatori della famosa rivista “Foreign Policy” e anch’esso proveniente dalle fila della sinistra liberal.
Huntington è anche uno degli autori del rapporto, “The Crisis of Democracy“, scritto per la famigerata Commissione Trilaterale, uno dei gruppi di potere più influenti negli USA e in Europa.
Huntington ha anche coniato la teoria dello “scontro di civiltà” e l’affermazione della presunta superiorità dell’Occidente moderno (guidato da USA e Israele) sull’Europa e sul resto del mondo. Fondamentale nel pensiero neocon è l’ultrasionismo e l’islamofobia, dove l’Islam (non importa se moderato o radicale) è visto di per sé come un problema. Vicini al pensiero neocon sono anche personaggi come i giornalisti Bernard Henry Lévi e Daniel Pipes, quest’ultimo membro anche del Council of Foreign Relations.
Alcune di queste idee (sopratutto di Pipes, citato più volte dallo stesso nel suo manifesto) hanno influenzato profondamente il terrorista norvegese Anders Breivik.
L’occidentalismo, o meglio l’atlantismo è uno dei punti cardine del pensiero neocon.
Gli ideologi neocons considerano la società occidentale moderna come superiore rispetto al resto del mondo, e il sistema politico tipico di essa, la liberaldemocrazia, come l’unico modello possibile e auspicabile. In questo sono molto vicini alle tesi di Francis Fukuyama, il politologo autore del best seller “La Fine della Storia e l’ultimo uomo“.
Guerra permanente
I neocons sostengono inoltre che la liberaldemocrazia deve essere esportata manu militari in tutto il mondo, seguendo il principio machiavellico che qualunque mezzo deve essere adoperato per raggiungere un preciso fine.
Su questo punto c’è una forte influenza del pensiero trotskzista della “rivoluzione permanente“, non un caso visto che praticamente quasi tutti i fondatori di tale movimento erano trotskizisti essi stessi.
Ogni nazione non conforme al modello prestabilito viene considerata un potenziale pericolo, e da qui la definizione di “stati canaglia” affibbiata a qualunque stato considerato un’ostacolo per l’imperialismo statunitense.
Per giustificare gli attacchi a qualunque “stato canaglia” si fa ampio ricorso, grazie ai mass media, alla retorica dei diritti umani, mentre nella realtà ciò che importa veramente agli States, sono gli interessi economici e geopolitici.
Difatti, se tenessero tanto ai diritti umani, come si spiega che paesi come la Libia e la Siria sono “stati canaglia” mentre l’Arabia Saudita e il Bahrein sono da considerarsi “amici”?
Come per Trotsky e i suoi seguaci il socialismo doveva essere esportato in tutto il mondo, così per i neocons è per la democrazia, che però non va intesa nell’accezione originaria di “governo del popolo”.
Il Nuovo Ordine Mondiale
Huntington è in parte critico della democrazia comunemente intesa, e nel rapporto “The Crisis of Democracy” afferma che “il funzionamento efficace di un sistema politico democratico richiede, in genere, una certa dose di apatia e disimpegno da parte di certi individui e gruppi,ciò è intrinsecamente antidemocratico, ma ha anche costituito uno dei fattori che hanno consentito alla democrazia di funzionare efficacemente“.
La sua visione è molto vicina a quella del noto pubblicista Edward Bernays, considerato come l’inventore della moderna manipolazione di massa. La concezione della democrazia secondo Bernays è che:
“La manipolazione consapevole e intelligente delle opinioni e delle abitudini organizzate delle masse costituisce un importante elemento di una società democratica. Coloro i quali manipolano questo impercettibile meccanismo sociale formano un Governo invisibile che costituisce il vero potere esecutivo del Paese. Noi siamo governati, le nostre mentalità plasmate, i nostri gusti modellati, le nostre idee suggerite in gran parte da gente di cui non abbiamo mai sentito parlare. Questo è il logico risultato del modo in cui la nostra società democratica è organizzata“.
Insomma: una sorta di “neofeudalesimo” tecnocratico sarebbe la soluzione migliore.
Per dirla in poche parole: il Nuovo Ordine Mondiale.
Ed è questo a cui serviva il progetto neocons e del PNAC.
Difatti dal caos scaturito dallo “scontro di civiltà” evocato dal PNAC, nascerà un nuovo ordine a livello internazionale.
L’11 settembre 2001
Il tragico evento dell’ 11 settembre 2001 può essere considerato come uno dei primi passi verso questo nuovo ordine mondiale.
L’11/9 è stato il casus belli, la “nuova Pearl Harbor” di cui gli stessi membri del PNAC avevano scritto un’anno prima dei tragici fatti.
L’11/9 è stato utilizzato per promuovere gli interventi militari in Iraq e Afghanistan, e tutto ciò era già stato pianificato, così come la guerra in Libia,in Siria e con l’Iran, solo che con questi ultimi due per ora c’è stato un freno per via dell’influenza di Russia e Cina, che secondo alcuni opinionisti sono l’altra faccia del Nuovo Ordine Mondiale.
Conclusione
Il PNAC e l’ala neocon sono stati indubbiamente dei forti strumenti per imporre il Nuovo Ordine Mondiale.
Non bisogna dimenticare però che anche l’area “avversa”, quella cosiddetta liberal, è usata per gli stessi motivi. Tanto per citare qualcuno, una delle personalità più influenti dell’élite, Zbigniew Brzezinski, è la “mente” che sta dietro l’ascesa e il consolidamento del potere di Obama e dell’area liberal, insieme al famigerato speculatore George Soros e tanti altri.
Non bisogna dimenticare che sia Brzezinski che Huntington o altre personalità influenti come Henry Kissinger, sono membri della Trilateral e di altri gruppi di potere il cui fine è il raggiungimento del Nuovo Ordine Mondiale che si baserà su un’unico stato mondiale e totalitario guidato dai potentati finanziari e industriali (l’imperialismo USA è solo uno strumento come tanti).
Tral’altro è interessante sapere che tra i cofondatori della Trilateral ci sono sia il “democratico” Brzezinski che il “repubblicano” Kissinger, insieme al banchiere e petroliere David Rockefeller.
Difatti la politica ufficiale è perlopiù un teatrino e sia la “destra” che la “sinistra” sono due facce della stessa medaglia.
Praticamente la politica ufficiale non è nient’altro che un’arma di distrazione di massa, la quale serve a dividere i cittadini su determinate questioni, mentre non viene messo mai in discussione il potere da cui dipendono praticamente tutte (o quasi) le forze politiche principali (e non).
Intanto, mentre gli individui si scannano tra loro su chi è più di “sinistra” o di “destra”, il progetto del Nuovo Ordine Mondiale continua indisturbato.
Un nuovo filmato è emerso on-line e mostra un UFO che fuoriesce dal vulcano Popocatepetl in pieno giorno alle 08:18 del 9 Giugno 2014.
Il misterioso oggetto scuro ben visibile nel video, trasmesso attraverso le telecamere del CENAPRED, fuoriesce a velocità impressionate verso l’alto, proveniente dalla bocca del vulcano. Poi ad un certo punto si può osservare come l’UFO, dal suo volo in orizzontale, effettua una virata ad angolo retto verso il basso, prima di scomparire in lontananza.
Questa non è la prima volta e sicuramente non sarà l’ultima come questo vulcano possa regalare strabilianti immagini di avvistamenti UFO, oltre ad essere al primo posto, per essere uno dei luoghi con maggiore intensità di avvistamenti UFO nel Messico e nel mondo.
Pomigliano – Tutti assieme e tutti coinvolti, dalla giunta regionale ai sindacati firmatari di tutti gli accordi (Fim, Uilm, Fismic), in un vero e proprio “piano” di dismissioni mascherato, che permettesse all’azienda ogni azione nei confronti dei suoi dipendenti, sino ad un vero e proprio stalking professionale, fatto di continui rinvii del rientro ad un lavoro che non c’è più e continue riconferme di una cassa integrazione senza fine.
Questo ed altro nella denuncia presentata alla Procura di Nola dal sindacato Slai cobas, un vero e proprio dossier che ripercorre le tappe dei vari, e mai realizzati, piani industriali di Marchionne, gli esborsi di denaro pubblico concessi, la creazione del “polo di eccellenza” di Nola, dove in effetti venivano “deportati” gli operai sindacalizzati o infortunati, per essere, col tempo, definitivamente licenziati.
Due suicidi, decine di tentativi di togliersi la vita, nel silenzio dei media, pronti a mettere l’accento più sulla rabbia e sulla protesta di piazza, che a denunciare, come una corretta informazione avrebbe l’obbligo di fare, quel furto di risorse pubbliche che Fiat ed istituzioni hanno nei fatti operato nel tempo, complici, in tutti i sensi, del ridimensionamento produttivo e dei diritti degli operai, operato nello stabilimento di Pomigliano.
Un centinaio di questi operai davanti alla regione Campania, accolti, dopo trattativa con forze dell’ordine, pronte a difendere chi ruba vita e futuro ai cittadini, nelle stanze inutili di istituzioni sorde. Che il polo di Nola sia una vera e propria truffa ai danni dello Stato, e, soprattutto, di quegli operai che speravano di tornare al lavoro, ormai è chiaro anche alle pietre, meno a chi nasconde i propri accordi sottobanco dietro il velo di un “interesse generale” che mai sfiora, neanche per sbaglio, quello di chi vive di lavoro onestamente.
Risposte?…un impegno a trasmettere gli atti al Ministro dello sviluppo economico, con il conseguente e scontato silenzio sulle responsabilità dirette di quelle parti istituzionali che avrebbero dovuto controllare e validare gli esborsi della collettività per progetti sistematicamente rivelatisi fallimentari.
Siamo difronte ad una operazione parassitaria, che lede gli interessi pubblici – scrive lo Slai cobas nel suo comunicato stampa – proprio alla stregua dei prevedibili fallimenti (e corruzioni diffuse ndr) di quelle grandi opere, Mose, Expo, TAV, che fanno il paio con le scandalose, ed infruttuose, privatizzazioni pubbliche di questi ultimi anni, come Alitalia, Ilva, Alfa Romeo.
Sistema ormai collaudato di spreco senza fine delle risorse pubbliche, di intrecci tra forze politiche ed industriali capaci solo di attingere ai finanziamenti statali senza essere mai in grado né di rilanciare l’occupazione né, meno che meno, migliorare la qualità della produzione, il tutto con l’avvallo di quei sindacati responsabili primi del lento ed inesorabile furto dei diritti sacrosanti di chi lavora.
Sarebbe ora di dire basta, ora che la classe dirigente di questo paese si assumesse le responsabilità del suo fallimento, invece la farsa continua. 250 schiavi “danzanti”, tra operai, impiegati e dirigenti aziendali, corrono a Roma, in permesso retribuito, per “donare” una Panda a Papa Francesco…sorrisi, telecamere, strette di mano, come se nulla fosse successo…Maria e Pino solo danni “collaterali” della grande truffa a marchio Fiat.
Scie chimiche – Come pubblicato dal quotidiano “ilMattino” e riportato dal sito web tankerenemy.com, in provincia di Belluno si stanno diffondendo focolai di una polmonite anomala, i cui sintomi sono per lo più quelli descritti dal Dottor Leonard Horowitz, il medico statunitense che ha coniato l’espressione “influenza chimica” per designare una varietà di sindromi provocate direttamente o indirettamente dalle irrorazioni.
Le chemtrails – scirve la giornalista Eleonora Scarton del IlMattino.it – da un lato deprimono il sistema immunitario, rendendo l’organismo vulnerabile a molte patologie, dall’altro contengono o veicolano microorganismi all’origine di varie infezioni batteriche. Anche le sempre più frequenti micosi dipendono in gran parte dalla geoingegneria clandestina, poiché nei serbatoi degli aerei, dai cui carburanti provengono i filamenti, tendono a proliferare le spore fungine.
Una polmonite atipica ha colpito il Feltrino, insinuandosi nelle persone in maniera subdola. “Non tutte le polmoniti sono uguali – spiega il primario di Pneumologia dell’A.S.L. 2, Franco Maria Zambotto – quella classica è nota a tutti e si manifesta improvvisamente con tosse, malessere e febbre molto alta. Il medico, durante la visita, riesce a sentire rumori polmonari e così elabora la diagnosi che va confermata con una radiografia”.
In questi ultimi tempi, però, alla normale polmonite si è affiancata anche una forma “atipica” che quest’anno sembra avere conosciuto un picco particolare, causato dai forti sbalzi termici (sic). “In questo caso – prosegue Zambotto – le persone colpite manifestano malessere generale, dolori ossei e muscolari simili a quelli causati dall’influenza, tosse secca e non catarrosa, con febbre non sempre alta”.
Le scie chimiche distruggono la vostra funzione immunitaria. Ammentiamo che nel corso degli ultimi 10 anni, Horowitz è diventato un’autorità controversa nel sistema medico statunitense. Con una formazione universitaria di ricercatore medico, Horowitz di 48 anni, accusa che alcuni elementi del governo degli Stati Uniti che cospirano assieme alle principali aziende farmaceutiche per ridurre ampi segmenti della popolazione all’infermità.
I media riportano che i pronto soccorso degli ospedali sono oberati da pazienti che soffrono di una strana infezione delle vie respiratorie superiori che non sembra essere provocata da un virus. Stanno inoltre segnalando che si tratta di una influenza “misteriosa” e che i consueti vaccini contro l’influenza sono inefficaci.
“Questo è tutto una sciocchezza, un falso”, dice il Dott. Leonard Horowitz. “Il fatto della questione è che abbiamo visto questo tipo di epidemia per la prima volta tra la fine del 1998 e l’inizio del 1999. Le persone sono state affette, con forte tosse, da questa malattia bizzarra che non sembra seguire l’insorgenza logica virale o batterica o rappresentare un periodo di transizione.
Se fosse davvero un’infezione batterica o virale, avrebbe causato la febbre, ma non è stato così. E’ durata per settimane, se non mesi. Congestione sinusale, drenaggio del setto nasale, tosse, stanchezza, malessere generale. Le persone si sono sentite ‘spente’. Il Research Institute of Pathology delle Forze Armate ha registrato un brevetto per un micoplasma patogeno che causa questo tipo di epidemia. È possibile visualizzare il report dei brevetti nel libro: codici per l’Apocalisse biblica. Il micoplasma non è in realtà un fungo, non è proprio un batterio e non è proprio un virus. Non ha una parete cellulare. Va in profondità nel nucleo cellulare rendendo così molto difficile elaborare una risposta immunitaria contro di lui. Si tratta di una relazione di un brevetto per un’arma biologica che spiega come provocare infezioni croniche delle vie respiratorie superiori che sono praticamente identiche a quello che si sta riscontrando in questo momento.”
“Credo che le scie chimiche siano responsabili di una intossicazione chimica pubblica, che sarebbe poi in grado di causare una soppressione immunitaria generale, a basso o alto grado, a secondo dell’esposizione. La disfunzione del sistema immunitario mette le persone nella condizione di diventare sensibili alle infezioni opportunistiche, come questa di micoplasma ed altre infezioni opportunistiche “, così dice il Dr. Horowitz.
Ho iniziato a studiare le scie chimiche, quando sono state spruzzate sopra la mia casa nell’Idaho del Nord. Ho preso alcune immagini e poi ho contattato la Environmental Protection Agency dello stato che era all’oscuro dell’operazione così come l’Air Force. Mi hanno messo in contatto con il Centers for Disease Control, reparto di Tossicologia, e dopo circa una settimana ho ricevuto una lettera da uno dei loro principali tossicologi che affermava che, in effetti, era stata rilevata una certa quantità di dibromuro di etilene nel carburante degli aerei.
Il Dibromuro di etilene è un noto agente cancerogeno chimico per gli umani che è stato rimosso dalla benzina senza piombo a causa dei suoi effetti cancerogeni. Ora improvvisamente è apparso nei residui di carburante che ad alta quota gli aerei militari emettono!” Il Dibromuro di etilene, che è venuto fuori dai carburanti per jet, causa immunosoppressione e indebolimento del sistema immunitario delle persone. Poi ti viene un microbo, un micoplasma oppure un fungo che ti causa una malattia delle vie respiratorie superiori. Improvvisamente si sviluppa una infezione batterica secondaria. Poi vieni colpito con antibiotici e gli antibiotici causano acidità nella chimica del vostro corpo, così ora puoi riscontrare eruzioni cutanee ed altri inconvenienti, il fegato si riempie di tossine che fuoriescono attraverso la pelle tramite eruzioni cutanee e si notano reazioni bicolore associate con altri prodotti chimici. Ho colleghi nelle Bahamas, alle Bermuda, a Toronto, nel British Columbia che segnalano tutti la stessa ‘semina’ bizzarra dell’atmosfera. Ciò che sta accadendo è solo spregevole.
Tutto ad un tratto gli esseri umani sono completamente fuori equilibrio e vengono infettati da due, tre o quattro microbi e co-fattori ed inoltre intossicati da una varietà di diverse sostanze chimiche … e qualcuno sta per essere considerato come malato cronico.
Avvistameto ufo – La mattina del 7 Giugno 2014 moltissimi ragazzi che si trovavano all’interno di un campo di gioco di una scuola nel quartiere popolare del Bronx (che è uno dei cinque borough in cui è divisa la città di New York ed è situato a nord di Manhattan) hanno assistito ad un avvistamento UFO.
Due, forse tre oggetti misteriosi di colore bianco (autoluminsescenti) hanno sorvolato i cieli del Bronx facendo rimanere basiti tutti i ragazzi che assistevano al fenomeno.
Gli UFO avvistati da decine di ragazzi, ruotavano su se stessi cambiando posizione mentre volavano all’altezza delle nuvole.
A volte sembravano unirsi tra loro in un unico coropo, per poi suddividersi in due tre parti. Sicuramente ci troviamo davanti ad un fenomeno che riguarda le famose EBANI, corpi biologici che spesso vengono avvistati in tutto il mondo e che appunto hanno questa peculiarità, di essere Mutaforma.
Un tubo lungo 30 centimetri che permette di scoprire i tumori non appena cominciano a formarsi. Una sonda elettromagnetica che vede qualsiasi infiammazione dei tessuti. Un esame che dura appena 2-3 minuti, non è invasivo, non provoca dolore o disagi al paziente, e fornisce immediatamente la risposta.
Un test innocuo, ripetibile all’infinito e senza togliersi i vestiti, che ha una precisione diagnostica come minimo del 70% ma, se eseguito da mani esperte, può arrivare anche al 100% di attendibilità. Uno strumento rivoluzionario, poco ingombrante, portatile, che si può usare ovunque e che non necessita di mezzi di contrasto radioattivi, lastre fotografiche o altro materiale di consumo.
Un’apparecchiatura che si compra, anzi si comprava, con 43.000 euro più Iva, contro i 3-4 milioni di euro di una macchina per la risonanza magnetica, i 2 milioni di una Pet e il milione e mezzo di una Tac, tutt’e tre con costi di gestione elevatissimi.
Allora chi e perché ha paura del bioscanner, nome commerciale Trimprob? Non certo i potenziali pazienti, che potrebbero individuare per tempo la malattia. Non certo il ministero della Salute, che lo ha inserito nel repertorio dei dispositivi medici del Servizio sanitario nazionale. Non certo il professor Umberto Veronesi, che lo ha sperimentato nel suo Istituto europeo di oncologia di Milano e ne ha decantato la validità. Eppure la Galileo Avionica, società del colosso Finmeccanica, ha annunciato la chiusura della Trim Probe Spa, l’azienda che lo produceva e lo commercializzava, messa in liquidazione in quanto ritenuta non più strategica nell’ambito di un gruppo internazionale specializzato nei mezzi di difesa militare.
Questa è l’infelice historia di un cavaliere d’altri tempi, il professor Clarbruno Vedruccio, 54 anni, l’inventore del bioscanner, laureato in fisica e in ingegneria elettronica negli Stati Uniti, già collaboratore dell’Istituto di fisica dell’atmosfera del Cnr a Bologna e docente di metodologia della ricerca all’Università di Urbino, che nei tempi presenti avrebbe meritato i premi Nobel per la fisica e la medicina fusi insieme, se solo il mondo girasse per il verso giusto, e invece è costretto a prosciugare il conto in banca per tutelare la sua invenzione.
Vedruccio è arrivato al bioscanner per puro caso, mentre stava fornendo tecnologia militare avanzata ad alcuni reparti d’élite delle nostre forze armate. Pur di non lasciarsi sfuggire un simile cervello, nel 2004 i vertici della Marina hanno rispolverato la legge Marconi del 1932, così detta perché fu creata su misura per Guglielmo Marconi, l’inventore della radio, che minacciava di passare armi e bagagli agli inglesi. Arruolato «per meriti speciali» nella riserva selezionata, con decreto del presidente della Repubblica, l’Archimede Pitagorico è diventato capitano di fregata ed è stato assegnato all’ufficio studi del Comando subacquei e incursori alla Spezia. Ha anche partecipato con l’Onu alla missione di pace Leonte in Libano, dove s’è guadagnato un encomio.
Quando nel 2004 una serie di fenomeni impressionanti – elettrodomestici che prendevano fuoco, vetri delle auto che esplodevano, bussole che impazzivano, cancelli automatici che si aprivano da soli – sconvolse la vita di Caronia, nel Messinese, la Protezione civile chiamò Vedruccio per trovare il bandolo della matassa. Lo studioso accertò che il paesino dei Nebrodi veniva colpito da fasci di radiazioni elettromagnetiche con particolari caratteristiche. Se oggi gli chiedi chi fosse a emetterle, si limita a tre parole: «Non posso rispondere».
Com’è possibile che l’Italia non riesca a sfruttare l’invenzione di un italiano?
Chiedendo all’inventore se si fosse mai pentito di non esser rimasto negli Stati Uniti lui risponde: «A fuggire si fa presto. Rimanere a combattere in Italia, quello sì è da soldati».
Che triste verità…
Li chiamano “viaggi della speranza” quelle vere e proprie deportazioni di intere comunità, di famiglie squassate dal dolore, di bambini appena nati e già senza terra e senza futuro, di popoli a cui è stato rubato tutto, a cominciare dal presente, da quelle distese, che un tempo erano senza padroni, ed ora di proprietà di chi trivella, scava, distrugge, creando solo povertà, malattie, guerre.
Fuggono da quell’inferno che è divenuta la loro terra, dove l’unica alternativa alla morte è attenderla senza ribellarsi, senza cercare altrove una speranza, anche piccola. Dove vivevano non c’è più niente, se non bombe, mitragliatori, fucili, che gli occidentali hanno venduto a tutte le fazioni, tutte serve di quell’occidente che sfrutta ogni centimetro di quella terra sulla quale erano nati loro, i loro avi, senza alcuna voglia di fuggirne.
Radici strappate, identità cancellate, popoli umiliati, violentati ed uccisi in quel circo dell’horror che i “grandi” della terra hanno riservato per l’Africa, per potersene appropriare, per poterne sfruttare quelle risorse che loro, invece, rispettavano, centellinavano, dividevano…in quel tempo che sembra non esserci mai stato.
Raccolti in barconi della fortuna attraversano quel mare dove molti dei loro amici non sono sopravvissuti, l’occidente chiama…è qui la civiltà, qui c’è la ricchezza ed il futuro, quello stesso occidente che li sta uccidendo.
Dall’inferno della carestia, di guerre senza motivo, di stupri ed omicidi di massa, di depredazione di ogni loro risorsa, si imbarcano per raggiungere il nostro inferno, quello che gli abbiamo preparato con dovuta accortezza.
Centri di “accoglienza” veri e propri campi lager per i rinchiusi in attesa di conoscere il loro destino, business per chi ci specula, per chi ha interessi diretti a che questa migrazione non si fermi.
Con la solita “procedura d’emergenza”, che fa saltare gare di appalto e verifiche dello stato dei luoghi, un ginepraio di associazioni ed imprese più o meno “cattoliche”, Cooperative della Legacoop, imprese legate a Comunione e Liberazione, Consorzio Sol calatino, Senise Hospes (presidente Camillo Aceto imputato a Bari per falsi e frode in forniture pubbliche), la Cascina Global Service, Croce Rossa, Consorzio Casa della solidarietà e la Pizzarotti Spa, associate in un raggruppamenti temporanei di imprese (Rti), si spartiscono la lauta fetta delle centinaia di milioni che lo Stato elargisce per un’accoglienza che sa di beffa…e puzza di vergogna (il solo centro di Isola di Capo Rizzuto, Cara Sant’Anna, costa oltre i 28 milioni per 200 posti, per tre anni; quello della Cara Mineo 50 milioni l’anno) (Fonte Repubblica).
Queste cifre da capogiro sono, probabilmente, il motivo dei silenzi imbarazzati della UE, delle urla scomposte, mai seguite da nessuna iniziativa reale e materiale, dei governi del Belpaese, dove anche l’inferno e la disperazione è una mazzetta da doversi spartire.
Lo spettacolare filmato che vi mostriamo è stato presentato dal giornalista e investigatore UFO messicano Jaime Maussan, nella trasmissione di Tercer Milenio dove appunto si parla spesso di avvistamenti UFO nel mondo.
Nel servizio curato dall’investigatore Fernando Correa, viene analizzato uno dei più interessanti e spettacolari avvistamenti avvenuto a Bahìa di Thailandia, esattamente nella località di Bahía Pang Nga, una delle più belle spiagge del paese, dove il mare e le spiagge bianche, fanno da sfondo ad uno scenario strepitoso. Tutto succede la sera del 20 Aprile 2014, quando moltissime persone assistono all’avvistamento di una vera e propria flotta di sfere di luce che vola a bassa quota sulla Bahia thailandese.
Uno dei testimoni riesce a filmare le sfere che volano in modo orizzontale e intelligente. Fernando Correa nel suo servizio fa un paragone con altri avvistamenti UFO importanti, come ad esempio quello avvenuto in Giappone il 23 Gennaio 2014, dove appunto decine di sfere di luce di svariati colori, sorvolarono e si fermarono sopra la città di Okinawa per alcuni minuti.
Straordinarie quindi le testimonianze e i video che ne vanno a suffragio, concludendo che questi avvistamenti non hanno nulla a che vedere con i palloncini o lanterne cinesi. Non si tratta più di un fenomeno ma di una Realtà, legata alla presenza Extraterrestre nei cieli di tutto il pianeta!