La geoingegneria e la manipolazione del clima
La “geoingegneria” stando a Wikipedia è l’applicazione di tecniche artificiali di intervento umano sull’ambiente fisico, sopratutto sul clima.
Un’esempio di applicazione di essa è il “cloud selling“, una tecnica che consiste nel modificare la quantità e il tipo di precipitazione tramite la dispersione nell’atmosfera di sostanze chimiche.
A livello ufficiale la modificazione del clima è considerata fondamentale per sconfiggere i cambiamenti climatici, ma secondo molti ricercatori essa presenta molti effetti collaterali e può risultare dannosa per l’ambiente e per la stessa salute umana.
Secondo essi la manipolazione climatica sta diventando sempre di più insostenibile e ha anche altre finalità oltre a quelle elencate dalle autorità.
Strettamente legate alla questione sono quelle che vengono chiamate “chemtrails” o scie chimiche, che secondo essi si differenziano dalle normali scie di condensa in quanto la loro permanenza in cielo è molto più lunga e spesso tendono a incrociarsi tra loro a forma di “X” o “#”, creando dei veri e propri reticolati.
La questione delle scie chimiche e della manipolazione ambientale in generale ha dato avvio a un’ampio dibattito tra critici e sostenitori della teoria.
Per i critici che si autodefiniscono “scettici” le scie chimiche non sarebbero altro che delle normali scie di condensa e la manipolazione ambientale quando praticata, è fatta a fini positivi per l’ambiente e la salute.
I sostenitori affermano la sostanziale differenza tra le due forme di scie e ritengono che esse siano collegate al progetto HAARP, un programma di ricerca del Dipartimento della Difesa statunitense coordinato dalla Marina e dall’Aviazione che ha la sua base nell’omonimo impianto militare con sede in Alaska.
Ufficialmente lo scopo è quello di studiare le proprietà di risonanza della Terra e dell’atmosfera, ma può essere usato anche come arma militare e per modificare le condizioni climatiche.
Il fisico Bernard Eastlund, autore del brevetto su cui si basa lo stesso progetto, ha affermato che HAARP ha la capacità tra le altre cose, di modificare il clima e neutralizzare i satelliti stando a un’articolo del 2008 pubblicato nel mensile “Popular Science“.
HAARP è stato avviato nel 1993 e le prime segnalazioni sulle scie chimiche risalgono al 1996, mentre la prima protesta contro di esse è avvenuta nel 1998 ad Espanola (Ontario), in Canada, dove gli abitanti, in seguito a una notevole presenza di scie anomale incominciarono ad accusare problemi di salute come letargia, disturbi della respirazione e sintomi simili a quelli influenzali.
Le lamentele dei cittadini furono ignorate dal governo dell’Ontario, e allora alcuni cittadini prelevarono dei campioni di acqua e neve della propria terra per farli analizzare in laboratorio.
Dall’esame risultò che essi contenevano una quantità di particolato di alluminio ben venti volte superiore al limite previsto per l’acqua potabile.
Nel 1999 il Parlamento Europeo ha prodotto un rapporto su HAARP e gli eventuali pericoli derivati dal suo uso.
Tra le altre cose, la commissione per la protezione dell’ambiente, della sanità pubblica e della tutela dei considera che:
“il sistema militare USA di manipolazione ionosferica, HAARP, con base in Alaska – che è solo una parte dello sviluppo e dell’impiego di armi elettromagnetiche ai fini della sicurezza sia interna che esterna – un esempio della più grave minaccia militare emergente per l’ambiente globale e la salute umana, dato che esso cerca di manipolare a scopi militari la sezione della biosfera altamente sensibile ed energetica, mentre tutte le sue conseguenze non sono chiare; invita inoltre la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri ad esercitare pressioni sui governi degli Stati Uniti, della Russia e di qualsiasi altro Stato impegnati in tali attività affinché vi pongano fine e si giunga ad una convenzione globale contro questo tipo di armi “.
Sulla manipolazione climatica esiste anche un manuale della NATO di cui ha parlato il giornalista e fotografo Gianni Lannes sul suo blog, e che è possibile scaricare qui.
Anche l’ex militare Fabio Mini, un passato da capo di stato maggiore NATO per il Sud Europa, ha dichiarato che la manipolazione climatica esiste e anche che è in corso una vera e propria “” guerra ambientale“.
Secondo un’ articolo di Barbara H Peterson del 2010 nel progetto è coinvolta anche la multinazionaleMonsanto, la quale ha sviluppato recentemente un gene resistente all’alluminio che stando ai ricercatori che si occupano di chemtrails è uno dei principali componenti di esse, insieme al bario.
Recentemente l’emittente televisiva sarda “Videolina” ha fatto un’inchiesta sulla questione.
Inoltre c’è da segnalare un documentario molto interessante sul tema, intitolato “La Guerra del Clima”, prodotto da History Channel.
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