Guardando il calendario oggi mi son guardata attorno ed ho pensato a quale poteva essere la mia meta estiva. Le riviste, internet, i consulenti di viaggio online non fanno altro che promuovere viaggi su viaggi verso tutto il mondo alla ricerca di non si sa quali mete mai viste. Ma dico io un viaggio per ritrovare un po di fede (se si è persa) o semplicemente per ritrovare se stessi no!!!.
Mi riferisco ad esempio ad un fenomeno in costante aumento: il turismo religioso.
Negli ultimi anni il turismo religioso ha fatto registrare in Italia un vero e proprio record superando l’annata del Giubileo nel 2000 con più di 40 milioni di pellegrini in movimento per oltre venti milioni di pernottamenti e una crescita totale del 20%.
In Italia ci sono circa 100 mila chiese e oltre mille e settecento santuari che richiamano costantemente visitatori e pellegrini da tutto il mondo.
Il turismo religioso non riguarda soltanto mete di pellegrinaggio e percorsi di fede, ma richiama anche turisti che vogliono viaggiare per motivi culturali, i cosiddetti “turisti della fede”, che scelgono, per le loro vacanze, di soggiornare in monasteri, eremi, case d’ accoglienza, santuari, conventi.
Accanto alle mete devozionali come San Giovanni Rotondo con il santuario di Padre Pio di Pietrelcina, il santuario della Madonna di Loreto, i luoghi di San Francesco e Santa Chiara in Umbria, crescono di importanza i percorsi devozionali e di fede, sia quelli lunghi come ad esempio La Via Francigena sia quelli brevi come le Vie Crucis.
Le motivazioni per intraprendere un viaggio verso un luogo spirituale sono varie e strettamente collegate alle condizione soggettive del “turista” o del pellegrino: ricerca di emozioni forti, sensazione di appartenenza ideologica, desiderio di stare insieme, intenzione di incontrare un leader religioso carismatico, atto di fede o penitenza.
Accanto alle motivazioni spirituali i dati del turismo religioso in Italia testimoniano il potenziale del bene religioso come risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio. L’attenzione ai santuari e ai luoghi di culto costituisce una valida occasione di interesse per le opere d’arte in essi presenti e rappresenta anche la possibilità di conoscenza del territorio all’interno del quale essi insistono,in questo modo il turismo diventa veramente di qualità. Il periodo migliore per i pellegrinaggi è l’estate, ma il turismo religioso muove pellegrini e fedeli anche in primavera e in autunno a seconda dei vari itinerari proposti.
Anche la pubblicità sta aiutando in questo percorso anche se fa un certo effetto vedere il “pacchetto completo” per Medjugorje, sicuramente non è la Madonna a lasciare questo tipo di messaggi, il pellegrinaggio secondo me deve essere organizzato dai fedeli, sentito nel cuore e non organizzato “all inclusive”. Vi lascio con il messaggio della Madonna del 25 Aprile “Cari figli! Aprite i vostri cuori alla grazia che Dio vi dona attraverso di me come il fiore che si apre ai caldi raggi del sole. Siate preghiera ed amore per tutti coloro che sono lontani da Dio e dal Suo amore. Io sono con voi ed intercedo per tutti voi presso il mio Figlio Gesù e vi amo con amore immenso. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Debora Leanza