Oggi con mio grande piacere mi trovo ad intervistare Naif Herin, intanto naif grazie mille per il tempo che ci hai dedicato. Partiamo subito con le domande!
1) Chi è Christine Herin? Parlaci brevemente di te.
Una sognatrice, una visionaria, devota alla bellezza nel senso più esteso e profondo del termine, che per destino o per vocazione si ritrova ad essere una guerriera; a tratti una testa matta, a tratti una testa quadrata.
2) Dal 2002 al 2014 come è cambiata Naif?
Tantissimo, sono in continua metamorfosi e oggi più che mai, le mie canzoni sono cambiate, i miei occhi sono cambiati, i miei capelli sono cambiati, ma quando penso di aver compreso qualcosa a pieno ecco che ho l’assoluta certezza che non ho capito niente. La contraddizione e l’assoluto sono concetti che mi affascinano molto. Credo che sia una cosa buona fare pace con i cambiamenti, io ho scelto di assecondarli e di condividerli.
3) A cosa stai Lavorando Attualmente?
Sto registrando il mio prossimo disco, le mie nuove canzoni.
4) Leggendo sul tuo sito vedo che il 2007 è stato un anno molto importante vuoi raccontarci il perché?
Il 2007 è stato un anno fondamentale per la mia autostima, è stato l’anno che mi ha dato modo di credere nella mia musica. Grazie a Myspace, un social con il quale avevo appena preso confidenza, mi sono ritrovata negli USA a lavorare con grandissimi musicisti di fama internazionale, artisti che prima studiavo sui DVD che hanno lavorato con i talenti più grandi e sorprendenti della musica internazionale come Prince e avevano deciso di regalarmi la propria esperienza musicale, solo perché li avevo incantati su internet. Di colpo ho capito che il web mi avrebbe aiutata molto perché avrebbe azzerato i km di distanza e annientato le frontiere, la musica che proponevo poteva andare più lontano di quanto mi fossi spinta io che vivevo ancora nel paesino di montagna dei miei genitori di 30 anime e che fino ad allora non avevo preso neanche un aereo.
Da quel giorno le cose sono cambiate, non ho mai smesso di viaggiare, la mia musica mi ha permesso di raggiungere tantissimi paesi.
5) Sappiamo che non pubblichi solo in Italia ma anche in Francia, e nel 2010 hai pubblicato un album sul mercato Francese dal titolo“FAITES DU BRUIT”, vuoi Illustrarcelo?
Un lavoro incredibile, un disco che mi ha fatto attraversare la Francia intera con piu di 50 concerti, apparizione tivù, partecipazioni radio.
Il tutto nacque da un brano che poi diede titolo al disco “faites du bruit” inizialmente un gioco, “une comptine” per la quale scrissi una successione armonica articolata che piacque tantissimo a David Godevais che poi divenne mio produttore, da li susseguirono le collaborazioni con Mark Ribot Tom Waits e Capossela Greg Boyer Parliament/Funkadelic Bob Coke (sound engineer Ben Harper).
Un anno e mezzo di tour che mi ha segnato profondamente come musicista e come persona.
6) Quali differenze ci sono tra il mercato discografico Italiano e quello Francese?
Moltissime e le differenze cambiano sempre più in fretta. Conduco una trasmissione per la RAI valle d’Aosta dove settimanalmente propongo le uscite discografiche francesi in ascolto, pertanto sono sintonizzata costantemente sulle classifiche italiane e francesi, e in questi anni di osservazione ho notato come i due mercati siano differenti, in primis sulle proposte, in Francia c’è varietà artistica, in Italia se va di moda un genere le classifiche si riempiono di artisti simili; in Italia il fenomeno delle proposte indie che raggiungono le vette delle classifiche, in Francia questo non è ancora accaduto…molte altre differenze ancora, sui numeri di vendite sulle aperture mentali delle case discografiche, poi il caso del belga Stromae alle vette in entrambi i paesi. Poi ci sono i live e da un lato una Francia che garantisce ancora locations adatte ai concerti e dall’altro un Italia che fatica a tenere in piedi i festival. Seppur Italia e Francia siano vicine, ci sono di mezzo grandi differenze culturali, di spazi, di professionalità, ma il mondo cambia in fretta, sono due paesi bellissimi e pieni di artisti interessanti, staremo a vedere!
7) Se potessi decidere di partecipare ad un evento a quale vorresti partecipare?
Sogno di condividere grandi palchi con grandi musicisti, voglio emozioni vere, sudore sincero, pertanto se potessi decidere, vorrei partecipare ad un tour internazionale e mettermi alla prova con il globo intero.
8) Se Christine potesse dare 3 aggettivi a Naif quale userebbe?
Non sapendo rispondere ho chiesto aiuto ai miei seguaci su facebook, il risultato è una media di una serie di loro risposte: poliedrica, appassionata e caparbia.
9) Raccontaci la canzone “Annarosa” che cosa volevi comunicare?
Annarosa lavava i panni della gente e dei panni della gente lei sapeva tutto, un omaggio alla figura della lavandaia, un ricordo sbiadito d’infanzia ma dagli odori e colori lucidi, un brano che mi tenne concentrata per mesi sulle parti del testo perché volevo fosse perfetto. Un brano che pensavo che non fosse di facile ascolto e che pertanto ero sicura sarebbe rimasto nascosto nel disco. Invece mi ha regalato emozioni, qualche riconoscimento importante dato dal popolo del web, complimenti da parte di colleghi e continua oggi a raccontare qualcosa all’ascoltatore e anche a me. Avrei tanto voluto sentirlo cantare dalla Mannoia, ecco questo è un piccolo segreto.
10) Qual’è il momento più importante nella tua carriera fin ora?
Non saprei, se penso al mio percorso vengo avvolta da tantissime immagini, emozioni fortissime, preziosi incontri e ricordi vivissimi ma forse ancora manca il momento eclatante che tutti possano ricordare. Ci lavorerò su per il futuro, ho ancora tante cose da dire.
Fai un saluto ai tuoi fan….
Abbraccio tutti coloro che mi seguono, che fanno kilometri per raggiungermi ai concerti, che mi scelgono e mi supportano, grazie di cuore a tutti.
Giovanni Dellepiane
fotografie di Annalaura Masciavè