Le dieci marche di cioccolato che sfruttano i bambini-schiavi
Prima di comprare o consumare cioccolato è bene che diate un’occhiata a questa lista stilata oggi da US Uncut. Sono i brand che, ancora oggi, ricorrono al lavoro di bambini schiavi, soprattutto in Africa.
Ci sono grandi compagnie presenti anche in Italia, come Mars, Nestlè, Kraft o Godiva. E altre che, pur operando prevalentemente in America (ma anche nel mercato europeo) sono molto attive nel commercio on line. Qui l’articolo di Nathan Wellman tradotto da Franz Mannino.
Gli americani spendono oltre un miliardo di dollari ad ogni Halloween, garantendo il 10% dei guadagni delle aziende produttrici di cioccolato. E il cittadino americano medio mangia più di 5Kg di cioccolato all’anno.
Quindi, per questo Halloween, usa i tuoi soldi per far loro sapere che la schiavitù infantile non è tollerata dai consumatori.
Lo scorso settembre, una causa è stata intentata contro otto compagnie – incluse Hershey, Mars e Nestlè – che le accusa di prendersi gioco del consumatori inducendoli inconsapevolmente a finanziare il lavoro dei bambini-schiavi nell’Africa occidentale, terra che produce due terzi del cacao mondiale.
lavoratori hanno età comprese tra 11 e 16 anni (a volte più giovani).
Sono intrappolati in fattorie isolate, dove lavorano tra le 80 e 100 ore settimanali. Il film Slavery: A Global Investigation riporta le testimonianze di bambini liberati che raccontano di aver spesso subito percosse, pugni, cinghiate, frustate.
“Le botte erano una parte della mia vita“, dice Aly Diabate, uno schiavo liberato, ai reporter. “All’improvviso ti caricavano con dei sacchi (di semi di cacao) e se cadevi nel trasportarli nessuno ti aiutava. Piuttosto ti picchiavano e picchiavano ancora, finchè non ti rialzavi e te li caricavi di nuovo sulla schiena”
Per questo, per aiutarti a boicottare chi sostiene la schiavitù, pubblichiamo una lista di dieci compagnie che traggono profitto dal lavoro degli schiavi-bambini:
- Hershey
- Mars
- Nestle (che è tra gli sponsor di Expo 2015, leggi qui)
- ADM Cocoa
- Guittard Chocolate
- CompanyGodiva (presente anche in Italia con cioccolaterie, tra cui una a Roma in piazza di Spagna)
- Chocolates by Bernard Callebaut
- Fowler’s Chocolate
- Kraft
- See’s Candies
Sebbene sulla carta esistano norme internazionali per eliminare il lavoro minorile nelle piantagioni di cacao, lo sfruttamento minorile per i lavori pesanti è un fenomeno ancora globale che riguarda non solo il settore del cacao, ma è purtroppo esteso a molti altri ambiti del mercato mondiale.
I numeri parlano chiaro: secondo le stime dell’OIL, nel mondo ci sono 215 milioni di bambini che lavorano in attività che andrebbero abolite; tra questi 152 milioni hanno meno di quindici anni, e 115 milioni svolgono lavori pericolosi.
Dati dell’International Labor Rights Forum affermano che del numero globale di bambini lavoratori 120 milioni lavorano a tempo pieno per aiutare le famiglie sull’orlo della miseria, ma che il fenomeno non riguarda solo paesi poveri, ma tutto il pianeta. Stati Uniti compresi.
Fonte
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1 commento
Mi dite se le mache novi..ritter…lindt…venchi ….sfruttano lavoratori e pianeta? Grazie