Ecco cosa mangiare per dimagrire: parola della scienza
Ecco cosa mangiare per dimagrire: parola della scienza – Certo, quel che mangiamo è fondamentale per perdere peso, ma sembra che il condimento abbia un ruolo particolarmente importante. Ci sono aromi che, aggiunti ai nostri piatti, li rendono più gratificanti e accelerano il senso di sazietà, portandoci a mangiare meno.
L’ultimo studio a riguardo è stato pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition e riguarda l’umami, il quinto gusto molto usato nella cucina giapponese e cinese sotto forma di glutammato monosodico, e naturalmente presente in molti cibi (dalla carne al pomodoro al parmigiano).
I ricercatori hanno offerto la stessa colazione a un gruppo di volontari, ma solo una parte di loro aveva l’aggiunta di umami. Questi ultimi hanno mangiato meno, perché – hanno detto ai ricercatori – si sentivano soddisfatti e già “pieni”.
Era già noto che anche pepe e peperoncino aiutano a mangiare meno, anche se è ancora poco chiaro il modo in cui un condimento aggiunto al piatto possa modificare il livello di appetito.
Quello che la ricerca ha notato è che l’effetto del piccante si massimizza se non si è abituati: e non perché, come si potrebbe pensare, il piatto piace meno, ma proprio perché il peperoncino è in grado di attivare il metabolismo e far bruciare più energia al corpo, ma l’effetto diminuisce mano a mano che ci si abitua al gusto.
Per gli amanti delle pillole, lo studio ha anche notato che ingerire il peperoncino attraverso integratori non ha lo stesso effetto, suggerendo quindi nuovamente che la chiave del successo starebbe proprio nel meccanismo che quel particolare aroma attiva nel nostro cervello.
Altri sapori che è bene usare se siamo a dieta sono il prezzemolo, l’aneto, e il tanto celebrato zenzero.
Tra i veri e propri piatti che aiutano a dimagrire non potevano mancare le verdure, ma l’effetto si massimizza se sono schiacciate sotto forma di purè: in questo caso le verdure diventano un vero e proprio soppressore dell’appetito.
Lo ha stabilito uno studio di qualche anno fa, e i motivi questa volta sono evidenti: se mettiamo più verdure sminuzzate, e dunque “nascoste” nei nostri piatti (ad esempio, nelle torte salate), anche senza variare il contenuto di grassi, ne mangeremo meno – a parità di gusto – perché le verdure ci faranno sentire sazi prima.
Fonte