La piramide si trova nei pressi del Mount Baigong Shan, ad una quarantina di km dalla città di Delingha nella provincia occidentale di Qinghai. Quanto alla sua età c’è chi dice che risalga a circa 12.000 anni fa chi addirittura la data 70.000 o 150.000 anni fa.
La notizia della scoperta fu data nel giugno del 2002, dall’Agenzia di stampa cinese Xinhua News Agency che, dichiarava che un gruppo di nove scienziati cinesi si sarebbe recato sul posto per studiare la piramide scoperta insieme ad altri resti ritrovati nel sito che sembravano di origine non terrestre. Già nel 1996 lo scrittore cinese Bai Yu, visitò la zona e fu poi il primo a parlare della piramide descrivendola nel suo libro “Into the Qaidam”. Ma fu ignorato.
E la stessa sorte capitò agli scienziati statunitensi che nel 1998, alla ricerca di tracce di fossili di dinosauro nella zona, si imbatterono nella piramide. Avvisato subito il governo locale di Delingha, questo promosse il sito come attrazione turistica e la cosa finì li.
Gli abitanti del villaggio adiacente la piramide, chiamano il sito con il nome di ET reliquie e raccontano che i loro antenati parlavano di grandi navi che venivano dal cielo e utilizzavano le piramidi come base di atterraggio e di rifornimento. Anche in questo caso come in moltissimi altri casi in Cina, la piramide è di forma trapezoidale, alta più di m. 60. Essa ha tre ingressi, tre grotte a forma di triangolo, due dei quali sono impraticabili perché collassati, nella terza grotta invece, si trovano una serie di tubi che la collegano ad un vicino lago di acqua salata e uno di acqua dolce chiamati i due amanti.
Un’altra ramificazione dei tubi invece, va in profondità nel terreno. All’interno della grotta sono stati ritrovati numerosi reperti strani e inspiegabili.
Bay che nel 1996 rimase affascinato dalla scoperta della piramide, raccolse alcuni campioni all’interno dei tubi per capire di cosa fossero composti e li inviò ad analizzare al Ministero dell’Industria Metallurgica che dopo averli esaminati arrivò alla conclusione che per l’8% erano composti da materiale sconosciuto mentre il 92% erano composti da materiale e minerali comuni.
Inoltre, i campioni raccolti da Bay, conterrebbero un’alta percentuale di radioattività. I tubi, esaminati successivamente nel 2001 dal Dipartimento di sismologia Cinese con il sistema della termoluminescenza, furono dichiarati risalenti a circa 140.000 – 150.000 anni fa. N
ella cultura cinese si parla spesso di un popolo che, nell’antichità è arrivato dal cielo sui suoi dragoni di ferro per esplorare la Terra e hanno insegnato agli uomini le basi dell’agricoltura e della tecnologia. Yan Ji, responsabile della spedizione del 2002 ha detto che l’ipotesi di resti di un sito alieno è plausibile e merita di essere approfondita. Negli anni molte teorie si sono susseguite sui tubi di Baigong.
L’università di Lanzhou avanzò l’ipotesi che essi fossero dei fossili vegetali visto che contenevano un’alta percentuale di potassio e resti organici e visto che milioni di anni fa quella era una zona molto fertile e vi sorgesse anche una foresta ma ciò non spiega comunque l’alta percentuale di metallo e la forte percentuale di radioattività presente in nei tubi all’interno della piramide.
Si torna quindi all’ipotesi che il sito fosse una torre di lancio aliena ma su quello che sono i risultati finali degli studi effettuati sulla piramide nulla è ancora trapelato e come in molti altri casi sulla questione viene tenuto il massimo riservo. Lascio qui di seguito altri link nel caso si volesse approfondire:
Tubi di Baigong
La piramide di metallo del monte Baigong
OOpart: i tubu di Baigong
Sabrina Stoppa