Next Vintage – Un tuffo nel passato
Care amiche, in occasione della festa e del ponte del 25 Aprile, in quel di Belgioioso è tornata la famosa fiera Next Vintage.
60 gli espositori che quest’anno all’interno delle stanze del Castello di Belgioioso ci portano con un tuffo nel passato a rivivere la storia della moda dal 700 fino agli anni 90.
Un’evento al quale una fashionista non può mancare, tra capi in vendita originali, repliche moderne e collezioni private (come ad esempio la mostra dedicata a Gianfranco Ferré di appartenenza alla Fondazione Sartirana Arte), ci permette di vivere in prima persona la moda di quegli anni che noi più giovani possiamo solo ammirare sui libri o in qualche vecchio film in TV.
Non è la prima volta che mi tuffo in questa esperienza, ma ogni anno ci sono sempre delle grandi novità di cui parlare, come ad esempio la mostra situata all’ingresso del castello, che cambia ad ogni edizione.
Quest’anno la scelta è caduta sull’architetto della moda Gianfranco Ferrè, i cui abiti come dicevo prima appartengono alla Fondazione Sartirana Arte.
Per la precisione sono 19, presi dalle collezioni prêt à porter primavera estate e autunno inverno dal 1985 al 2004 e attraverso di essi abbiamo potuto “leggere” la qualità e lo stile al tempo futuristico caratterizzato da una forte e trasversale identità di Gianfranco Ferré.
Al termine della mostra comincia il percorso dello shopping del piano terra, e posso dire che inizia in grande con un primo espositore che vanta pezzi di lusso come ad esempio le valige rigide da collezione di Louis Vuitton, Kelly di Hermès in pelle di coccodrillo e l’intramontabile Chanel in edizioni e colori particolari, come il rosa antico.
Sono pezzi intramontabili, che tengono molto il mercato e che infatti troviamo in molti espositori, soprattutto i modelli edizioni limitate, ho apprezzato in particolare una Louis Vuitton in pvc trasparente col monogram stampato, essendo la trasparenza uno dei recenti must.
Tornando con i piedi per terra, un’altro marchio quasi onnipresente in tutte e 60 le bancarelle è Levi’S, la cosa mi ha fatto moltissimo piacere perché la vita alta è tornata di moda già da un annetto. Non ho potuto fare a meno di acquistare il modello “pin-up”, ovvero shorts (molto shorts) con appunto vita altissima, genere che penso ogni ragazza snella dovrebbe avere per questa estate, se poi sono Levis originali vintage, tanta roba.
Un altro acquisto che ho fatto è una borsetta degli anni 70 marchiata Colors Paris, la sua particolarità è la trasparenza che come ho scritto prima è un recente must. I manici e le rifiniture sono in pelle chiara, è subito stato amore.
Sembra una frase fatta, ma la moda è un continuo tornare, avrete ormai infatti capito che ho approfittato di questa fiera per avere i must di stagione, ma con un tocco in più: il vintage. A tal proposito ero partita con l’idea di cercare un turbante, che questa estate sarebbe diminutivo chiamarlo must, è una moda che è ri-esplosa dopo tantissimi anni, infatti se penso a questo accessorio, mi vengono in mente i film vecchi, o che rappresentano i tempi andati, dove c’erano queste donne/dive a bordo piscina con un cocktail in mano e l’immancabile turbante in testa.
Ho passato tutta la fiera a cercarne uno, ma non l’ho trovato, quando finalmente quasi come un miraggio ne noto uno nero in una delle ultime bancarelle sulla testa di un manichino, ma quando mi avvicino per chiedere informazioni, arriva la brutta notizia: non è in vendita, ma appartiene ad una collezione privata.
Ormai sconsolata mi accingo a terminare il giro della fiera nel padiglione riservato a tutto ciò che è replica, ovvero prodotti realizzati nei tempi moderni, ma di genere vintage, ed è proprio lì che mi trovo al banco di Simona Bandini, una ragazza che vende le sue creazioni Madame S., quindi artigianali, la quale ha dei fantastici turbanti di ogni fantasia o colore. La qualità è ottima, sono foderati all’interno, elasticizzati quindi adatti a qualsiasi dimensione di testa, i tessuti e le fantasie si vede che sono ricercati, infatti (tranne i turbanti nei colori bianco e nero che produce sempre) sono dei pezzi limitati, finito il tessuto comincia una serie con uno nuovo, e così via, rimanendo costantemente aggiornata sui colori e le tendenze del momento.
Durante il mio acquisto mi sono fermata a fare due chiacchiere e mi spiegava come molte persone indossano il turbante in maniera errata, come se fosse una normale cuffietta, ma non è così, pensa addirittura di proporre un tutorial che io stessa vi pubblicherò appena sarà online. Senza troppi esempi, adesso vi posso dire che il turbante va indossato senza tenere indietro i capelli, ma lasciando sempre fuori un ciuffo, la frangia o comunque i capelli.
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