Un gruppo di archeologi americani della University of Pennssylvania e del Ministero Egiziano delle Antichità, recentemente, ha scoperto nei pressi della città di Abydos, a circa km. 1000 dal Cairo, la tomba di un faraone ancora sconosciuto risalente a circa 3650 anni fa.
Secondo gli studiosi si tratterebbe di un faraone che regnò all’incirca nel 1650 A.C. nel secondo periodo intermedio, tra il Medio Regno e il Nuovo Regno, periodo in cui l’Egitto non era politicamente unito. Sembrerebbe il Faraone Senebkay. Tracce di questo Faraone si riscontrano nel “Papiro dei Re” (testo scritto durante il Regno di Ramesse II all’incirca tra il 1279 e il 1213 A.C. che contiene i nomi dei faraoni egiziani che hanno regnato fino a quel momento) conservato al Museo Egizio di Torino. Il corpo, custodito all’interno di un sarcofago molto danneggiato, risulta essere mal conservato. Sicuramente era stato mummificato ma le successive razzie dei tombaroli dell’epoca, hanno fatto in modo che si conservasse e arrivasse a noi in pessime condizioni.
Nella tomba non si è trovato nessun mobilio funerario proprio a causa delle depradazioni avvenute all’epoca. La Tomba, che presenta infatti evidenti segni di trafugazione, è costituita da quattro camere sepolcrali, una delle quali decorata con le immagini delle dee Nut, Nefti, Selket e Iside.
Altri testi si riferiscono agli dei figli di Horus e indicano il faraone come il “sovrano dell’Alto e del Basso Egitto”. All’interno della tomba sono stati ritrovati anche diversi vasi canopi che una volta contenevano le viscere del faraone in modo da permettergli nell’aldilà di riunirsi al defunto.
Sono stati anche ritrovati molti oggetti d’oro che secondo gli esperti potrebbero rivelare altre informazioni utili sul misterioso Faraone. Tale scoperta, sottolinea il ministro dell’antichità Egizia, Mohamed Ibrahim, risulta molto importante perché fino ad oggi è la prima prova tangibile dell’esistenza del faraone Senebkay.
Sabrina Stoppa