Pesticidi e autismo: quale il legame?
Il rischio di avere un bambino affetto da autismo o da un altro ritardo dello sviluppo aumenta di oltre il 60% per le donne che vivono nelle vicinanze di campi e fattorie in cui vengono utilizzati pesticidi chimici: è quanto che emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’UC Davis MIND Institute e pubblicato su Environmental Health Perspectives, che ha anche mostrato come il collegamento aumenti quando l’esposizione ai pesticidi avviene tra il secondo e il terzo trimestre della gravidanza.
Nella ricerca, condotta in diverse zone della California, gli scienziati hanno analizzato l’associazione tra l’esposizione durante la gravidanza a specifiche classi di pesticidi, tra cui organofosfati, piretroidi e carbammati, e una diagnosi di ritardo dello sviluppo o autismo nella prole.
“Questo studio conferma i risultati di ricerche precedenti che hanno osservato un collegamento tra l’avere un bambino affetto da autismo e l’esposizione prenatale agli agenti chimici usati per l’agricoltura in California,” ha spiegato Janie F. Shelton, autrice principale dello studio.
“Dobbiamo ancora scoprire se alcuni sottogruppi siano più vulnerabili all’esposizione a questi composti rispetto ad altri, ma il messaggio è comunque molto chiaro: le donne incinte dovrebbero evitare a tutti i costi il contatto con gli agenti chimici usati per l’agricoltura”.
Nello studio è stata analizzata l’applicazione di pesticidi commerciali tramite il California Pesticide Use Report collegando questi dati con gli indirizzi residenziali di circa 1.000 partecipanti che risiedono nel nord della California, soprattutto nella Sacramento Valley e nell’area di San Francisco.
La ricerca ha incluso famiglie con bambini di età comprese tra i 2 e i 5 anni a cui sono stati diagnosticati autismo o ritardi dello sviluppo.
“Abbiamo mappato dove vivevano le partecipanti durante le loro gravidanze e alla nascita dei bambini,” ha spiegato Irva Hertz-Picciotto, vice-direttrice del Department of Public Health Sciences alla UC Davis, “In California, chi fa uso di pesticidi deve specificare dove essi vengono applicati, in che date e in che quantità. Abbiamo notato che ci sono diverse classi di pesticidi utilizzati più di frequente vicino a dove risiedono madri i cui bambini sono affetti da autismo o da ritardi.”
Secondo i ricercatori, l’esposizione agli insetticidi potrebbe essere dannosa durante la gestazione perché il cervello del feto, ancora in via di sviluppo, è più vulnerabile a quello di un adulto. Poiché questi pesticidi contengono neurotossine, l’esposizione in utero potrebbe disturbare i complicato processi di sviluppo strutturale dei neuroni, producendo alterazioni nei meccanismi di eccitazione e inibizione che governano l’umore, l’apprendimento, le interazioni sociali e il comportamento.
Gli scienziati hanno enfatizzato l’importanza dell’alimentazione materna durante la gravidanza, raccomandando soprattutto l’utilizzo di vitamine prenatali per diminuire il rischio di avere bambini affetti da autismo. “Anche se è impossibile eliminare del tutto i rischi dovuti all’esposizione ambientale,” ha concluso Hertz-Picciotto, “Dobbiamo aprire un dialogo su come limitarla, a livello della società e individuale.”
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