La questione del microchip
La questione del microchip – Mondex è la compagnia che fornisce un sistema di danaro elettronico ed ha già più di venti nazioni che aderiscono al loro progetto. Mondex è la forma abbreviata di Money Dexter, vale a dire: soldi nella mano destra.
Motorola, che produce i microchip per la Mondex Smart Card, ha sviluppato diversi biochips innestabili nel corpo umano. Il chip BT95-2000, progettato dal dottor Carl Sanders, grande circa quanto un granello di riso, contiene una batteria al litio ricaricabile. Questa batteria è ricaricata con un circuito termico che produce energia elettrica dalle fluttuazioni della temperatura corporea.
Si sono spesi più di 1,5 milioni di dollari per studiare dove piazzare il chip all’interno del corpo umano. Si sono trovati solo due posti adatti allo scopo: la fonte, giusto sotto l’attaccatura dei capelli, e il dorso della mano.
Mastercard ha comprato il 51% del pacchetto azionario della compagnia e con una copertura finanziaria come quella di Mastercard, adesso, per stessa ammissione dei suoi dirigenti, non c’è più niente che possa fermare Mondex dal diventare uno standard globale.
Nel marzo 1993, Norman Franz, economista Senior della FAMC, ha scritto un documento dal titolo “Un governo mondiale per assenso o asservimento”. In questo documento si legge: “le pressioni per un governo mondiale continuano da secoli, ma non abbiamo mai raggiunto prima il livello a cui siamo arrivati oggi. L’ingrediente chiave di questa formula è mandare in bancarotta finanziaria la macchina internazionale”.
Leggendo le notizie internazionali si parla ovunque di stanziamenti ridotti a causa dei debiti interni del paese e dei debiti esterni, si parla di tagli ai programmi sociali, mai a quelli militari, si va a colpire direttamente la popolazione. Per uscire dai guai questo obbligherà gli stati nazionali a rivolgersi al fondo monetario internazionale dell’ONU e alla banca mondiale. Ma la condizione per i paesi debitori sarà elevatissima perché sarà di rinunciare alla propria sovranità nazionale.
Chiaramente questo passaggio non sarebbe indolore e molto probabilmente provocherà un vero e proprio caos generalizzato, generando una forte escalation di instabilità sociale con conseguente senso di insicurezza diffuso.
Dunque la questione “sicurezza” potrebbe essere di cruciale importanza nel processo di creazione di un governo sovranazionale mondiale. Quello che oggi appare inverosimile, se non impossibile, potrebbe apparire come l’alternativa più plausibile in un domani sconvolto da guerre su scala planetaria, disordini sociali insanabili, catastrofi naturali globali; tre elementi già presenti nelle cronache mondiali quotidiane.
In questo scenario apocalittico la popolazione potrebbe trovarsi pronta ad accettare di buon grado quello che oggi sembra solo fantascienza: un nuovo assetto planetario e l’attuazione di misure come l’innesto di massa di biochips all’interno del corpo umano.
È evidente, quindi, in linea con gli scenari tracciati e alla luce dei dati raccolti, che se tutti i motivi precedentemente elencati convergeranno in un’esigenza diffusa e generalizzata si potrà procedere ad un innesto di massa di questi nuovi biochips di identificazione internazionale.
E allora sarà possibile imporre un nuovo ordine mondiale tale per cui tutti quelli che non avranno ricevuto o avranno rifiutato questo marchio d’identità saranno privati dei loro diritti, della possibilità di acquistare e di vendere, questo vuol dire non avere più la possibilità di lavorare, di ricevere un salario, di poter acquistare cibo, di affittare un appartamento. In due parole di essere completamente TAGLIATI FUORI…
Quindi, riassumendo ulteriormente, scopriamo che la tecnologia per adempiere quest’asservimento globale già esiste, esisterebbe anche una precisa volontà politico-economica per attuarla. Al momento mancherebbero le condizioni esterne, oltre un’ampia base di consenso dal basso, ma a quanto pare c’è chi sta lavorando anche a questo e, ciliegina sulla torta, una profezia biblica sembra confermare il tutto.
(La bestia) fa sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno possa comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. [Apocalisse 13,16-17].
Certo, ci sono cose che obbiettivamente si fa molta fatica a dar credito, collegamenti che paiono così arbitrari da aprire scenari fin troppo inquietanti. Ma la nostra domanda è questa: Se fosse veramente la direzione che stiamo prendendo, per cosa ci affanniamo ogni giorno? Forse per la nostra felicità? Per le persone a cui teniamo? Per l’approvazione di chi ci osserva? O ben altro…Per gli interessi di chi ci comanda?
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