Titolo: Sniper Elite 3 Data di uscita: 27 giugno 2014 Genere: Sparatutto Piattaforme: PC, PS3, PS4, XBOX360, XBOX ONE Team di sviluppo: Rebellion Developments Modalità: Singleplayer Distribuito: 505 Game Street
Benvenuti al nuovo gioco di cecchini.
Sebbene il carisma dei cecchini sia senza dubbio di richiamo per il popolo videoludico, sono davvero pochi i giochi di questo genere capaci di offrire un’esperienza soddisfacente, abbastanza realistica da essere considerata credibile e al contempo divertente da giocare. Sniper Elite V2 era riuscito in questo arduo compito e sia il nostro responso sia la buona risposta della community non si erano fatte attendere. Sulla scia del successo, Rebellion produsse anche diversi DLC a tema zombie che spinsero le meccaniche di gioco su nuovi livelli, in una sorta di modalità orda molto meno seriosa del gioco originale ma altrettanto appassionante.
Dopo circa un anno dal loro rilascio tornare a vestire i panni del nostro cecchino preferito non è certo semplice, le aspettative erano comunque alte e la paura che le nuove modifiche fatte al gameplay potessero in qualche modo snaturare il progetto iniziale un pò ci impensierivano. Ci è bastato poco comunque per constatare che il feeling di gioco visto in passato è rimasto pressoché immutato. Certamente l’Africa, la nuova ambientazione, non è carismatica come la Germania nazista della seconda guerra mondiale ma abbiamo trovato una costruzione dei livelli talmente curata da farci soprassedere sulla mancanza di edifici e architetture ricercate.
Le gole pericolosissime di Halfaya Pass, l’unico livello a nostra disposizione, ci hanno rapito sin dai primi polverosi passi mentre ci addentravamo nel campo nemico sotto il sole cocente.
La polvere e l’aria arida ci seccavano la gola mentre con il nostro binocolo inquadravamo i primi nemici in vista. Il tag è rimasto il medesimo dello scorso anno, con l’aggiunta di poter vedere ora in anticipo l’equipaggiamento dei nemici ed il loro grado. Questo dovrebbe dare un nuovo livello di strategia al tutto, laddove uccidere i graduati più alti di rango potrebbe buttare nello scompiglio le altre truppe e darci il tempo necessario per mettere a segno un altro paio di colpi prima di fuggire nuovamente.
La prima, vera, nuova meccanica emerge prepotente non appena spareremo dal nostro fido fucile il primo proiettile: i nemici verranno immediatamente allertati della nostra presenza e un indicatore a schermo segnalerà la pericolosità della situazione. Le ronde a questo punto inizieranno a dirigersi proprio nel punto da cui è arrivato il colpo obbligandoci a fuggire e cercare un nuovo spot sicuro da dove fare fuoco. La pianificazione quindi diventa essenziale e sparare da un luogo senza vie di fuga potrebbe significare la nostra morte. Gli ostili ci accerchieranno e lanceranno granate per stanarci, una festa pirotecnica alla quale senza ombra di dubbio non vorremo presenziare. Per inserire una meccanica del genere e farla funzionare Rebellion ha dovuto allargare a dismisura gli ambienti di gioco, fattore che da solo serve ad allungare la longevità della produzione. Stiamo parlando di circa 12 ore di gioco a modalità Marksman (la seconda delle quattro disponibili) ma noi per arrivare a un buon punto del livello provato a difficoltà Sniper Elite (la terza) abbiamo impiegato praticamente tutta la nostra ora.
Sniper Elite 3 è infatti un gioco complesso sotto molti punti di vista e per i giocatori alla ricerca di una vera sfida la modalità realistica, dove si morirà con un sol colpo e dove non avremo indicatori a segnalarci obiettivi o traiettorie dei proiettili a schermo, farà decisamente al caso loro. Vento, velocità del proiettile e gravità saranno tutti elementi da tenere in considerazione e mettere a segno un colpo richiederà una skill davvero eccellente.
Un proiettile un morto Quando il nostro proiettile però impatterà violentemente sul corpo del nemico ecco che torna la Killcam, la telecamera che mostrerà a raggi X organi e ossa esplodere al contatto con la potenza del colpo. La visuale è stata ulteriormente migliorata, le parti colpibili aumentate e ora la camera si attiverà non solo per gli headshot principali ma anche per i colpi di striscio sugli arti e come in passato anche per i colpi indirizzati alle parti “delicate” dei soldati.
La componente tecnica è stata a sua volta migliorata ma la presenza su Xbox One e Playstation 4 del titolo comunque non ha fatto fare un balzo in avanti enorme alla produzione, legata ovviamente per motivi commerciali ancora alle versioni 360 e PS3.
Arriva in questo capitolo anche la possibilità di modificare esteticamente i propri fucili, con effetti attivi sulle loro statistiche: sarà possibile ad esempio operare sul calcio per ridurre il rinculo o installare mirini e silenziatori per migliorare le nostre prestazioni in battaglia. Quattro i fucili visti nella nostra prova e più precisamente il Lee-Enfield MK III, il Gweher 43 il carcano e l’M1 Garand ma aspettatevi altrettanti mitragliatori ed esplosivi, per una esperienza di cecchinaggio davvero unica nell’ambito dei videogame.