Lo strapotere delle banche e il sistema monetario dominante

strapoterebanche1.1L’economia globale è sempre più fortemente legata e dipendente dal mondo della finanza, in cui hanno un ruolo primario le banche, specialmente quelle d’investimento e di  affari, le società come le  agenzie di rating e più in generale tutti quegli operatori che compongono i cosiddetti ” mercati finanziari“.
In questo articolo mi occuperò in linea generale dello strapotere delle banche.

Privilegi bancari:
Mentre l’economia reale arranca, quella cosiddetta “virtuale” e/o finanziaria continua a riprodursi incessantemente, nonostante le molte falle sistemiche, le continue  bolle speculative o i continui scandali, come quello dei derivati.
La stessa crisi economica attuale è nata proprio in ambito finanziario negli USA, sette anni fa con la crisi dei mutui subprime, che è stata seguita dal fallimento di diverse banche, la maggior parte delle quali salvate dal governo con i soldi dei contribuenti, con l’eccezione della Lehman Brothers, che secondo alcuni analisti è stata fatta fallire.
Sopratutto negli USA e in molti paesi dell’Europa i governi si sono adoperati come non mai per salvare le banche, in quanto considerate “troppo grandi per fallire” (“too big to fail“) , mentre intanto operavano enormi tagli sulla spesa sociale.
Le banche al giorno d’oggi, godono di fortissimi privilegi come nessun’altro operatore economico e non.
Infatti, mentre è abbastanza difficile che un’azienda in bancarotta, specie se media o piccola, possa venir salvata dal governo, per le banche la situazione è diversa e ciò succede in barba agli stessi principi che dovrebbero regolare il mercato, secondo i quali lo stato non dovrebbe intervenire in casi di bancarotte nè tantomeno finanziare con soldi pubblici un’ente privato di grande dimensioni come sono le banche o le grandi imprese nazionali e sovranazionali.

L’Aristocrazia finanziaria:
Molti opinionisti per indicare il potere bancario sull’economia parlano di una vera e propria “oligarchia finanziaria”.
Già Karl Marx nel 1848 aveva definito i grandi banchieri come i “re della borsa” e ” aristocrazia finanziaria“, e inoltre aveva scritto che essi consolidavano il loro potere tramite l’arma del  debito pubblico.
Scrisse Marx: “Qual è la causa del fatto che il patrimonio dello stato cade nelle mani dell’alta finanza? È l’indebitamento continuamente crescente dello stato. E quale è la causa dell’indebitamento dello stato? È la permanente eccedenza delle sue spese sulle sue entrate, sproporzione che è nello stesso tempo la causa e l’ef­fetto del sistema dei prestiti di stato. L’indebitamento dello stato è, al contra­rio, l’interesse diretto dell’aristocrazia finanziaria quando governa e legifera per mezzo delle Camere; il disavanzo dello stato è infatti il vero e proprio og­getto della sua speculazione e la fonte principale del suo arricchimento. Ogni anno un nuovo disavanzo. Dopo quattro o cinque anni un nuovo prestito offre all’aristocrazia finanziaria una nuova occasione di truffare lo stato che, man­tenuto artificialmente sull’orlo della bancarotta, è costretto a contrattare coi banchieri alle condizioni più sfavorevoli“.
Senza dubbio si può parlare di un vero e proprio strapotere da parte di questi “signori del denaro”.
Essi sono diventati una nuova aristocrazia, fondata sul possesso e la creazione della moneta, e come è noto nell’odierna società il denaro è sinonimo di potere, influenza e dominio.
Le dinastie dell’aristocrazia finanziaria più note storicamente sono quelle dei Lazard, dei  Morgan , dei  Warburg, dei Baring e dei  Rothschild, questi ultimi sicuramente i più conosciuti e a quanto pare i più potenti.

Gli intrecci tra politica e alta finanza:
Oggi come non mai, la politica dipende fortemente dal grande potere economico e finanziario privato, in primis dalle banche e dalle grandi imprese sovranazionali.
Difatti gli interessi maggiormente tutelati sono sempre di più quelli dei grandi banchieri e/o industriali piuttosto dei cittadini, troppo spesso abbandonati da coloro che li dovrebbero rappresentare.
La questione dei salvataggi alle banche di cui ho già parlato, è in questo senso emblematica.
Ultimamente già Francesco Cossiga, nel libro ” Fotti il Potere“, aveva  scritto :
“I politici sono ormai marionette nelle mani dei banchieri e sul fiume di denaro “corrotto” navigano le carriere e le fortune personali di molti di loro”.
Queste parole rimandano a una celebre frase di Ezra Pound che diceva:
i politici sono i camerieri dei banchieri“.
Inoltre  Thomas Jefferson  nel lontano 1776 disse: “Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti. Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l’emissione del denaro, dapprima attraverso l’inflazione e poi con la deflazione, le banche e le compagnie che nasceranno intorno alle banche priveranno il popolo dei suoi beni finché i loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i loro padri hanno conquistato“.

Il sistema monetario dominante:
Essenzialmente il sistema monetario attuale è fondato sulla schiavitù del debito, necessaria per perpetuare la dipendenza degli individui dalle strutture di potere, in questo caso finanziario.
Per molti opinionisti questo sistema in realtà non è altro che una sorta di gigantesca truffa, la quale “incatena” gli individui costringendoli a diventare “schiavi del denaro” e alla mercé di chi detiene il potere.
L’economista Maurice Allais, già Premio Nobel per l’economia nel 1988, disse: “L’attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto“.
Ci sono tante ipotesi e interpretazioni su come funziona il sistema monetario da parte dei critici di esso, e sembra che l’unica certezza sia che questo sistema è totalmente marcio e vada cambiato al più presto.

Kennedy e Lincoln contro il sistema monetario dominante:
Johnn Fitzgerald Kennedy sfidò apertamente lo status quo imposto dal sistema monetario dominante, firmando l’  ordine esecutivo 11110, con il quale impediva alla  Federal Reserve (la banca centrale statunitense che è legata con le più influenti banche private statunitensi e non) di prestare soldi con interessi al governo federale, facendo in modo che la moneta venisse stampata direttamente dal Tesoro senza delegare alla Fed.
Un procedimento simile fu adottato da Abrahm Lincoln, che inoltre fece stampare della banconote prive di interessi bancari e considerate non generatrici di debito pubblico, le  greenbacks.
Entrambi questi due presidenti vennero assassinati, e alcune teorie ipotizzano che tra i motivi alla base del loro omicidio, ci fosse anche la loro opposizione al sistema monetario dominante e allo strapotere bancario.

Conclusione:
Il sistema monetario e finanziario attuale è fondato su enormi privilegi concessi ai suoi architetti, che svolgono la funzione di una moderna casta di sacerdoti del culto del dio Denaro, a quanto pare la religione più diffusa in Occidente e nel mondo.
Questo sistema è del tutto obsoleto e totalmente disfunzionale ai fini di una società che si basi sul benessere, il rispetto e la pace, come si può e si dovrebbe costruire.
Difatti il sistema monetario e finanziario moderno porta alla dipendenza, induce malessere ed è a partire dalla sua base completamente “tossico”.
Un sistema basato sulla truffa legalizzata non porterà mai a niente di buono, ed urge al più presto un serio cambiamento e un nuovo paradigma anche a livello economico.
In parallelo alla dominante economia e finanza ufficiale, son sorte delle interessanti alternative che mirano a rivoluzionare il concetto stesso di economia: si va dalla  finanza etica e sostenibile alle banche del tempo, sino all’uso delle monete complementari.
Le alternative ci sono, ora è venuto il momento di utilizzarle e di abbandonare gradualmente il vecchio sistema economico/finanziario per la creazione di un’altra economia, libera, etica, consapevole e responsabile che metta al centro prima di tutto l’essere umano e non il facile profitto, il potere e la logica di dominio come avviene nell’economia e finanza attuale.

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