Ulteriori tensioni in Siria

sunnitiUlteriori tensioni in Siria – Le Nazioni Unite hanno recentemente avvertito che i gruppi armati ribelli stanno forgiando nuovi legami al confine fra Siria e Iraq, alimentando tensioni settarie in una regione che ha sofferto per anni di spargimenti di sangue.
Parlando al Consiglio di Sicurezza dell’ Onu, l’inviato speciale in Iraq, Nickolay Mladenov, ha detto che il conflitto in Siria “sta offrendo alle reti terroristiche l’occasione di stringere legami attraverso il confine fra Iraq e Siria e ampliare la loro base di appoggio.”
Ha affermato che la combinazione di una leadership divisa in Iraq, le questioni costituzionali irrisolte tra le comunità e la crescente minaccia proveniente dalla Siria hanno creato una situazione “fragile ed esplosiva”.cartina
Mladenov ha insistito dicendo che l’unico modo in cui si potrebbe fermare la violenza è attraverso un processo politico che potrebbe colmare le differenze, aumentare lo sviluppo e rendere il governo più inclusivo.
Non si può risolvere il problema della violenza del terrorismo semplicemente con misure di sicurezza. Bisogna che ci sia un’ inclusione delle comunità e un processo decisionale. E’ necessario guardare allo sviluppo economico e alla tutela dei diritti umani dello stato di diritto.”
I Sunniti in Iraq hanno messo in scena proteste contro il governo sciita, guidato da Nouri al-Maliki, riguardo al trattamento di seconda classe della loro comunità, dalla fine dell’anno scorso.
Le manifestazioni si sono concentrate sulla questione della ghettizzazione della comunità sunnita e il fatto che i sunniti sono emarginati in tutto dal governo sciita, ingiustamente presi di mira dalle forze di sicurezza.
cdsoGli scontri tra le forze di sicurezza e le tribù sunnite della provincia di Anbar hanno sfollato oltre 400.000 persone secondo le Nazioni Unite, dopo che i combattenti sono riusciti a prendere il controllo della città principale Fallujah nel mese di dicembre.
Le tensioni tra le comunità del paese e il conflitto nella vicina Siria hanno alimentato la divisione settaria, creando “una combinazione fragile ed esplosiva” secondo Mladenov.
Baghdad ha accusato il supporto dato ai gruppi che combattono nella guerra civile siriana infiammando così le tensioni in Iraq e aver consegnato le armi in mano ai gruppi armati.
L’anno scorso, Maliki ha avvertito che la vittoria dei ribelli nella guerra civile siriana potrebbe innescare una ulteriore guerra in Iraq, in Libano e in Giordania.

Anthea Favoriti

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