Uno dei supercomputer più potenti al mondo è riuscito a simulare il funzionamento del cervello umano. Ma solo per un secondo. ll computer più potente del mondo, per ora, è ancora il cervello umano. Uno degli elaboratori più evoluti attualmente esistenti ha infatti impiegato ben 40 minuti per replicare un solo secondo del funzionamento completo del nostro organo.
Il singolare esperimento è stato condotto da un team internazionale di ricercatori dell’Istituto RIKEN (Giappone), dell’Okinawa Institute of Science and Technology Graduate University (Giappone) e del centro Forschungszentrum Jülich (Germania).
Il protagonista della simulazione è stato K: una gigantesca macchina equipaggiata con 705.024 processori e 1,4 milioni di GB di Ram. Il funzionamento del cervello umano è stato ricostruito grazie a NEST, un software in grado di replicare una rete formata da 1,73 miliardi di nervi e 10,4 milioni di milioni di miliardi di sinapsi. Numeri difficili da immaginare, ma che rappresentano solo l’1% delle connessioni neuronali dell’uomo. Obiettivo del test era quello di valutare le capacità di K e ottenere informazioni preziose per la costruzione di nuovi strumenti di simulazione.
Secondo gli scienziati questi computer avranno la stessa potenza di calcolo del cervello umano e permetteranno di realizzare le prime simulazioni complete e in tempo reale del suo funzionamento tra il 2018 e il 2020. Oltre che per lo studio del cervello umano potrà essere impiegata in numerosi altri ambiti scientifici: dalla medicina all’ingegneria, dalla biologia alle tecnologie aerospaziali.
Marco Marino